Concrete Utopia e The Beast Below: due nuovi sci-fi provenienti dall’Asia disponibili in DVD con Blue Swan

Torniamo a parlarvi dell’etichetta Blue Swan Entertainment e del suo listino in continua crescita che, come abbiamo avuto modo di puntualizzare più volte nelle ultime settimane, prosegue la sua avanzata verso il cinema di genere in tutte le sue forme. Se nelle scorse settimane vi abbiamo parlato di due thriller/horror dal sapore autoriale (Blood e In the Fire) e solo qualche giorno fa abbiamo avuto l’occasione di presentarvi due piccoli film che declinano la vendetta in generi differenti (You’re Killing Me e Rendel – Il cerchio della vendetta), adesso è la volta di parlarvi di due sci-fi provenienti dall’Asia e che abbracciano tanto il distopico puro quanto il monster-movie. Dalla Corea del Sud ci arriva il sorprendente Concrete Utopia mentre dalla Thailandia l’esuberante The Beast Below. Entrambi i titoli, come ormai d’abitudine, arrivano sul nostro mercato home video solamente su supporto fisico DVD.

Concrete Utopia.

In Italia Concrete Utopia è passato del tutto inosservato, arrivando sul nostro mercato direttamente in home video. In realtà Concrete Utopia è un film di caratura artistica e produttiva di un certo livello. Diretto da Um Tae-hwa e tratto dal webtoon Pleasant Outcast di Kim Soongnyung (per chi non lo so sapesse, i webtoon sono dei fumetti digitali ad episodi pensati appositamente per essere letti sullo smartphone), Concrete Utopia è stato un autentico film sbanca-botteghini, risultando a fine corsa il quarto film sudcoreano di maggior successo nel 2023. Ma non si tratta solamente di un successo di pubblico, perché Concrete Utopia è stato anche un film capace di beneficiare di vetrine festivaliere importanti come quella del Toronto International Film Festival o del 56° Festival Internazionale del Cinema di Sitges fino ad essere designato come candidato a rappresentare la Corea del Sud alla corsa agli Oscar 2024 nella categoria miglior film internazionale (ma senza riuscire ad accedere alla shortlist, ahinoi).

Insomma, un autentico portento del botteghino che arriva sul nostro mercato a testa bassa e in punta di piedi. Ed è un vero peccato perché Concrete Utopia è uno sci-fi catastrofico davvero notevole, tanto spettacolare nella messa in scena quanto capace di generare riflessioni importanti circa la bestialità dell’essere umano. Un film che avrebbe senz’altro meritato più attenzione anche qui in Italia.

Siamo a Seoul. Un improvviso terremoto che ha le sembianze di un terribile flagello divino distrugge ogni cosa. L’umanità è rasa al suolo ed ogni tipo di costruzione o edificio è ridotto a un cumulo di detriti. I sopravvissuti al disastro, adesso, si aggirano spaventati tra le macerie, alla ricerca disperata di qualcosa da mangiare o di un posto caldo in cui poter trovare rifugio in vista di un inverno che non sembra mai stato così freddo. Ma nel cuore di Seoul, in mezzo a tutti quei detriti, un solo palazzo è rimasto in piedi e non è stato per nulla intaccato dal cataclisma. Per giorni interi, gli abitanti dello stabile hanno ospitato – come potevano – le persone rimaste senza tetto. Tuttavia, quando i viveri iniziano a scarseggiare e le condizioni igieniche non sono più ottimali, urge trovare un provvedimento immediato anche se estremo. Gli abitanti del palazzo, dopo aver eletto un loro delegato rappresentate, decidono che nell’edificio possono rimanere solo i residenti e non importa se alcuni appartamenti sono sfitti. Chi è rimasto senza casa deve rimanere senza casa, deve immediatamente abbandonare l’edificio e andare incontro al proprio destino. Costi quel che costi, il palazzo deve rimanere ad uso esclusivo dei suoi inquilini. Ė l’inizio di una lotta di classe fuori dal comune che saprà tirare il peggio dagli esseri umani, sia tra gli abitanti dell’edificio che tra coloro che si nascondono per le strade.

Con Concrete Utopia il regista Um Tae-hwa realizza un’opera che diventa un po’ la summa del cinema catastrofico/distopico, un film assolutamente intelligente (sia nella scrittura che nell’impianto produttivo) che sa offrire un intrattenimento spettacolare pur contenendo moltissimo le sequenze che si riferiscono direttamente al cataclisma (il terremoto è solo visivamente accennato, e per questo reso ancora più spaventoso). Più che al disastro in sé, infatti, Concrete Utopia è interessato alle sue brutali conseguenze raccontandoci un essere umano che non è conscio del significato di fratellanza nemmeno nelle situazioni più estreme. Anzi, è proprio in questi casi che la natura più oscura dell’uomo prende il sopravvento poiché accecata dallo spirito di leadership e sopravvivenza.

The Beast Below.

Dopo essere caduto in rovina a seguito di uno scandalo, il giovane cantante Kao torna nel suo paesino d’origine per partecipare al funerale del suo amato nonno. Durante la cerimonia il ragazzo incontra Fon, una sua amica d’infanzia che non rivedeva da moltissimi anni. Ora la ragazza è diventata una nota influencer del web e, nella speranza di risolvere il problema di siccità che attanaglia il paesino, ha organizzato una corsa di beneficenza che si svolgerà nel cuore del deserto. L’obiettivo dei partecipanti è quello di trovare la sotterranea falda acquifera generata dalle piogge, un’autentica miniera d’oro che potrebbe portare sollievo a tutta la comunità. Durante la corsa, tuttavia, qualcosa di molto pericoloso si risveglia dal sottosuolo: una lucertola-farfalla gigante emerge dalle caverne sotterranee e inizia a seminare panico e morte tra i partecipanti alla gara.

Questa è la trama di The Beast Below, un bizzarro monster-movie thailandese diretto dallo specialista di effetti digitali Chalit Krileadmongkon che, per l’occasione, porta in scena un film più divertito che divertente e che si preoccupa di fondere in una sola opera horror, action e commedia.

Realizzato con mezzi decisamente contenuti, The Beast Below è un film un po’ indigesto poiché incapace di dosare in modo intelligente i vari ingredienti che sceglie di mettere nel piatto.

Dietro ad un minutaggio decisamente troppo lungo e che porta ad una narrazione che sa essere ridondante in modo estremo, il film diretto da Krileadmongkon eccede troppo spesso nella sua componente comedy ma senza riuscire davvero a divertire. La narrazione abbraccia spesso dei toni buffoneschi che spingono il film verso la farsa e che, di conseguenza, spengono anche le scene che vogliono chiaramente avere un carattere più orrorifico.

Ciò che lascia maggiormente basiti durante la visione di The Beast Below è proprio la componente dei vfx che, vista la provenienza del regista, lascerebbe presagire qualcosa di eccellente. Invece non è così, non sempre almeno.

The Beast Below è un film che compie un abuso esagerato di effetti digitali, anche in situazioni in cui se ne poteva facilmente fare a meno. Ma il problema è che questa CGI è tutto fuorché perfetta e quindi, in molte scene, l’effetto posticcio è dietro l’angolo. Non sempre, per fortuna, perché in alcuni casi – come nelle sequenze nella caverna ad illuminazione ridotta o durante quelle meno concitate – la creatura riesce ad essere anche piuttosto credibile e ad integrarsi bene con lo scenario naturale del deserto grazie ad un buon lavoro svolto sulla texture dell’effetto speciale.

Qualche momento riuscito non manca e nemmeno qualche discreto effettaccio splatter, ma nel complesso The Beast Below è un film che non funziona a causa di una sceneggiatura davvero tanto povera di idee e di una componente umoristica che spesso risulta davvero stupida e fuori luogo.

L’edizione DVD di Concrete Utopia e The Beast Below.

Quando arriviamo a questo punto, purtroppo, il rammarico è sempre lo stesso: ovvero poter parlare solamente dell’edizione DVD vista l’assenza sul mercato dei supporti ad alta definizione. E a differenza dei titoli affrontati negli articoli scorsi, più devoti alle atmosfere piuttosto che alla spettacolarità, in questo caso l’assenza di un supporto blu-ray si fa sentire fortemente in entrambi i casi. In modo specifico, però, è nel caso di Concrete Utopia che fa male al cuore pensare che non ci sia un’edizione ad alta definizione. Perché quello è un titolo che avrebbe meritato l’HD vista la spettacolarità delle immagini e il lavoro pazzesco svolto sulla fotografia.

Invece, tanto nel caso di Concrete Utopia che in quello di The Beast Below, la label Blue Swan Entertainment ci chiede di accontentarci di un supporto DVD che, come nei casi analizzati nei giorni scorsi, si presentano molto basici su tutti i fronti. Dunque, ancora una volta parliamo di Digital Versatile Disc totalmente sprovvisti di contenuti extra (nulla, nemmeno il trailer!) ed anche tecnicamente lo spettacolo non è dei più appagamenti. Se convince su tutta la linea il reparto sonoro, grazie ad uno squillante Dolby Digital 5.1 sia per la versione originale che quella doppiata in italiano, in entrambi i casi qualche perplessità nasce sul fronte visivo a causa di un quadro video che restituisce un’immagine davvero poco attenta al dettaglio anche per essere un supporto a definizione standard.

Peccato per queste scelte di mercato così tanto stringenti su cui l’etichetta continua a voler ripiegare, nonostante titoli facilmente vendibili a un pubblico di collezionisti e, spesso, di indiscutibile qualità.

Giuliano Giacomelli

CONCRETE UTOPIA di Um Tae-hwa

Label: Blue Swan Entertainment e Eagle Pictures

Formato: DVD

Video: 1.85:1

Audio: Italiano Dolby Digital 5.1 / Originale Dolby Digital 5.1

Sottotitoli: Italiano

Extra: Non presenti

THE BEAST BELOW di Chalit Krileadmongkon

Label: Blue Swan Entertainment e Eagle Pictures

Formato: DVD

Video: 2.35:1

Audio: Italiano Dolby Digital 5.1 / Originale Dolby Digital 5.1

Sottotitoli: Italiano

Extra: Non presenti

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