Game of Death e I’m a Cyborg, but that’s ok: splatter e poesia nell’estate Midnight Factory

L’estate di Midnight Factory è caratterizzata da due gustosi recuperi che appartengono al recente passato del cinema di genere internazionale. Da una parte abbiamo lo splatter Game of Death, datato 2017 e diretto da Sebastien Landry e Laurence Morais-Lagace; dall’altra la love-story surreale di Park Chan-wook I’m a Cyborg, but that’s ok, realizzato addirittura nel 2006 e fino ad oggi inedito in Italia.

Passato in esclusiva su Rai4 un paio di anni fa dopo essere stato presentato al Torino Film Festival e poi approdato sui canali streaming di Midnight Factory, Game of Death è un piccolo film di nazionalità mista statunitense/canadese/francese che restituisce allo spettatore esattamente quello che promette fin dal titolo: un gioco al massacro. Ora Game of Death è disponibile finalmente anche su supporto fisico grazie all’etichetta proprietà di Koch Media e al timone di regia troviamo il duo Sebastien Landry e Laurence Morais-Lagace, il primo è al secondo lungometraggio dopo il drammatico Un parallèle plus tard, Morais-Lagace invece è alla sua opera prima dopo una gavetta nel settore dei videogame.

Il film ci racconta una ordinaria giornata per la comitiva composta da sette amici, riuniti a casa dei ricchi fratellastri Tom e Beth. Qui, tra sesso, droga e pettegolezzi vari, i giovani scovano in cantina un gioco da tavola vintage e decidono di provarlo. Grosso errore! Il gioco ha delle semplici ha temibili regole: uccidere o essere uccisi. I ragazzi avranno quindi un tempo limite entro il quale compiere un omicidio, se il timing scade, al giocatore di turno esplode allegramente la testa. Inizialmente i giocatori prendono sottogamba le regole, ma quando la testa di uno di loro esplode davvero inzuppando di materia cerebrale tutti gli altri, diventerà una corsa contro il tempo per compiere le peggiori atrocità.

Breve (appena 73 minuti), veloce, ritmato e tanto tanto splatter: questo è l’identikit di Game of Death, un divertente teen-horror che fa sue le caratteristiche dello slasher-movie, per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, per costruire poi un originale survival-horror in cui si chiede “solamente” di essere spietati verso il prossimo, perfino con gli amici di una vita. Non privo di qualche elemento sexy, perfino una back-story morbosetta tra i due fratelli, Game of Death può essere descritto come una sorta di versione perversa e sanguinolenta di Jumanji, insomma quanto di meglio uno splatterofilo possa chiedere.

Il film arriva in DVD e Blu-ray nella consueta limited edition slipcase a cui Midnight Factory ci ha abituato, con cover esterna cartonata e booklet interno di 12 pagine che analizza l’opera. Tra i contenuti extra c’è il solo trailer, ma a livello puramente tecnico il formato in alta definizione performa molto bene. Ottimo il video, con immagine volutamente sporca ma attenta al dettaglio, con una patina anni ’80 che mostra un buon lavoro sull’immagine, particolarmente ligia alla colorimetria che esalta il rosso del sangue.

Audio in DTS-HD 5.1 sia per la traccia originale in inglese che per quella in italiano, potente, limpida e attenta agli effetti sonori che spesso terminano in… SPLAT!

Voltiamo energicamente pagina e dal teen-splatter passiamo a una poetica e surreale love story firmata Park Chan-wook. Fa strano vedere in catalogo Midnight Factory un’opera come I’m a Cyborg, but that’s ok perché, se non fosse per il background del regista, di cui Midnight Factory sta editando tutta la filmografia grazie al contributo di Lucky Red, non ci sarebbero davvero elementi utili a includere questo film nel parco degli orrori MF.

Young-goon è stata cresciuta dalla nonna fino a quando quest’ultima non viene rinchiusa in un manicomio. La giovane ragazza rimane traumatizzata da questo evento e inizia a credere di essere un cyborg. Young-goon, successivamente, dopo aver compiuto un gesto estremo, è anch’essa spedita in un manicomio dove incontrerà Park II-Sun: tra i due nascerà un’innata complicità, un aiuto reciproco grazie al quale anche i sogni d’infanzia potranno essere accettati.

Vincitore del premio Alfred Bauer come opera più innovativa al Festival di Berlino, I’m a Cyborg, but that’s ok arriva nel percorso autoriale di Park Chan-wook subito dopo la conclusione della trilogia della vendetta, avvenuta un anno prima con il notevole Lady Vendetta. Un cambio di registro così drastico che ha un po’ destabilizzato chi fino a quel momento aveva amato la filmografia del regista sudcoreano per gli eccessi di violenza pulp; I’m a Cyborg, but that’s ok, infatti, ha un registro completamente differente e adotta il linguaggio della favola surreale (e un bel po’ grottesca) per raccontare il disagio di due giovani e la loro tenera storia d’amore.

Parliamo di due persone disturbate, rinchiuse in una clinica per malati mentali, che creano attorno a loro un guscio di fantasia, come fa Young-goon che nella sua testa è addirittura un robot, natura che prende il sopravvento in alcuni momenti fantasy inseriti da Park Chan-wook nel corso della narrazione. Non è facile entrare in empatia con i personaggi di questo film, vista la loro particolare condizione mentale, e non è facile neanche accettare in pieno quei siparietti comico-demenziali tipici di certo cinema dell’estremo Oriente di cui I’m a cyborg, but that’s ok non lesina. Diciamo, quindi, che quello di Park Chan-wook non è propriamente un film per tutti e non appare strano che sia rimasto inedito sul nostro mercato per ben 16 anni, vista la difficoltà con cui un film di questo tipo lo si può vendere a un pubblico occidentale. Fortunatamente, però, Midnight Factory ha colmato questa lacuna!

Così come era accaduto per Thirst, l’altro inedito di Park Chan-wook distribuito in sinergia con Lucky Red qualche mese fa, anche I’m a cyborg, but that’s ok arriva in DVD e Blu-ray limited edition solamente in lingua originale con sottotitoli in italiano, saltando a piè pari la possibilità di una traccia doppiata. L’audio, solo in coreano quindi, è un bel DTS-HD 5.1 che equilibra con armonia musiche, dialoghi ed effetti sonori.

Il punto forte del blu-ray, però, è l’immagine: limpida, dettagliata e con un rispetto per la bellissima e particolare estetica generale voluta da Park Chan-wook: bianchi candidati, colori pastello e neri ben contrastati.

Anche in questo caso, tra gli extra, troviamo il solo trailer mentre nella custodia ci aspetta un libretto di 12 pagine.

Roberto Giacomelli

GAME OF DEATH di Sebastien Landry e Laurence Morais-Lagace

Formato: Blu-Ray Limited Edition (disponibile anche in DVD)

Label: Midnight Factory

Video: 1080p 1.78:1

Audio: Italiano 5.1 DTS-HD Master Audio, Inglese 5.1 DTS-HD Master Audio

Sottotitoli: Italiano

Extra: Trailer

I’M A CYBORG, BUT THAT’S OK di Park Chan-wook

Formato: Blu-Ray Limited Edition (disponibile anche in DVD)

Label: Midnight Factory

Video: 1080p 1.85:1

Audio: Coreano 5.1 DTS-HD Master Audio

Sottotitoli: Italiano

Extra: Trailer

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