L’estate Warner Bros. è segnata dall’uscita in home video di due film che non hanno riscosso troppo successo al botteghino ma sono riusciti a far parlare di se, anche se per diversi motivi. Da una parte c’è Jupiter – Il destino dell’universo, nuovo scult dei fratelli Wachowski che decreta un ulteriore colossale flop nella loro carriera, dall’altra Vizio di forma, fluviale trasposizione del romanzo di Thomas Pynchon a cura del geniale Paul Thomas Anderson.

Con Jupiter – Il Destino dell’Universo, i Wachowski tornano sul loro passi, si autocitano con la loro opera più fortunata (Matrix) e tentano di creare un mondo che possa lanciare le basi per una nuova saga… che difficilmente attecchirà sul serio. Un film che rischia davvero di non piacere a nessuno, un po’ come era accaduto con Speed Racer. E a poco serve avere nel cast un attore che richiama ragazzine a palate come Channing Tatum e intrappolarlo in una storia d’amore impossibile con una Cenerentola spaziale (Mila Kunis), mentre un ex modello ora premio Oscar (Eddy Redmayne) fa il cattivo, perché il film, di fatto, diverte – forse – solo chi l’ha fatto.

È evidentissimo che questa volta per i Wachowski il punto di riferimento era il cinema fantasy e fantascientifico degli anni ’80. Il loro sguardo era rivolto a Star Wars, a Labyrinth, a Giochi Stellari, ma il risultato sembra virare più verso Dune, ovvero un film molto ricco a livello scenografico e visivo ma irrisolto a livello narrativo e con alcuni scivoloni nel ridicolo involontario.

La storia ha già qui l’ampiezza di respiro di una saga, compressa in due ore di film, e ci racconta di una ragazza russa, immigrata con la famiglia negli Stati Uniti, che di lavoro fa le pulizie. Ma un giorno Jupiter (così si chiama la ragazza a cui da il volto Mila Kunis) si ritrova al centro di un complotto spaziale e scopre che è la reincarnazione di una regina intergalattica proprietaria del pianeta Terra; per questo motivo gli altri regnanti spaziali vogliono farla fuori, per diventare sovrani di uno dei pianeti-coltivazione dell’Universo. Ma una ex guardia imperiale ora divenuto mercenario (Channing Tatum) protegge Jupiter e trova pure il tempo per farla innamorare.

La Warner distribuisce il film dei Wachowski in triplice soluzione home video: DVD, Blu-ray, Blu-ray 3D. Noi abbiamo preso in esame quest’ultima soluzione, constatando la solita bontà con cui l’etichetta di Bugs Bunny cura i propri prodotti per l’intrattenimento casalingo.

Nella confezione sono contenuti due dischi, il blu-ray e il blu-ray 3D. Il primo è il medesimo dell’edizione classica, comprensivo di una nutrita selezione di contenuti extra, ovvero una serie di interessanti featurette. Jupiter Jones: Destiny Is Within Us e Caine Wise: Interplanetary Warrior approfondiscono i due personaggi protagonisti con gli interventi degli attori che ne descrivono il loro lavoro; The Wachowskis: Minds Over Matter è molto semplicemente uno speciale dedicato ai due registi che raccontano la loro visione del mondo come ricreato nel film. Worlds Within Worlds Within Worlds e Jupiter Ascending: Genetically Sliced sono due lunghi speciali dedicati al lavoro tecnico, in particolare sugli effetti speciali, di trucco e scenografici, raccontando il lavoro sulla ricostruzione visiva dei pianeti e delle creature presenti nel film. Bullet Time Evolved approfondisce la ricostruzione delle scene d’azione e l’integrazione dell’effetto speciale, citando il famoso effetto reso celebre da Matrix, per concludere From Earth to Jupiter (And Everywhere in Between) che è invece un veloce special sull’aspetto più prettamente narrativo del film.

Tecnicamente siamo di fronte a un prodotto all’avanguardia con tanto di traccia audio (originale inglese) in 7.1 Dolby Atmos, la nuova tecnologia immersiva che però ha bisogno di un apposito impianto per essere usufruita. La traccia audio italiana è invece in Dolby Digital 5.1, strano per un prodotto del genere, ma capace di svolgere il suo compito senza alcuna sbavatura.

Video ottimo, pulito e nitido, che nella sua versione 3D restituisce l’esperienza cinematografica nella sua interezza, considerando comunque l’ottima fattura della stereoscopia utilizzata per il film.

Nella custodia è contenuto anche il voucher per scaricare la copia digitale del film.

L’arguto e vulcanico regista P. T. Anderson trasforma le pagine di Thomas Pynchon in una surreale odissea noir, calata nello psichedelico caos della California degli anni Settanta e popolata da allucinati protagonisti. L’aggrovigliato intreccio di Vizio di forma si snoda – o, sarebbe più corretto scrivere, si annoda – su più livelli narrativi, offrendo altrettante chiavi di lettura, ed è imperativo che lo spettatore si accosti alla visione armato di un’assoluta concentrazione. Altrimenti, il rischio di perdere il filo è più che mai in agguato.

Trattandosi, di fatto, di un film corale, gran parte del merito della pellicola risiede nelle buone interpretazioni offerte dal cast stellare. Il sempre impeccabile Joaquin Phoenix è più che mai a suo agio nei panni del trasandato e indolente investigatore che non dice mai di no a uno spinello. I duetti con Brolin, inoltre, danno vita alle sequenze meglio riuscite del film grazie all’ottima alchimia tra i due interpreti e a un’efficace ironia. Si ritagliano ruoli gustosi anche Owen Wilson, che interpreta il sassofonista Coy Harlingen, e Martin Short, nei panni del viscido dentista Rudy Blatnoyd. C’è anche spazio, cosa insolita nella filmografia di Anderson, per una vasta gamma di figure femminili, tra cui la misteriosa Sortilege (Joanna Newsom), impalpabile grillo parlante nonché voce narrante del film. Parabola ipertrofica di un lucido delirio, detective story confusa e ingarbugliata, Vizio di Forma si distingue anche per il vigore e la precisione con cui riesce ad affrescare un intero periodo storico, non troppo lontano cronologicamente, mai così remoto ideologicamente. E lo dipinge attraverso i colori nostalgici di azzeccatissime scelte musicali, con sfumature di romanticismo in qualche scorcio panoramico e, soprattutto, grazie alla grande cura per il dettaglio riservata a trucco, costumi e location, accurati ed evocativi.

Anche in questo caso al DVD è possibile l’alternativa in alta definizione Blu-ray Disc, dotata di codice per scaricare legalmente una copia digitale. Abbiamo esaminato proprio il Blu-ray e con soddisfazione, visto che tecnicamente parlando abbiamo un ottimo prodotto. Video nitido che restituisce i colori psichedelici di cui Vizio di forma si fa forte per descrivere i lisergici anni ’70 del protagonista. Molto buono anche l’audio che nella traccia italiana è un Dolby Digital 5.1, meno potente in confronto ai blockbuster a cui la Warner ci ha abituato ma adatto a sottolineare la traccia sonora di questo anomalo noir.

Extra abbondanti e sufficienti, con quattro featurette che approfondiscono a dovere le tematiche e i personaggi del film a cominciare dalla misteriosa Shasta Fay, attorno a cui ruota il film e alla quale è dedicato un intero approfondimento.

Roberto Giacomelli e Chiara Carnà

JUPITER – IL DESTINO DELL’UNIVERSO di Wachowski Bros.

Formato: Blu-ray 3D (Disponibile anche in DVD, Blu-ray Disc)

Label: Warner Bros.

Video: AVC (MVC nella versione 3D), 1080/24p, 2.40:1

Audio: 2D: 5.1 Dolby Digital Italiano, 7.1 DTS HD Master Audio Tedesco, Dolby Atmos (Dolby TrueHD 7.1) Inglese. 3D: 5.1 Dolby Digital Italiano Francese Spagnolo, Dolby Atmos (Dolby TrueHD 7.1) Inglese

Sottotitoli: 2D: Italiano NU Inglese NU Tedesco NU. 3D: Italiano NU Inglese NU Francese Olandese Spagnolo Danese Svedese Norvegese Finlandese Islandese

Extra: Jupiter Jones: Destiny Is Within Us, Caine Wise: Interplanetary Warrior, The Wachowskis: Minds Over Matter, Worlds Within Worlds Within Worlds, Jupiter Ascending: Genetically Sliced, Bullet Time Evolved, From Earth to Jupiter (And Everywhere in Between)

VIZIO DI FORMA di Paul Thomas Anderson

Formato: Blu-ray Disc (Disponibile anche in DVD)

Label: Warner Bros.

Video: 1080p HD 16:9 1.85:1

Audio: Italiano (Dolby Digital 5.1), Inglese (DTS-HD High Res Audio), Spagnolo (Dolby Digital 5.1)

Sottotitoli: Italiano NU, Spagnolo, Francese, Danese, Finlandese, Norvegese, Islandese

Extra: Los Paranoias, Shasta Fay, The Golden Fang, Everything in this Dream