Non molti sono a conoscenza del fatto che Men in Black all’origine era un fumetto. A crearlo è stato negli anni ‘80 Lowell Cunningham ma ha preso vita, con illustrazioni di Sandy Carruthers, nel 1990, pubblicato dalla Aircel Comics sottoforma di miniserie in due parti. Oggi la Aircel non esiste più, è stata rilevata da Malibu Comics che, a sua volta, è stata assorbita da Marvel Comics nel 1994. Quindi, a tutti gli effetti, la saga cinematografica di Men in Black iniziata nel 1997 dal film di Barry Sonnenfield è una creatura Marvel. Dopo un’attesa lunga sette anni (era del 2012 il sottovalutato Men in Black 3), i leggendari Uomini in Nero sono tornati in Men in Black: International, con una squadra completamente rinnovata e tantissime nuove razze aliene da combattere o con cui allearsi. Uscito in sala nel cuore dell’estate, Men in Black: International arriva adesso in home video grazie ai canali Sony Pictures Home Entertainment.

Men in Black: International prende le mosse da una bambina di nome Molly che venti anni fa fu protagonista di un incontro ravvicinato con una creatura extraterrestre e riuscì a evitare di essere “sparafleshiata” dai men in black intervenuti sul posto. Adesso Molly è cresciuta (e ha il volto di Tessa Thompson) e nonostante tutto non ha smesso di inseguire il sogno di poter entrare a far parte degli uomini in nero. Dopo averli pedinati a lungo, un giorno riesce a trovare il loro quartier generale e ad intrufolarsi all’interno con estrema scaltrezza. Giunta nel posto “segreto”, Molly chiede a O (Emma Thompson) di essere assunta in prova. La direttrice la prende in simpatia, le affida il nome M e la affianca a H (Chris Hemsworth), eroico agente che però sembra più attento al suo aspetto fisico che al lavoro. I due si troveranno al centro di un complotto intergalattico, in cui c’è da temere anche una insospettabile talpa interna al MiB.

Conclusa la saga degli agenti J (Will Smith) e K (Tommy Lee Jones / Josh Brolin), la Sony rilancia il franchise con un capitolo che si posiziona in maniera tangente in diverse categorie: è un sequel – quindi un quarto capitolo – perché prende atto dei fatti dei film precedenti ambientandosi idealmente dopo; è uno spin-off perché si muove nello stesso universo dei primi tre film ma racconta un’altra storia con altri personaggi in un’altra parte del mondo (questa volta siamo a Londra); è un reboot perché di fatto apre una nuova parabola nell’universo Men in Black ancorandosi a una mitologia ben nota ma proponendo nuovi personaggi e nuove avventure con la medesima formula già esistente. Men in Black: International è dunque un capitolo a 360° nella logica di sfruttamento di un franchise, ma è anche un’opera dalla genesi travagliata che riflette sul risultato finale ogni singolo intoppo che si è verificato nell’iter produttivo.

Diciamo che le parole magiche sono “divergenze creative”, che hanno portato la produzione esecutiva di Walter Parkes a un massiccio controllo sull’andamento creativo del film, con riscritture varie dello script fino allo scontro diretto con il regista F. Gary Gray.

Il Men in Black: International che oggi possiamo vedere al cinema è il Men in Black di Walter Parkes, un prodotto standard che visibilmente cerca di strizzare l’occhio al primo film di Barry Sonnenfiled con l’aggravante che in questo caso manca la novità e soprattutto l’alchimia tra i due protagonisti. L’agente M di Tessa Thompson è la classica ragazza in gamba che si vede in una miriade di altri film: sveglia, forte, mascolina, determinata e con quel pizzico di femminismo che ormai sembra essere d’obbligo a Hollywood. Dall’altra parte c’è Chris Hemsworth, l’uomo oggetto, il bello ma stupido, l’eroe che fa perdere la testa a tutte le donne ma ha bisogno di una balia per portare a termine la missione.

Già dall’estrema stereotipizzazione dei protagonisti capiamo che non tutto funziona per il meglio in Men in Black: International, impressione confermata da una storia poco ispirata in cui i colpi di scena sono ampiamente prevedibili, il ritmo è fiacco, le scene d’azione già viste e le battute non sono divertenti.

Agente J, Agente K… ci mancate.

Sony Pictures Home Entertainment distribuisce Men in Black: International in home video, nelle edizioni DVD, blu-ray disc, blu-ray 4K UHD, un cofanetto (sia DVD che bluray) contenente tutti e quattro i film della saga e, infine, una bella edizione da collezione steelbook (contenete sia il blu-ray che il blu-ray 4K).

Noi vi parliamo dell’edizione standard ad alta definizione, un blu-ray disc decisamente soddisfacente che appaga per qualità tecnica così come per quantità/qualità dei contributi speciali.

Sotto il profilo tecnico, infatti, ci troviamo davanti ad un blu-ray di ottimo livello (consuetudine, quando si parla di un prodotto marchiato Sony) che riesce a valorizzare nel giusto modo la qualità video e quella audio. L’immagine che ci viene restituita, infatti, è nitida e perfettamente contrastata così da reggere il dettaglio in qualsiasi condizione di luce così come durante le numerose e frenetiche sequenze d’azione ad alto tasso di effetti digitali. Anche il reparto audio si comporta bene offrendo un risultato finale piacevole sia nell’edizione originale che in quella doppiata in italiano, entrambe affidate ad un corposo 5.1 DTS-HD Master Audio.

Come si accennava, anche i contenuti extra soddisfano sfiorando l’ora di materiale bonus. Tra questi, in esclusiva per il blu-ray, troviamo Alien Shopping Network!, ossia due simpatici fake-spot realizzati per vendere due servizi futuristici appartenenti all’universo MIB (la macchina del DNA, utile a scoprire da quale modo provieni e l’immancabile neuralizzatore cancella memoria). Sempre in esclusiva per il supporto ad alta definizione, ci viene offerta una reel contenente 4 scene eliminate dal cut finale del film.

Questi gli extra che possiamo trovare solo sul blu-ray. A questi, tuttavia, si aggiungono tre interessanti featurette utili a conoscere meglio l’universo MIB attraverso interviste al cast tecnico ed artistico: Nuove reclute, abiti classici (7 minuti), Guarda qui: strumenti, armi e veicoli (4 minuti) e Allargando l’universi di MIB (6 minuti). Il viaggio negli extra prosegue con una quarta featurette interamente dedicata alle sequenze d’azione, Diamoci dentro! Uno sguardo alle scene d’azione e alle acrobazie (6 minuti), così come non può mancare l’extra dedicato ai “divertentissimi” errori sul set (2 minuti). Ma ancora. In La piccionaia di Frank e Pawny (5 minuti) possiamo assistere ad un ironico speciale commentato da Frank il carlino alieno e Pawny “Pedino” dove si discute sul “passaggio di testimone” per ciò che concerne la spalla comica del film, mentre in Les Twins danno il tutto per tutto (2 minuti) ci viene raccontata la scelta dei ballerini Les Twins come anomali villans del film. Proseguiamo con un rapido riassunto della saga MIB, In caso di neutralizzazione: riassunto MIB (3 minuti) ed un video promozionale del film realizzato con il sostegno dell’NBA, I MIB incontrano l’NBA (2 minuti).

Roberto e Giuliano Giacomelli

MEN IN BLACK: INTERNATIONAL di F. Gary Gray

Label: Sony Pictures Home Entertainment

Formato: Blu-ray disc (disponibile anche in DVD, bluray 4K UHD, Steelbook bluray + 4KUHD, Quattro film collection)

Video: Formato Panoramico alta definizione 2.00:1 – 1920 x 1080p

Audio 5.1 DTS-HD MA: Italiano, Inglese, Tedesco; 5.1 Dolby Digital: Russo, Ucraino

Sottotitoli: Italiano, Inglese, Danese, Estone, Finlandese, Lettone, Lituano, Norvegese, Russo, Svedese, Tedesco, Turco, Ucraino.

Extra: Alien Shopping Network!; Scene eliminate; Risate sul set; Nuove reclute, abiti classici; Diamoci dentro! Uno sguardo alle scene d’azione e alle acrobazie; Guarda qui: strumenti, armi e veicoli; Allargando l’universo di MIB; La piccionaia di Frank e Pawny; Les Twins danno il tutto per tutto; In caso di neutralizzazione: riassunto MIB; I MIB incontrano l’NBA.