Annie : lo stravagante contratto di Quvenzhané Wallis
Ricordate la piccola e angelica Quvenzhané Wallis, l’attrice più giovane mai nominata all’Oscar? Già: appena un anno fa, la graziosa bimba dalla pelle color cioccolato riceveva, a soli nove anni, una nomination come Migliore Attrice per il suo ruolo nel film Re della Terra Selvaggia di Benh Zeitlin. Prima di allora, il record era nelle mani di Tatum O’Neal, premio Oscar alla Miglior Attrice non Protagonista, per l’interpretazione in Paper Moon, all’età di unidici anni.
Beh, Quvenzhané torna oggi a far parlare di sé ma non per il suo talento nella recitazione – non ancora, almeno – bensì per le sue pretese da baby diva.
La giovane Wallis ha infatti accettato di interpretare la protagonista di Annie, per la regia di Will Gluck (Easy Girl, Amici di Letto). Si tratta del remake del film di John Houston (1982), tratto dal celebre musical di Broadway che si basa, a sua volta, sulla striscia a fumetti La piccola orfanella Annie, nata negli anni Venti.
A lasciare stupiti sono i dettagli del contratto di Quvenzhané, riportati da TMZ e resi pubblici poiché la bambina ha solo dieci anni e, per la firma, i produttori hanno dovuto avere l’approvazione di un giudice.
Secondo le clausole, decisamente particolari, alla piccola attrice spettano:
750.000 dollari di compenso base;
750.000 dollari aggiuntivi come bonus se il film dovesse andare “estremamente bene”;
Il 5% dei profitti;
Il 5% sul merchandising;
Il 10% sulle royalty della colonna sonora;
Il suo nome non può comparire più in basso della seconda posizione nel materiale promozionale del film (ovvero, in pratica, prima del nome di Cameron Diaz e del Premio Oscar Jamie Foxx).
Inoltre, per contratto, Quvenzhané avrà diritto a: Wi-fi illimitato nel suo camper, diritto di veto su qualsiasi blooper, tre abiti a scelta durante la promozione del film. La sua immagine può essere utilizzata per promuovere la pellicola ma NON per vendere alcolici, tabacco, armi da fuoco, prodotti per l’igiene femminile e farmaci. Tuttavia, sebbene la sua immagine non possa essere utilizzata su slot machine e prodotti legati al gioco d’azzardo, le macchine Pachinko.
Chiara Carnà
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