Archivio tag: Mafia

Uno di famiglia, la recensione

Luca è un mite quarantenne che si guadagna da vivere come insegnante di recitazione. In modo particolare aiuta i giovani attori nel perfezionamento della dizione e nello studio del “personaggio”. Tra i suoi allievi c’è Mario Serranò, ragazzo di buona volontà ma dal forte accento calabrese. Un giorno, a seguito di una lezione, Luca salva la vita a Mario evitando che quest’ultimo venga investito da un’automobile in corsa. Il salvataggio avviene davanti agli occhi di Zia Angela, la zia del ragazzo, che decide di sdebitarsi con Luca introducendolo all’interno della famiglia Serranò, ossia una potente famiglia della ‘ndrangheta stanziata a Roma. Preso subito a cuore dal Padrino Peppino Serranò, Luca diventa il coach ufficiale di Mario e da quel momento inizia a guadagnare come mai prima d’ora. La protezione dei Serranò, tuttavia, non tarderà a comportare scompigli nella vita di Luca, soprattutto nella relazione con la sua fidanzata Regina.

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La mafia uccide solo d’estate, la recensione

Palermo, anni ’70. Arturo è figlio unico, va alla scuola elementare ed è perdutamente innamorato della compagna di classe Flora. Ma la bambina non sembra ricambiare e appare piuttosto interessata a un altro compagno di classe. Nel frattempo a Palermo si comincia a parlare sempre con più insistenza di mafia, concetto quasi astratto  ma parola di uso quotidiano che si divide tra le attenzioni dei media, l’omertà dei palermitani e la fervida fantasia dei bambini.

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MUGATU (ZOOLANDER)

MUGATU

L’ambiguo Mugatu è uno stilista famoso ed eccentrico. Il suo look è inconfondibile: capelli boccolosi e pizzetto mefistofelico biondi platino, maglia grigia col suo nome cucito sopra a grandi lettere, bustino e pantaloni attillati neri.
Beve solo latte schiumato, crea costantemente linee di abbigliamento innovative (di gusto discutibile) e si considera un genio. Va molto fiero, a tal proposito, di avere inventato la cravatta a tastiera.
Il subdolo stilista non si separa mai dal suo odioso barboncino e si accompagna spesso, inoltre, all’algida assistente Katinka Ingabogovinanana. Diventa subito irascibile e incline alla violenza verbale se qualcosa non viene fatto esattamente come lui desidera.
Poiché è segretamente in combutta con la mafia della moda, egli viene incaricato di trovare qualcuno a cui far uccidere il Primo Ministro della Malesia, reo di voler abolire lo sfruttamento minorile nel suo paese eliminando, quindi, una consistente fonte di risparmio per l’industria tessile.