L’uomo Ragno a Roma: la conferenza stampa di Spider-Man Homecoming

Il 6 luglio arriverà nei cinema italiani Spider-Man: Homecoming, l’atteso ritorno del simpatico arrampica muri di quartiere che, questa volta, come suggerisce lo stesso sottotitolo, torna nell’ovile, unendosi al Marvel Cinematic Universe, come già brillantemente annunciato in Captain America: Civil War. Per promuovere il film, che sarà distribuito da Sony Pictures e Warner Bros. Entertainment Italia, sono intervenuti a Roma, in conferenza stampa, il regista del film Jon Watts e il giovane interprete, Tom Holland.

Ricevuti nella suggestiva cornice dello spazio eventi La Lanterna, nei pressi di Via del Corso, che per l’occasione è stata agghindata con i colori e i motivi del film, i due talent hanno risposto alle domande dei giornalisti.

Tom Holland ha subito messo in chiaro che il suo Peter Parker è diverso da quello che si è visto nella trilogia diretta da Sam Raimi e nel dittico di Marc Webb:

Per me la sfida è stata dar vita a un personaggio diverso dai precedenti, non volevo che gli spettatori vedessero un film che era già stato fatto in precedenza. L’idea è stata, dunque, di tornare agli anni di liceo di Peter e portare il personaggio alle origini, senza però raccontare nuovamente la storia delle origini che tutti conoscono già. Il punto era raccontare altro e nello specifico ci siamo focalizzati sulla domanda ‘in che modo un teenager reagirebbe a dei poteri così grandi?’ E la prima risposta che ci è venuta in mente è ‘si vuole divertire’.

Jon Watts aggiunge che in un certo senso anche Avvoltoio è come Spider-Man. Il villain interpretato da Michael Keaton è un cattivo basico, si ritrova con dei poteri più grandi di lui e come reagirebbe una persona normale a tale situazione? Da una parte c’è chi sceglie di utilizzare i poteri per fare del bene, dall’altra chi per biechi scopi personali.

Nei primi minuti di Spider-Man: Homecoming vediamo Peter Parker intento a fare un filmino amatoriale della sua convocazione da parte di Tony Stark per “dare una mano” durante la Civil War e delle riprese durante gli stessi scontri. A tal proposito Jon Watts ha dichiarato:

Il video girato da Peter Parker serve a fare un riassunto degli eventi antecedenti a quelli raccontati in Homecoming e per fornire la prospettiva di Peter sulla Civil War… poi Peter nei fumetti è un fotografo, quindi lo abbiamo fatto diventare un filmaker. È una prospettiva folle e divertente sugli eventi, nonché originale. Ma questa cosa è solo all’inizio, una sorta di sommario di Civil War.

Tom Holland aggiunge entusiasta.

Le ho girate davvero io quelle scene, Jon mi dava degli appunti e io li ripetevo.

Sulla scelta di Michael Keaton nel ruolo di Avvoltoio, Jon Watts così si è espresso.

Michael Keaton è stato Birdman ma questo non ha contribuito alla scelta nel ruolo, lui è un attore straordinario a prescindere e anche lui ha trovato divertente che è stato Batman, Birdman e ora Avvoltoio.

Tom Holland aggiunge.

Michael Keation è gentilissimo ma appena mette piede sul set si trasforma, lo adorerete in questo ruolo. Downey Jr., invece, ha fatto il provino con me e mi è stato detto solo 20 minuti prima, il mio livello di stress è salito alle stelle! Ma in realtà era la sua controfigura e me lo hanno detto solo dopo che ho finito il provino.

Poi l’attore ha fatto cenno alla sua esperienza sul palcoscenico per il musical ispirato a Billy Elliot e di come sia stato il suo impatto con il costume di Spider-Man.

Aver fatto Billy Elliot mi ha aiutato in tutta la mia carriera perché saper fare le acrobazie sul palco mi è stato utile anche per le acrobazie di Spider-Man.

Quando ho provato il costume la prima volta sul set di Civil War sono rimasto deluso, non mi avevano fatto una tuta adatta e io ho indossato quella della controfigura, che mi stava male e l’hanno semplicemente adattata al mio fisico. Invece in Homecoming hanno fatto una tuta per me ed è stato fantastico.

Tom continua facendo riferimento a come è entrato a far parte della squadra…

Questo lavoro ha ribaltato completamente la mia vita. Quando ho visto Avengers ho capito che volevo fare l’attore e sono contento che la Marvel e la Sony hanno dato a un ragazzo così giovane come me la responsabilità di fare un film così importante.

Avevo fatto 8 provini in 6 mesi e dopo l’ultimo provino mi hanno detto che l’indomani avrei avuto una risposta. Sono passate 6 settimane, ormai pensavo di essere stato scartato, e ho trovato la mia foto sul profilo instagram della Marvel, dove annunciavano l’attore che avrebbe interpretato Spider-Man. Ho pensato fosse stato un problema di hackeraggio ma poi mi hanno telefonato e ho avuto la conferma.

Se io avessi realmente i poteri di Spider-Man credo che farei una rapina in banca, non sarei un buono. – Conclude ridendo Tom Holland.

Sull’approccio che Jon Watts ha avuto con il Marvel Cinematic Universe.

I film della Marvel mi sono sempre piaciuti molto e per affrontare il mio Spider-Man mi sono chiesto cosa si potrebbe provare ad essere una persona normale a New York mentre gli Avengers compiono le loro battaglie. Ho fatto proprio questo con il mio Peter Parker! Lui aveva 8 anni quando Tony Stark ha annunciato al mondo di essere Iron Man. Ho iniziato il film con la prospettiva di una persona normale, portandolo a diventare, a poco a poco, epico. Poi Spider-Man è diverso dagli altri supereroi Marvel, è uno dei pochi ad avere ancora un’identità segreta!

Alla domanda su quali cattivi vorrebbe portare sul grande schermo, Watts ha risposto:

A me piacciono i cattivi sciocchi di Spider-Man, come Morbius… sarebbe fantastico fare un film dell’Uomo ragno con i vampiri!

Roberto Giacomelli

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