Mektoub, My Love: Canto Uno. Arriva in home video l’ultima opera di Kechiche.

Il cinema di Abdellatif Kechiche ha ormai segnato un nuovo stile di realismo, che avvolge i corpi dei propri protagonisti, si focalizza sui loro volti e li segue ovunque, nella quotidianità più banale e banalmente esasperante. Chiaramente legato a un’idea moderna di nouvelle vague, che si rifà tanto a Éric Rohemer quanto a Jacques Rivette, Kechiche torna a raccontare la gioventù francese dopo il grande successo internazionale di La vita di Adele. E se quel film, che si è aggiudicato la Palma d’oro a Cannes nel 2013, trasponeva la graphic novel di Julie Maroh, Mektoub, My Love è liberamente ispirato al romanzo di François Bégaudeau La ferita, quella vera. Presentato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2017, uscito nelle nostre sale lo scorso maggio con Vision Distribution, adesso il film di Kechiche arriva anche in home video grazie ai canali CG Entertainment.

In Mektoub, My Love si racconta molto banalmente una manciata di settimane estive di un gruppo di ventenni. Lo sguardo del regista coincide per lo più con quello di Amin (Shain Boumedine, molto bravo), introverso studente di medicina con la passione per la fotografia, che sogna di fare cinema ed è corteggiato dalle ragazze, anche se lui conserva costantemente quell’innocenza adolescenziale che sembra estranea ai suoi coetanei. Tra loro c’è Ophélie (Ophélie Bau), sua amica d’infanzia che lavora nella fattoria di famiglia e deve sposare Clemént ma va a letto con Toni (Salim Kechiouche), cugino più grande di Amin e celebre tombeur de femmes. Ma Amin fa anche la conoscenza di Céline (Lou Luttiau) e Charlotte (Alexia Chardard), due turiste provenienti da Nizza che legano immediatamente con Amin e i suoi amici.

In Mektoub, My Love lo stile di Kechiche torna vigoroso e deciso nell’estremizzare il suo sguardo sulla vita, restituendola allo spettatore così come si manifesta, senza filtri, senza eccessiva fictionalizzazione. Il neo-neo-realismo di Mektoub, My Love è edulcorato da una patina di vitalità, di gioia, di allegria che esprime al pieno la giovinezza dei suoi protagonisti, che vediamo muoversi, anzi agitarsi, sullo schermo proprio come accadrebbe nella vita reale se seguissimo nella loro vacanza estiva un gruppetto di ventenni.

Il limite di Mektoub, My Love è, allo stesso tempo, una delle sue caratteristiche fondamentali nonché caratteristica del cinema di Kechiche: la lunghezza. 181 minuti, durante i quali – lo ripetiamo – non abbiamo una trama da seguire, ma solo eventi episodici e spesso slegati della vita dei ragazzi protagonisti. Con estrema onestà possiamo dire che il film poteva durare tranquillamente un’ora in meno senza che la cosa compromettesse minimamente la riuscita del film, tagliando semplicemente il superfluo… e di superfluo, credetemi, ce n’è. Però, allo stesso tempo, il film non annoia mai, riesce a coinvolgere portando lo spettatore a rivivere un periodo di vita che chiunque abbia oggi più di trent’anni sicuramente riconoscerà come proprio.

CG Entertainment distribuisce il Canto Uno di Kechiche sia in DVD che in Blu-ray disc. Il supporto ad alta definizione appare pressoché perfetto, un lavoro ineccepibile svolto per ciò che riguarda la componente tecnica supportato, al tempo stesso, da una sezione di extra non particolarmente “ricca” (per quantità) ma indubbiamente interessante.

Sul lato tecnico, come detto, il blu-ray riesce a sfruttare al meglio tutte le potenzialità dell’alta definizione. Il quadro video restituisce un’immagine limpida, attenta al dettaglio e rispettosa verso quei colori morbidi e “gioiosi” che contraddistinguono l’estate del 1994 raccontata da Kechiche. Anche sul versante sonoro non c’è nulla da lamentare. L’audio è pulito e squillante tanto nell’edizione originale che in quella italiana (per entrambe le versione è prevista sia la traccia in DTS HD Master Audio 5.1 che Dolby Digital 2.0).

Il reparto riservato ai contenuti speciali non si distingue per varietà bensì per qualità. Oltre al trailer, infatti, troviamo “solamente” un’intervista al regista che, tuttavia, nei suoi 21 minuti si rivela un ottimo modo per approfondire a dovere il film e cogliere molte sfumature nascoste all’interno dei 181 minuti di durata.

Roberto e Giuliano Giacomelli

MEKTOUB, MY LOVE: CANTO UNO di Abdellatif Kechiche

Label: CG Entertainment

Formato: Blu-ray disc (disponibile anche in DVD)

Video: 16/9  2.35:1 – HD1080 24p

Audio: Italiano e Inglese DTS-HD MA 5.1, Italiano e Inglese Dolby Digital 2.0

Sottotitoli: Italiano e per non udenti

Extra: Trailer, Interviste al regista.

 

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