Riscoprendo i cult con Pulp Video: La macchina nera, Il vestito che uccide e Donne amazzoni sulla Luna

Pulp Video, ormai nota etichetta distribuita da CG Entertainment e specializzata nella riscoperta di “piccoli” b-movie del passato, continua a riservare sorprese editando – in alcuni casi per la prima volta su supporto digitale – alcuni film che, prodotti tra la fine degli ’70 e l’inizio dei ’90, sono divenuti nel tempo degli autentici film di culto. Va detto e sottolineato che molte volte i prodotti a marchio Pulp Video non sono eccelsi sotto l’aspetto squisitamente tecnico del supporto, ma ciò si lascia spesso perdonare vista la bontà e la ricercatezza dei titoli interessati. A questo “giro” vi parliamo del super-cult La macchina nera, del thriller-horror Il vestito che uccide e del fuori di testa Donne amazzoni sulla Luna.

Con La macchina nera, accattivante titolo italiano del meno incisivo The Car, abbiamo a che fare con un film divenuto nel tempo un cult-movie tanto da essere oggi un assoluto caposaldo del filone riguardante i veicoli indemoniati. Quando si parla di “macchine impazzite”, non sono tanti i titoli di qualità che ci balzano alla mente e di solito il cerchio si ristringe a due titoli che hanno avuto un approccio alla tematica migliore di altri: Duel di Steven Spielberg e Christine – La macchina infernale di John Carpenter. La macchina nera, che segue di sei anni il film di Spielberg e anticipa di altri sei quello di Carpenter, completa un’immaginaria ed ideale trilogia sui veicoli scelti dal demonio come strumento di morte.

Siamo nel 1977 e il film, che porta la firma di Elliot Silverstein, si ambienta a Santa Ynez, piccolo e polveroso paese nel Nuovo Messico. Un giorno come tanti, una misteriosa auto nera appare dal nulla e inizia a seminare panico e morte tra le strade assolate del paese, uccidendo, in breve tempo, una coppia di ciclisti e un autostoppista. La polizia brancola nel buio fino a quando lo sceriffo Wade Parent (James Brolin) prende in mano la situazione e innesca una vera e propria caccia al bolide spinto da un acceso desiderio di vendetta.

Omaggiato in più occasioni da serie animate come Futurama e I Simpson, finito sotto l’occhio citazionista di Tarantino in occasione di Grindhouse – A prova di morte e persino “plagiato” in una scena dal celebre Tremors, La macchina nera è un gustosissimo film di serie-b capace di portarsi dietro un fascino davvero particolare. Con una storia semplice e lineare ed ambientazioni da film western, il film di Silverstein è una vera chicca che è riuscita a lasciare un’impronta indelebile all’interno di un genere.

Il film viene editato da Pulp Video per la prima volta in alta definizione Blu-ray disc e possiamo subito dire che, ad eccezione la quasi totale assenza di contenuti extra vista la sola presenza di una photogallery, si tratta davvero di una pregevole edizione. A colpire principalmente è la qualità del video che, oltre a presentare il formato panoramico corretto in 2.35:1, regala un’immagine molto nitida e dai colori vivi. Solo in un paio di momenti (alcune sequenze notturne) si lascia avvertire una leggerissima grana ma nulla di invasivo o fastidioso.

Per quanto riguarda il reparto audio c’è da fare una doverosa nota. Le due tracce audio contenute nel supporto (inglese e italiana), pur essendo 2.0, risultano squillanti con una miglior qualità individuabile nella traccia originale. L’unico vero neo, ma chiariamo che non è una colpa imputabile esclusivamente a Pulp Video, è che per quanto riguarda la traccia audio italiana non è presente il doppiaggio dell’epoca ma solo la versione ridoppiata e voluta da Universal già per la precedente edizione home video uscita nell’ormai lontano 2005.

Voltiamo pagina e passiamo al secondo titolo di questo trittico, ancora un horror soprannaturale con echi demoniaci. Se nel caso precedente abbiamo parlato di una pietra miliare del genere, adesso siamo costretti a “sporcarci” le mani con un film che è da considerarsi più che altro uno S-cult, nonché uno dei punti più bassi nella filmografia di un grande regista dalla carriera purtroppo discontinua. Il regista in questione è Tobe Hopper, quel texano “pazzo” che ha dato vita ad alcuni tra i più belli e importanti horror nella storia del cinema come Non aprite quella porta, Il tunnel dell’orrore, Quel motel vicino alla palude e Poltergeist – Demoniache presenze. Tanti capolavori alternati ad altrettanti prodotti capaci di oscillare tra il mediocre e il brutto e che individuano in Il vestito che uccide (I’m Dangerous Tonight, in originale) uno degli esempi più eclatanti.

Protagonista della vicenda è Amy (Mädchen Amick), una giovane studentessa volenterosa che nel tempo libero lavora come assistente in una piccola compagnia teatrale. Un giorno, al mercatino dell’usato, Amy acquista un baule contenente un antico mantello azteco. La ragazza, invaghita subito del tessuto, lo trasforma rapidamente in un ambito elegante da sfoggiare nelle migliori occasioni. Quello che Amy non sa, però, è che il mantello apparteneva ad una sacerdotessa azteca ed è lo scrigno di una maledizione: chiunque lo indossa viene colto da un feroce raptus omicida.

C’è davvero poco e nulla da salvare in questo blando filmetto realizzato per la televisione nel 1990. La storia, abbastanza sciocca, è tratta con fare approssimativo e poco ispirato. La messa in scena è poveristica e su tutto, dalla regia alle interpretazioni, aleggia una piattezza espressiva degna del peggior prodotto tv degli anni ’90. Nel cast, oltre alla Amick che nei primi anni novanta stava cercando di farsi notare come scream-queen (la ricordiamo anche per Il cacciatore di teste, I Sonnambuli e la serie I segreti di Twin Peaks), troviamo anche uno spaesato Anthony Perkins e la regina dell’horror Dee Wallace.

Grazie a Pulp Video, Il vestito che uccide arriva in Italia per la prima volta in DVD. Purtroppo, questa volta, si è deciso di editare il film senza l’ausilio dell’alta definizione. Apprezzabile il tentativo di rispolverare un film che pian piano stava finendo nel dimenticatoio ma, purtroppo, si tratta di un’edizione DVD piuttosto discutibile sotto ogni fronte. Il quadro video, che mantiene il formato televisivo d’origine 1.33:1 (ovvero 4:3), non va oltre la semplice riconversione da VHS ed è contornato da un audio esageratamente ovattato. Anche in questo caso i contenuti extra comprendono solamente la galleria fotografica. Si, insomma, quella che può essere considerata un’edizione “al risparmio”.

Cambiamo genere e passiamo alla terza ed ultima chicca di questa tripletta. Siamo nel 1987 e ci troviamo nei territori della commedia demenziale pura, un’opera antologica totalmente impazzita e che risponde al titolo di Donne amazzoni sulla Luna. A firmare questi 81 minuti di delirio ci hanno pensato cinque registi: John Landis, Joe Dante, Carl Gottlieb, Peter Horton e Robert K. Weiss. La trama è praticamente inesistente. Assistiamo ad un variegato palinsesto televisivo pensato ad hoc che passa da una situazione all’altra sotto il comando di uno zapping frenetico. Ovviamente è tutto rigorosamente finto. Ci troveremo dentro di tutto: programmi sboccati e demenziali che vanno da pezzi di sit-com a improbabili spot televisivi, da intramezzi musicali decisamente trash ad un vecchio film di fantascienza, che presta il titolo al film, e che torna ad intermittenza durante la visione.

Moltissimi i momenti divertenti che si lasciano ricordare per giorni, come lo spot “Silly Patè”, lo sketch “Hospital” e la parodia del classico di James Whale, “Son of the Invisibile Man”. Tanti momenti divertenti inseriti, però, all’interno di una narrazione così veloce e frammentaria che rende il minutaggio un po’ eccessivo nonostante la durata contenuta.

Se non altro, Donne amazzoni sulla Luna ha il merito d’aver anticipato alla grande commedie prodotte in tempi recenti come News Movie (The Onion Movie) e, soprattutto, Comic Movie.

Il film torna disponibile in home video grazie a Pulp Video che, però, anche in questo caso opta per il solo DVD. Un’edizione che fa dell’essenzialità un’arte e che, dunque, proprio come i due casi precedenti non presenta extra al di là dell’immancabile galleria fotografica. Superato questo “scoglio”, ci troviamo alle prese con un’edizione dalle specifiche tecniche più che sufficienti. Il quadro video è decisamente nitido e il reparto audio, che offre le canoniche tracce italiano e inglese 2.0, risulta pulito e squillante.

Giuliano Giacomelli

LA MACCHINA NERA di Elliot Silverstein

Label: Pulp Video per CG Entertainment

Formato: Blu-ray disc (disponibile anche in DVD)

Video: 2.35:1 1080p

Audio: Italiano 2.0, Inglese 2.0

Sottotitoli: Italiano

Extra: Galleria fotografica

Puoi acquistare il blu-ray di La macchina nera cliccando su questo link.

 

IL VESTITO CHE UCCIDE di Tobe Hooper

Label: Pulp Video per CG Entertainment

Formato: DVD

Video: 1.33:1 (4:3)

Audio: Italiano 5.1, Italiano 2.0, Inglese 2.0

Sottotitoli: Italiano

Extra: Galleria fotografica

Puoi acquistare il dvd di Vestito che uccide cliccando su questo link.

 

DONNE AMAZZONI SULLA LUNA di J. Landis, J. Dante, C. Gottlieb, P. Horton, R.K. Weiss

Label: Pulp Video per CG Entertainment

Formato: DVD

Video: 1.78:1 (16:9)

Audio: Italiano 2.0, Inglese 2.0

Sottotitoli: Italiano

Extra: Galleria fotografica

Puoi acquistare il dvd di Donne amazzoni sulla Luna cliccando su questo link.

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