Il Viaggio – The Journey, la recensione

Presentato fuori concorso alla 73esima edizione della Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia, The Journey – Il Viaggio del regista irlandese Nick Hamm è la prova definitiva di come sia possibile trasformare il racconto di un importante e serio avvenimento della storia irlandese (e mondiale), in un’occasione di divertimento, oltre che di riflessione rispetto alla realtà politica contemporanea.

Il film racconta la storia (naturalmente romanzata) del viaggio, da St. Andrews in Scozia all’aeroporto di Edimburgo, che portò alla sigla dell’accordo per il governo congiunto in Irlanda del Nord, tra il predicatore protestante Ian Pisley (Timothy Spall) e il repubblicano irlandese Martin McGuinness (Colm Meaney). Tale accordo pose fine alle ostilità tra le due fazioni, garantendo la pace nel paese.

Una sceneggiatura brillante e dinamica, dal taglio adatto ad una pièce teatrale. Ricca di dialoghi arguti e vivaci che si alternano a momenti più seri e riflessivi, così da mantenere sempre alta l’attenzione e il coinvolgimento dello spettatore.

Un on the road sullo sfondo della magnifica campagna scozzese, orchestrato da servizi segreti e colleghi politici nell’ultimo disperato tentativo, di convincere i due a mettere da parte i dissapori e guidare il paese insieme.

The Journey – Il viaggio fa ridere, ma è una risata intelligente, che aiuta chi oggi guarda al quadro politico mondiale con sconforto, a credere in un mondo migliore. Un mondo in cui chi governa finalmente sia in grado di prendere la decisione giusta nel rispetto della vita, anche a costo di andare contro l’opinione pubblica e quella dei suoi seguaci.

Timothy Spall e Colm Meaney sono due giganti, in grado di ricostruire anche nelle piccole sfumature le personalità dei due leader. Padroni della scena, catalizzano l’attenzione di tutti, tanto nei duetti quanto nei monologhi intensi e a favore di camera.

Vengono supportati magnificamente da un cast di grandissimi interpreti tra i quali spiccano in particolare John Hurt come agente dell’MI5, Toby Stephens nel ruolo di un disperato ed esilarante Tony Blair e Freddie Highmore, il giovanissimo autista incaricato di accompagnare i due rivali all’areoporto.

The Journey – Il viaggio è un film intelligente, splendidamente orchestrato ed elegante. Un modo per passare due ore piacevoli, oltre che l’occasione per conoscere qualcosa in più della storia recente di questo paese.

Susanna Norbiato

PRO CONTRO
  • Grandissime interpretazioni.
  • Sceneggiatura perfetta.
  • La bellezza sconfinata dalla campagna scozzese.
  • Non ce ne sono, davvero.
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Valutazione: 8.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Il Viaggio - The Journey, la recensione, 8.0 out of 10 based on 1 rating

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