I Recuperoni: e se i Marvel Studios si gettassero a capofitto nell’animazione?
Nonostante la filmografia Marvel sia già di per sé un multiverso, Disney Plus ha deciso di espandere ulteriormente il proprio cosmo – e allo stesso tempo tornare alle origini – con la creazione della serie animata What if…?.
A.C. Bradley (Ms. Marvel, Arrow, Trollhunters) ha scritto lo screenplay di questo piccolo gioiello e ha affidato la regia a Bryan Andrews ( storyboarder per Avengers Endgame, Doctor Strange) e a Stephan Franck (scenografo animatore per Spiderman – Un nuovo universo, Il Gigante di Ferro, Osmosis Jones), due vecchi abitudinari del Marvel Cinematic Universe.
Il progetto si ispira all’omonima serie di fumetti uscita tra il 1977 e il 1984 su una delle tante testate della casa editrice di Stan Lee e, proprio basandosi sull’ipotesi delle realtà parallele, crea delle versioni alternative delle storyline conosciute dal grande pubblico.
Tutto parte dall’alieno Uatu, L’Osservatore, che passa la propria vita a scrutare tutte le pieghe del Multiverso – come un nerd – ed è la voce narrante di queste nuove vicende speculari, che strizzano l’occhio anche al mondo delle fanfiction.
I diciotto episodi delle due stagioni uscite nel 2021 e nel 2023 introducono dei nuovi eroi, dando spazio a personaggi spesso e volentieri troppo “secondari”, compreso Uatu, che non mancano di incontrarsi tra loro e creare a loro volta nuove storyline.
Il primo episodio della prima stagione è forse quello più rappresentativo e che soprattutto risponde agli influssi dell’epoca contemporanea: partendo dalla premessa che nella macchina per i super-soldati ci fosse finita Peggy Carter invece di Steve Rogers, assistiamo alla nascita di Captain Carter, ovvero la versione femminile di Captain America. Questa nuova super-eroina è molto più convincente – e simpatica – di Captain Marvel, ed è la prova più evidente che la Disney non vuole mollare la presa sul lancio di personaggi femminili equiparabili ai soliti Avengers.
Ma oltre al lancio di filoni narrativi accattivanti, What if…? presenta nuove forme dei personaggi mainstream che, quanto a simpatia e originalità, possono competere con gli originali. In primo piano abbiamo il Dottor Strange dell’episodio 1X04 che somiglia più a un Doctor Faust che a un supereroe e per quello subisce le conseguenze delle proprie azioni. Nell’episodio 1X07 invece facciamo la conoscenza di un Thor figlio unico che, pur senza la presenza di Loki, trova il modo di incontrare Jane e tirare fuori la propria umanità. Interessante è anche la fusione tra il personaggio di T’Challa e quello di Star Lord: mettono al pubblico la pulce nell’orecchio su quanti altri mix di supereroi si possano fare.
Alla fine della prima stagione le fila delle varie trame vengono tirate e si uniscono alla storia dell’Osservatore stesso, che entra in gioco contro il supervillain Ultron.
Nella seconda stagione ritroviamo la maggior parte dei personaggi della prima, con altrettanti colpi di scena e viaggi nel tempo; chi sarà il nuovo super-cattivissimo?
What if…? è un prodotto rivolto a una fetta di pubblico molto ampia che va dai pre-adolescenti ai vecchi appassionati di serie animate supereroistiche; sebbene il minutaggio da mezz’ora dei vari episodi consenta una visione scorrevole che possa essere infilata tra una pausa quotidiana e un’altra, come per i vecchi “cartoni animati” di un tempo, la sceneggiatura ha il taglio serioso di film come quelli su Captain America.
Non si doveva certo aspettare A.C. Bradley per notare quanto fosse cambiata la narrativa dell’animazione rispetto allo Spiderman degli anno ’90, ma occorre comunque evidenziare la profonda influenza delle varie fasi del Marvel Cinematic Universe sulla scrittura dei nuovi prodotti per giovanissimi: se prima era il fumetto a ispirare il film, adesso è il film che ispira il cartoon e ciò è evidente nei dialoghi esistenziali, le atmosfere fosche e il tratto voluminoso. What if…? porta infatti sulla piattaforma Disney+ una nuova estetica, utilizzando la tecnica del cel-shading: questo stile di animazione fonde la corporeità del 3D con la coloratura densa e sgargiante delle tavole dei fumetti; il risultato finale è gradevole alla vista, soprattutto per i gamer, ma talvolta mostra una certa pesantezza dei movimenti.
Nella versione originale, la serie è doppiata da alcuni degli attori che hanno interpretato i medesimi eroi in carne e ossa (Samuel L. Jackson e il compianto Chadwick Boseman) eccetto Robert Downey Jr.; l’adattamento italiano invece “culla” lo spettatore grazie voci di Fabrizio Pucci (Nick Fury) e Angelo Maggi (Iron Man).
Queste due stagioni di What if…? hanno dunque portato in casa Marvel una brezza di novità sia sul piano narrativo che stilistico che, strano ma vero, ben si accompagna con il palinsesto vintage presente nelle varie piattaforme.
Ilaria Condemi de Felice
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