Dead Bride: ultimate le riprese di una nuova ghost story italiana

Sono terminate le riprese del film horror Dead Bride diretto dal regista dello zombie movie Anger of the Dead – Apocalisse zero (2015) Francesco Picone.

La storia di questo nuovo lungometraggio si incentra su Alyson e Richard, una giovane coppia appena trasferita in una casa che è stata lasciata in eredità alla ragazza nel testamento del padre biologico. L’uomo aveva dato in adozione la figlia, in seguito alla caduta della madre nella follia e alla sua conseguente incapacità di far fronte alla crescita della bambina. Quando Richard parte per un viaggio di lavoro, Alyson inizia a esplorare la casa e scopre alcuni segreti molto oscuri che si nascondono nel passato della sua famiglia.

Dead Bride è interpretato da Jennifer Mischiati (vista recentemente nel blockbuster fantascientifico Creators – The Past), Christoph Hülsen (che sarà anche in Freaks Out di Gabriele Mainetti), Douglas Dean (The Book of Vision), Michael Segal (Out for Vengeance), David White, Sean James Sutton, Duné Medros, Francesca Albanese, Federica Bertolani, Lorenzo Carcasci e Alena Mayuk.

Il film è prodotto da Giancarlo Freggia di Officine Garibaldi e da Francesco Picone di Metrovideo, col contributo di Fondazione Pisa.

Dead Bride è un film cupo e angosciante” ha detto il regista “che offre scene spaventose e un aspetto visivo eccezionale. Se ti piacciono le storie di fantasmi, questo è un film che non vorrai perdere!”

Dead Bride è attualmente in post-produzione, un trailer dovrebbe arrivare in primavera e la distribuzione è prevista per la fine del 2021.

Di seguito una selezione di immagini tratte dal film.

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One Response to Dead Bride: ultimate le riprese di una nuova ghost story italiana

  1. L'atalante ha detto:

    Un film scolastico che fa il verso all’esorcista con i primi 15 minuti di una accozzaglia di luoghi comuni, musiche da B movie, poco credibile fino alla noia. Attori doppiati in post produzione in inglese che si percepisce la distanza emotiva dello stesso doppiaggio. Non si comprende perché non in presa diretta . Un film di presunzione professionale, retorica e manierismo che non lascia spazio a livello produttivo sul territorio ad amatori più creativi e innovativi . Per fare cinema ci vuole umiltà e molto studio, questo film non ha né l’uno nell’altro. Film chiaramente prodotto da politici che non sanno cos’e’ il cinema..

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