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Il grande salto: l’opera prima di Giorgio Tirabassi in DVD
Dopo quasi quarant’anni di fortunata carriera, il sempre bravo (e simpatico) Giorgio Tirabassi decide di accrescere il suo percorso nello spettacolo passando anche dietro la macchina da presa. Ecco dunque che Il grande salto, la sua prima opera da regista, non è solo il titolo del film ma, metaforicamente parlando, assume anche la valenza di una sincera dichiarazione d’intenti nonché un’ottimistica previsione sulla sua attività presente e futura. Uscito in sala ad inizio giugno riscontrando un generale apprezzamento da parte della critica, Il grande salto arriva adesso in DVD (purtroppo niente supporto in alta definizione) con Medusa e Warner Bros Entertainment.
Il grande salto, la recensione
Rufetto e Nello sono due rapinatori cinquantenni che vivono nella periferia romana. Dopo quattro anni di reclusione per una rapina andata male, i due sono tornati alle loro vite povere e insignificanti. Rufetto, tra i due, sembra patire maggiormente la situazione dal momento che, non potendo permettersi una casa propria, vive con la moglie e il figlio a casa dei suoceri che lo odiano. Rufetto e Nello sanno molto bene che non è il caso di arrendersi, occorre fare un ultimo grande colpo, quello decisivo che possa far fare ad entrambi “il grande salto”. Ma riprendere in mano l’attività non è cosa semplice e, dopo una serie di bizzarre disavventure, Nello inizia a convincersi che il destino non sia proprio dalla loro parte.
Tito e gli alieni, la recensione
Nel deserto del Nevada, proprio accanto all’Area 51, vive il Professore. Un uomo schivo e solitario, ormai rassegnato nei confronti della vita, che passa le intere giornate disteso sul divano ad ascoltare il suono dello Spazio profondo. Vittima di una depressione che cresce giorno dopo giorno, il Professore sta continuando – svogliatamente – a lavorare su un progetto segreto, iniziato molti anni prima insieme alla moglie prematuramente scomparsa e finanziato direttamente dal governo degli Stati Uniti d’America. Alla base di questo progetto top-secret c’è la scoperta di un metodo rivoluzionario che consentirebbe l’invio di segnali sonori nell’iper-spazio volti alla ricerca di nuove forme di vita oltre quelle terrestri. Quando tutto sembra essere in procinto del fallimento e il governo è intenzionato a tagliare i fondi per la ricerca, il Professore riceve la visita dei due nipotini Anita e Tito, rispettivamente di 16 e 7 anni. I due bambini, orfani di entrambi i genitori e ancora incapaci di elaborare il recente lutto del padre, vengono affidati alle cure del Professore. L’uomo, che inizialmente non ha i mezzi e la volontà di prendersi cura dei minori, finisce presto per trovare in Tito un valido aiutante e la volontà del piccolo, di rimettersi in contatto un’ultima volta con il genitore appena deceduto, sarà determinante per lo sviluppo della ricerca stellare iniziata dal Professore tanti anni prima.