Metallica 3D: Through the Never, la recensione
Negli ultimi anni stiamo assistendo a una tendenza che forse non ci saremmo aspettati, ovvero portare i concerti al cinema. Un utilizzo anomalo dello spettacolo live, visto che proprio la peculiarità di questi eventi viene meno, ovvero il calore, il trasporto e il contatto fisico che un’esperienza di questo tipo può trasmettere solo dal vivo. Eppure sono sempre di più i concerti che vengono portati sul grande schermo, spesso utilizzando un orpello tecnologico del recente progresso cinematografico come il digital 3D. Sembrerebbe banale, eppure proprio la stereoscopia riesce a fornire alla semplice registrazione di un concerto quel tanto in più che basta a renderlo esperienza immersiva, a dargli quello sprint che possa andare “oltre”. Non è un caso, dunque, se gran parte dei “concerti al cinema” di questi anni sono proprio in 3D, perfino il nostrano Ligabue con Campovolo ne ha dato esempio.
Ma ora arriva per la felicità di chi nelle vene ha il metallo e solo per due giorni – 29 e 30 ottobre 2013 – Metallica 3D: Through the Never, il film evento dei Metallica che arriva nelle nostre sale grazie a Lucky Red.
Ma Through the Never non è la semplice registrazione e riproposizione in stereoscopia del concerto che i Metallica hanno tenuto a Vancouver nell’agosto del 2012… eh no, troppo semplice e poco in linea con la mitica band di James Hetfield e Lars Ulrich. Through the Never è anche un film di fiction che unisce e fonde il concerto con la l’avventura da incubo di un attrezzista, Trip, interpretato dal lanciatissimo Dane DeHaan di Chronicle e Giovani ribelli, che nel bel mezzo del concerto viene incaricato da un suo superiore di portare una tanica di benzina a un furgoncino rimasto in panne che deve trasportare un oggetto di vitale importanza per la band. Durante il suo viaggio, Trip si troverà invischiato in una serie di eventi surreali che lo trasportano nel bel mezzo di una sommossa pubblica per le strade della città dove inquietanti ribelli mascherati, armati e a cavallo trasformano l’ambiente metropolitano in una distesa di cadaveri e corpi impiccati ai lampioni.
Il misterioso villain di Metallica: Through the Never
Con un ovvio squilibrio in favore delle immagini del concerto, si nota una sinergia pressochè perfetta tra le musiche dei Metallica e gli eventi che vediamo sullo schermo, come accade nella sequenza dello scontro tra ribelli e polizia. Immagini violente ricordano a tratti alcune scene finali di Il cavaliere oscuro – Il ritorno, compreso il look alla Baine del villain, e non mancano trovate molto suggestive che coinvolgono anche il pupazzo con cappio al collo che prende vita e nell’aspetto ci ricorda Blade della saga horror di Puppet Master.
Gran spettacolo coreografico anche per quanto riguarda le immagini del concerto, sontuose e monumentali come ci si aspetta da una delle più grandi band metal, che si fanno forti di un utilizzo intelligente e assolutamente immersivo del 3D.
A dar vita Metallica 3D: Through the Never, oltre ai membri della band James Hetfiled, Lars Ulrich, Kirk Hammett e Robert Trujillo, che si sono occupati in prima persona anche della sceneggiatura, c’è il regista Nimròd Antal, noto al grande pubblico per film come Vacancy, Blindato e Predators, che usufruisce di ben 24 videocamere digitali 3D per confezionare questo particolarissimo spettacolo.
Insomma, se siete fan dei Metallica Through the Never al cinema è un evento imperdibile, anche perché il modo in cui sono riusciti a fondere il concerto con la vicenda di Trip – con tanto di McGuffin di hitchcockiana memoria – ne fanno uno dei migliori esponenti del suo genere.
Roberto Giacomelli
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