Ezio Greggio, un talento comico al servizio del cinema demenziale

Volto televisivo degli anni ’80, quelli di Drive In, Striscia la notizia e Odiens, Ezio Greggio è amatissimo anche dagli appassionati di commedie italiane grazie alla partecipazione in film ormai cult come il dittico di Yuppies, Infelici e contenti, Anni 90, Selvaggi, Vacanze di Natale ’90 e ‘91. Ma Ezio Greggio è anche regista e sceneggiatore comico di talento che è riuscito ad entrare nell’immaginario della commedia demenziale grazie a un cult assoluto come Il silenzio dei prosciutti, girato in America con alcuni volti noti del cinema comico a stelle e strisce, che ha fatto poi da apripista ad altre due chicche come Killer per caso e Svitati.

Quando uscì nel 1994, Il silenzio dei prosciutti (The Silence of the Hams, in inglese) non fu esattamente un successo, ma si piazzò comunque tra i primi 100 incassi dell’anno in Italia. Il successo però è arrivato col tempo perché oggi il primo film da regista di Ezio Greggio è considerato all’unanimità dai cultori del cinema demenziale come un vero cult e, in effetti, motivi per idolatrarlo a film di culto ce ne sono a sufficienza.

Greggio appartiene alla scuola di Mel Brooks, quindi per lui fare una parodia è una cosa davvero molto seria! Con uno spirito molto vicino anche alla comicità della premiata ditta David Zucker, Jim Abrahams e Jerry Zucker, ovvero i creatori di Una pallottola spuntata e L’aereo più pazzo del mondo, Il silenzio dei prosciutti prende due titoli top del genere thriller, un classico e un successo recente, per dar vita a uno spoof del cinema del brivido a tutto tondo. Il classico è Psycho di Alfred Hitchcock, il titolo d’attualità è Il silenzio degli innocenti di Jonathan Demme, uscito nei cinema solo due anni prima e sul quale gioca anche il titolo della parodia.

Sulle trame di questi due film si insinua con affetto parassitario il film di Ezio Greggio che racconta la storia di Jane Wine, una segretaria che sottrae allo studio per cui lavora una grossa somma di denaro per trovare poi rifugio nel Cemetary Motel, dove però viene assassinata da un misterioso individuo. Sul caso indaga Joe Dee Fostar, dell’FBI, che per individuare l’assassino si rivolge a un pericoloso psicopatico rinchiuso nel braccio di sicurezza della prigione, il Dr. Animal Cannibal Pizza.

Greggio, che scrive, dirige, produce e interpreta nel ruolo di Antonio Motel, proprietario del Cemetary Motel, compie un’impresa titanica e di una cinefilia sublime. Infatti il film, oltre ai due titoli “maestri” che delineano le fila della trama, ha una mole incredibile di citazioni e rimandi a una marea di altri film, soprattutto della Hollywood classica, e riesce a mettere insieme un cast ricchissimo e variegato. Se Billy Zane è il protagonista maschile e Joanna Pacula quella femminile, con lo stesso Greggio in un ruolo di rilievo, compaiono in particine o parti di peso anche Dom DeLuise, John Astin, Martin Balsam (che incredibilmente riprende il suo ruolo in Psycho!), Rip Taylor, Shelley Winters, Henry Silva e in cammei troviamo anche John Carpenter, Joe Dante, John Landis e ovviamente Mel Brooks. Cosa? Non ci credete? Neanche noi prima di vedere il film negli anni ’90, ma Greggio ha fatto il miracolo e Il silenzio dei prosciutti è quanto di più adorabilmente strampalato, ma con una ferrea logica della demenzialità, che il nostro cinema abbia partorito.

Dopo il successo (a posteriori) de Il silenzio dei prosciutti, Ezio Greggio ci riprova e la sua seconda regia/produzione/sceneggiatura è sempre negli States con un film forse meno ambizioso e svincolato dalle logiche della parodia, Killer per caso (The Good Bad Guy, in originale).

Siamo nel 1997, Greggio aveva da poco “ricambiato il favore” a Mel Brooks comparendo in un divertentissimo cammeo nel suo Dracula morto e contento ed era pronto a buttarsi a capofitto nella produzione di una commedia che ha scritto a quattro mani con Rudy De Luca, attore e autore comico della scuderia di Mel Brooks. De Luca era già comparso ne Il silenzio dei prosciutti in un piccolo ruolo, ma in Killer per caso si ritaglia una parte da co-protagonista, ovvero l’avvocato del boss mafioso incaricato di assoldare un sicario per uccidere un testimone prima del processo. Il sicario predisposto è, per uno scambio di persona, il piccolo criminale Joe Fortunato, fuggito dall’Italia per debiti e finito a rubacchiare in maniera inventiva a New York. Quando il mafioso Tony Fusciacca viene accusato in diretta tv dei suoi crimini, l’accusatore diventa il bersaglio del boss che incarica il suo avvocato Vince di trovare il miglior killer sulla piazza per farlo fuori prima che arrivi a testimoniare in tribunale. E qui entra in ballo Joe che si trova fortuitamente a rispondere al telefono del vero sicario. Ma Joe di certo non ha le capacità di un killer professionista e, per di più, si innamora di Carol, la giornalista che ha fatto esplodere il caso di Fusciacca in tv e anche lei bersaglio del boss.

Partendo da una storia originale Greggio mette insieme un intreccio che non ruota unicamente attorno alle gag anche se i momenti salienti del film sono tutti costruiti sulle risate. L’innesco è dato dal classico espediente dello scambio di persona ma Killer per caso sa comunque destreggiarsi nell’espandere una storia d’amore e una vicenda criminale che sfocia nel processuale. È tutto molto in piccolo in questa seconda regia di Greggio, nonostante un cast di caratteristi hollywoodiani conosciuti e di talento e una varietà di location impressionante. Il suo maggior limite, semmai, è dato dal ritmo mal distribuito e da una buona quantità di gag che non riescono ad andare a segno come dovrebbero, spesso smorzate in chiusura, come se non reggessero il peso di una messa in scena cinematografica.

Nonostante la pubblicità martellante in tv, Killer per caso fece peggio de Il silenzio dei prosciutti e si classificò al 93° posto degli incassi italiani della stagione 1996-1997. Ma Ezio Greggio non si diede per vinto e già nel 1999 usciva il suo terzo film da regista, Svitati (Screw Loose), girato stavolta tra Stati Uniti, Italia e Monaco (dove lo showman vive). Con un cast più italiano che in passato, comprendente in piccoli ruoli i colleghi di Striscia Enzo Iacchetti e Dario Ballantini, ma anche Randi Ingerman, Gianfranco Barra, Riccardo “Ric” Miniggio e Luciana Littizzetto, oltre che gli americani Julie Condra e John Karlsen in ruoli più pregnanti e Niki Lauda in un cammeo, Greggio sfoderò però il suo asso, Mel Brooks.

Sivitati racconta la storia di Bernardo Puccini, poco stimato figlio di un importante industriale milanese che promette a suo padre, come ultimo desiderio, di rintracciare il soldato americano che gli salvò la vita durante la Seconda Guerra Mondiale, Jack Gordon. Bernardo parte quindi alla volta degli Stati Uniti e scopre che Jack è completamente matto e internato in un istituto psichiatrico, ma non può deludere suo padre in fin di vita, quindi fa evadere Jack e compie con lui un viaggio di ritorno in Italia all’insegna di ogni imprevisto.

Scritto da Rudy De Luca e Steve Haberman, entrambi già autori di Che vita da cani! e Dracula morto e contento diretti da Brooks, Svitati è un passo avanti in confronto a Killer per caso, soprattutto dal punto di vista della coesione narrativa e nella gestione del ritmo e delle gag. Di film in film, Greggio ha messo da parte il racconto nozionistico e gag-centrico che si addiceva alla sua prima parodia per dar vita a un’opera narrativamente più compiuta e completa. Svitati, così come il film che l’aveva preceduto, è estremamente semplice, lineare, nonostante faccia anche ricorso ai colpi di scena, e poco originale ma ci conduce nell’avventura di Bernardo e Jack con ordine dosando bene momenti di progressione narrativa con gag comiche. A tal proposito, a fare la differenza è senza ombra di dubbio la presenza del mattatore Mel Brooks a cui giustamente Greggio da tantissimo spazio lasciandogli carta bianca su come caratterizzare il suo personaggio. Il risultato è adorabile e Jack Gordon è uno svitato irresistibile.

Uscito nei cinema nel febbraio del 1999, Svitati non rientrò neanche tra le prime 100 posizioni dei maggiori incassi italiani della stagione, mostrando così un successo a decrescere del cinema di Ezio Greggio che riprenderà quota al botteghino con Boxoffice 3D – Il film dei film nel 2011, 59° incasso della stagione, sua seconda incursione nel territorio della parodia pura ma con risultati artistico/qualitativi davvero mediocri.

Per anni introvabili su supporto fisico, mai più trasmessi in tv ne disponibili sulle piattaforme streaming, i primi tre film di Ezio Greggio sono finalmente arrivati in home video negli scorsi mesi distribuiti da CG Entertainment e Mustang Entertainment che hanno editato, grazie all’interessamento dello stesso Ezio Greggio, in DVD Il silenzio dei prosciutti, Killer per caso e Svitati.

Si tratta di edizioni tecnicamente nelle media che a livello video risentono un po’ degli anni che i film hanno (nessun restauro video effettuato) e nel caso di Killer per caso, presentato in 4:3, c’è un leggero disturbo sul margine sinistro che divide l’immagine dalla banda nera. L’audio è per tutti e tre i film in Dolby Digital 2.0, ad eccezione della traccia inglese de Il silenzio dei prosciutti che presenta una codifica in 5.1.

La soddisfazione arriva però con i contenuti extra, realizzati ad hoc proprio per questi DVD. Su ogni DVD è presente una breve introduzione del critico Rocco Moccagatta e un corposo intervento (circa mezz’ora a film) dello stesso Ezio Greggio, intervistato in occasione della pubblicazione dei DVD, che racconta genesi e retroscena su ogni opera.

Roberto Giacomelli

IL SILENZIO DEI PROSCIUTTI

Formato: DVD

Label: CG Entertainment

Video: 16/9 1.85:1

Audio: Dolby Digital 2.0 Italiano; Dolby Digital 5.1 Inglese

Sottotitoli: Italiano per non udenti

Extra: “Si parodia ciò che si (par)ama”, Introduzione di Rocco Moccagatta; Ho fatto spoof, Intervista di Rocco Moccagatta a Ezio Greggio

Se vuoi acquistare il DVD de Il silenzio dei prosciutti, clicca qui.

KILLER PER CASO

Formato: DVD

Label: CG Entertainment

Video: 4:3

Audio: Dolby Digital 2.0 Italiano e Inglese

Sottotitoli: Italiano per non udenti

Extra: “La seconda volta”, Introduzione di Rocco Moccagatta; The Good Bad Ezio, Intervista di Rocco Moccagatta a Ezio Greggio

Se vuoi acquistare il DVD di Killer per caso, clicca qui.

SVITATI

Formato: DVD

Label: CG Entertainment

Video: 16/9 1.85:1

Audio: Dolby Digital 2.0 Italiano

Sottotitoli: Italiano per non udenti

Extra: La strana coppia, Introduzione di Rocco Moccagatta; Io & Mel, Intervista di Rocco Moccagatta a Ezio Greggio

Se vuoi acquistare il DVD di Svitati, clicca qui.

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