Force of Nature – Oltre l’inganno, la recensione

Il detective Aaron Falk torna a indagare su un nuovo caso che stavolta lo porta sulle Alpi australiane, in una località boschiva remota e inospitale che si presenta come l’esatto opposto di quella che aveva fatto da sfondo alla sua prima avventura cinematografica in Chi è senza peccato – The Dry. Dopo l’inatteso successo del film del 2020, Robert Connolly prosegue le indagini del federale nato dalla penna di Jane Haper adattando il suo secondo romanzo, Force of Nature, che ha un ritmo più serrato e vicino al cinema di genere ma anche un fascino e un’efficacia narrativa ben inferiore a quella del precedente capitolo.

Cinque donne, colleghe di lavoro, partono per una gita nei boschi organizzata dall’azienda per cui lavorano e mirata a fare team building. Ne tornano solo quattro e le presenti, che sembrano avere tutte una particolare antipatia per Alice, la collega scomparsa, forniscono testimonianze discordanti e poco chiare su quanto accaduto. A indagare sul caso è chiamato il detective Aaron Falk che, guarda caso, conosceva molto bene Alice visto che era una sua informatrice e avrebbe dovuto consegnargli una pendrive con dei documenti scottanti che potessero incriminare il suo capo su frodi effettuate dalla sua azienda. Si tratta di una vera e propria corsa contro il tempo, inoltre, visto che è imminente un’alluvione che potrebbe impedire alle forze dell’ordine di trovare Alice e mettere in fatale pericolo quest’ultima, se fosse ancora viva.

Strutturato su tre diversi piani temporali, Force of Nature – Oltre l’inganno continua a mostrare similarità con la serie antologica True Detective richiamata tanto dalla scissione narrativa in momenti temporalmente distanti tra loro quanto nell’implicazione personale del protagonista nei casi su cui indaga. Se in Chi è senza peccato l’indagine trovava nel passato del detective Falk una chiave per risolvere il mistero, in Force of Nature il salto indietro nel tempo fino all’infanzia di Falk appare più forzato e non proprio indispensabile alla risoluzione del caso. Un Aaron Falk adolescente, infatti, ci viene mostrato insieme alla sua famiglia nel mentre di un’escursione – dai tragici risvolti – proprio negli stessi boschi in cui è scomparsa Alice; quindi, il detective li conosce bene quei luoghi e questa cosa dovrebbe aiutarlo a muoversi con agilità e nei tempi utili nel labirinto di alberi. Un escamotage non proprio impeccabile visto che la logica interna alla nostra storia non prevede che in trent’anni la morfologia del territorio possa essere cambiata.

Al di là di qualche facilità narrativa di troppo, Force of Nature – Oltre l’inganno presenta una struttura avvincente che a tratti ricorda quella di un survival movie e un’indagine ritmata che può contare tanto sulle indagini in loco quanto sugli interrogatori che Falk conduce sulle superstiti, che hanno quel sapore alla Agatha Christie che accresce il mistero e alimenta il whodunit. Tutte e quattro le escursioniste possono essere colpevoli della scomparsa di Alice, ma la backstory sul suo coinvolgimento come informatrice della polizia alimenta sospetti e fantasie che possono andare ben oltre il semplice intrigo giallo. La soluzione, ahinoi, è molto più semplice e banale di quanto si possa immaginare e qui c’è infatti la maggiore falla di un’opera che nel complesso sa essere avvincente e tocca le giuste corde del coinvolgimento spettatoriale.

Eric Bana si conferma un’ottima scelta per vestire i panni del detective Aaron Falk ma in questo capitolo a lasciare maggiormente il segno è l’interpretazione di Anna Torv, nota al pubblico per il ruolo della dottoressa Carr in Mindhunter e vista di recente anche in The Last of Us, che qui interpreta un’ambigua e facilmente odiabile vittima, Alice.

Nel complesso, Force of Nature – Oltre l’inganno è un discreto mystery che può contare su una buona confezione, bravi interpreti e una storia coinvolgente ma anche su qualche falla narrativa e un finale non proprio all’altezza delle aspettative, quindi un passo indietro in confronto a Chi è senza peccato – The Dry.

La saga letteraria di Aaron Falk conta un terzo romanzo scritto da Jane Harper, Exiles, quindi se anche Force of Nature dovesse ricevere un buon successo di pubblico, un ultimo film è già bello che servito!

Force of Nature – Oltre l’inganno arriva nei cinema italiani il 14 marzo 2024 distribuito da Notorious Pictures.

Roberto Giacomelli

PRO CONTRO
  • Una storia coinvolgente.
  • Una buona confezione
  • Erica Bana e, soprattutto, Anna Torv molto bravi e credibili.
  • Qualche scorciatoia narrativa non del tutto credibile.
  • Finale non all’altezza delle aspettative.
VN:R_N [1.9.22_1171]
Valutazione: 6.0/10 (su un totale di 1 voto)
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)
Force of Nature - Oltre l'inganno, la recensione, 6.0 out of 10 based on 1 rating

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.