La Nueva Ola 2024. Neisi: la fuerza de un sueño, la recensione del documentario sulla campionessa olimpica di sollevamento pesi

Neisi Patricia Dájomes Barrera oggi ha 25 anni, possiede un oro olimpico in sollevamento pesi alle Olimpiadi di Tokyo 2020 ed è stata 6 volte campionessa panamericana, campionessa dei Giochi Panamericani e 3 volte campionessa del mondo nella categoria Junior. Seppure questo incredibile percorso si sia svolto in meno di dieci anni, la campionessa ecuadoriana ha iniziato il suo percorso sportivo molto prima, quando aveva appena 11 anni e ha abbandonato la casa materna per iniziare un training durissimo che l’ha portata lì dove si trova ora, nell’Olimpo dei campioni.

L’avvincente storia di questa giovanissima campionessa è raccontata nel documentario Neisi: la fuerza de un sueño di Daniel Yépez Brito, fresco vincitore del Premio IILA – Cinema 2024 come miglior documentario e presentato in anteprima italiana al Cinema Barberini di Roma il 16 maggio 2024 nel contesto della 17ª edizione de La Nueva Ola – Festival del Cinema Spagnolo e Latinoamericano.

Il documentario di Daniel Yépez Brito ripercorre la vita privata e, soprattutto, sportiva di Neisi partendo proprio dai primi passi che la sollevatrice di pesi ha effettuato in questo contesto. Una certosina ricostruzione che si avvale di moltissimi filmati privati (per quanto riguarda gli eventi più lontani nel tempo), qualche intervista, riprese degli eventi sportivi a cui la ragazza ha partecipato e un costante pedinamento, per quel che concerne gli anni che hanno coinvolto la produzione del documentario.

Ma il primo approccio che lo spettatore ha con la Neisi sportiva è quello di enorme vulnerabilità, di un mancamento con conseguenti convulsioni che colse la ragazza durante le Olimpiadi del 2016, un episodio spaventoso che però non ha scoraggiato Neisi a presentarsi poco dopo di nuovo davanti alla giuria per sollevare il bilanciere e continuare il suo percorso olimpionico. E la determinazione assoluta è il leitmotiv che accompagna tutta la carriera di questa giovane sportiva, che ha fatto della sua passione un lavoro diventando di ispirazione per tante altre bambine come lei. La cosa più importante, infatti, è avere un sogno e coltivarlo, perché la perseveranza può condurre al successo.

Il bel documentario di Daniel Yépez Brito, oltre ad appassionare grazie al racconto sportivo di una disciplina che non è tra le più conosciute e seguite al mondo, ci offre anche un toccante spaccato sulla vita non proprio rosea di Neisi. Cresciuta senza un padre biologico e chiamata a prendere le sue responsabilità in tenera età, Neisi è cresciuta in un contesto di povertà, come quella della periferia ecuadoriana, in cui lo sport è diventato un appiglio necessario. Così la ragazzina ha trovato nel suo allenatore quel padre che non ha mai avuto e nei suoi fratelli dei veri e propri colleghi di palestra; la vita così piena d’impegno e di sacrificio è stata anche toccata dalla tragedia per la morte improvvisa della madre e quella ancora più inaspettata del fratello maggiore, colto da un attacco epilettico mentre faceva un bagno nel fiume e annegato.

Ma la vita ha saputo comunque ripagare Neisi dei suoi sforzi con una rapida scalata nel mondo del sollevamento pesi: argento, oro, oro, argento, oro, oro, fino alla massima soddisfazione alle Olimpiadi di Tokyo, alla quali quasi non ha potuto partecipare a causa della pandemia e del suo risultare positiva al covid poco prima la partenza per il Giappone.

La stessa Neisi ha dichiarato: “Hanno catturato certe scene, ricordi che si dimenticano… Mi piace guardare le riprese quando c’era mio fratello, quando c’era mia madre. Sentire mio fratello dire: ‘credo che lei arriverà a una medaglia olimpica’, sentire mia madre dire: ‘lei ci riuscirà’”. 

I suoi cari ovviamente ci avevano visto giusto e la nostra campionessa ha pienamente ragione perché nulla come un ricordo impresso su pellicola (o, in questo caso, su una registrazione digitale) può alimentare la memoria e testimoniare quanto è importante non smettere mai di sognare.

Roberto Giacomelli

PRO CONTRO
  • Una bellissima storia di autoaffermazione e forza di volontà.
  • Un documentario molto ben confezionato e avvincente nella narrazione.
  • Ovviamente se non si è interessati allo sport e, in particolare, alla disciplina del sollevamento pesi alla lunga questo doc può risultare pesante.

La Nueva Ola – Festival del cinema spagnolo e latinoamericano è un evento ideato, prodotto e organizzato da EXIT media, diretto da Iris Martin-Peralta e Federico Sartori, e si svolge dal 15 al 19 maggio al cinema Barberini di Roma.

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