Mirate alla testa! I 10 migliori film sulle apocalissi zombie del post 2000

Con l’uscita in home video di Resident Evil: The Final Chapter, ultimo (e conclusivo) film della celebre e amata saga fanta-action-horror ispirata ai videogames della Capcom, ci è venuta voglia di inoltrarci in una spinosa e divertente Top 10 che riguarda il filone delle apocalissi zombie.

Particolarmente fiorente in questi ultimi anni, anche per questioni sociologiche che si adattano con estrema sagacia a diversi contesti della contemporaneità, l’horror zombesco ha proliferato in questo terzo millennio come forse non era mai accaduto. Proprio per questo motivo, e per non tirare in ballo inevitabilmente i più noti capolavori del genere, abbiamo deciso di soffermarci proprio sulle produzioni più recenti, quelle apparse successivamente al 2000. Per una ulteriore scrematura, abbiamo deciso di includere nella Top 10 solo i film che presentano un’apocalisse di veri zombi, quindi morti viventi, e non infetti – come spesso accade in questo filone – e per questo motivo non troverete ottimi film come 28 giorni dopo (e sequel), la saga di [Rec], il riuscito remake di La città verrà distrutta all’alba il divertente Planet Terror o il recente La ragazza che sapeva troppo.

Ricordandovi che Resident Evil: The Final Chapter è già nei negozi in distribuito da Sony Pictures Home Entertainment in DVD, Blu-Ray Disc e 4k Ultra HD (vi rimandiamo alla nostra recensione del Blu-ray, per i dettagli), ecco a voi la putrescente Top 10 sui migliori film di apocalissi zombie… e mi raccomando, mirate alla testa!

10) Benvenuti a Zombieland (2009) di Ruben Fleischer

Tra le innumerevoli “zombedy” prodotte negli ultimi anni, Benvenuti a Zombieland è una delle più fresche e divertenti, grazie ad alcune simpatiche trovate narrative e a un gruppetto di personaggi ben caratterizzati. Il finale al luna park spacca e il cammeo di Bill Murray vale da solo la top 10.

9) World War Z (2013) di Marc Forster

Tratto dall’omonimo romanzo di Max Brooks, World War Z riesce ad unire la dimensione catastrofica da disaster-movie con la storia di zombie con una certa efficacia. Nel dare una compattezza alla trasposizione, si è perso un po’ del fascino frammentario del romanzo, ma molte scene hanno lasciato il segno.

8) Contagious – Epidemia mortale (2015) di Henry Hobson

Arnold Schwarzenegger è un padre amorevole di una ragazza (Abigal Breslin) destinata a diventare un morto vivente in uno scenario in cui un virus sta decimando la popolazione. Minimalista nel racconto e nella messa in scena, Contagious (che in originale titola col nome della ragazza, Maggie) è più vicino ai toni del dramma intimista e mostra una grande delicatezza nella trattazione del rapporto padre/figlia.

7) Resident Evil: Extinction (2007) di Russell Mulcahy

Terzo capitolo di una delle più celebri saghe cinematografiche nate nel nuovo millennio a tema “apocalisse zombie” (ma non solo zombie!!!), derivata da un libero adattamento dalla popolare saga di videogames horror della Capcom. Dei 6 film prodotti, Extinction è quello che meglio riesce a cogliere lo spirito dell’apocalisse e della catastrofe, grazie a un’ambientazione “alla Mad Max” che ha quel sapore post-apocalittico capace di conferirgli quel passo in più.

6) The Horde (2009) di Yannick Dahan e Benjamin Rocher

Dalla Francia arriva uno dei più adrenalinici e divertenti zombie-movie del post-2000: tanta azione, splatter e battute da action anni ’80, ma anche un sapore tutto europeo che fa la differenza. E l’epidemia che parte da un palazzo delle banlieu parigine ha un fascino particolare.

5) Fido (2006) di Andrew Currie

In un passato alternativo la guerra si è combattuta non contro i giapponesi o i tedeschi, neanche i russi, ma i morti viventi e ora gli Stati Uniti sono una landa felice e sicura grazie a un sistema di protezione che isola i sopravvissuti e prova a controllare gli zombi grazie a un collare speciale. In questo contesto si sviluppa la storia di una famigliola della middle class e dello zombie domestico Fido. Un film adorabile, pieno di trovate originali, ironico e satirico verso una società che tende al controllo e al conformismo. Purtroppo è andato male al botteghino.

4) Slither (2006) di James Gunn

Il futuro regista di Guardiani della Galassia è un appassionato di cinema horror e per il suo esordio punta a un bellissimo omaggio agli zombie-movie fantascientifici dal sapore molto 80’s. Un oggetto caduto dallo spazio contenente un parassita alieno contagia Michael Rooker che diventa responsabile del proliferare di lumaconi extraterrestri che entrano in ospiti umani, li uccidono e prendono il controllo dei corpi. Un divertissment ultra-splatter e pieno di effetti speciali vecchio stile. È amore a prima vista!

3) La Terra dei morti viventi (2005) di George A. Romero

Il papà degli zombi cinematografici, Geroge A. Romero, continua un discorso lasciato in sospeso 20 anni prima e torna a parlare di putrescenti morti viventi dai tempi de Il giorno degli zombi, marcando ancor di più la sua visione politica e sociologica dei mostri. Il film è bellissimo ed epico e sancisce la fine di un’epoca, prima che se ne apra un’altra (meno efficace) con Le cronache dei morti viventi.

2) L’alba dei morti viventi (2004) di Zack Snyder

Uno dei film più belli, spaventosi e meglio scritti di questo nuovo millennio zombesco è il remake (molto libero) di Zombi di Romero. Di fatto il film di Zack Snyder ha rilanciato la moda del morto vivente al cinema e ha il grande pregio di riuscire a portare avanti un discorso personale e originale pur essendo il rifacimento di un capolavoro.

1) Shaun of the Dead – L’alba dei morti dementi (2004) di Edgar Wright

Edgar Wright inizia quella che sarà definita la “trilogia del cornetto” e inaugura il filone della zombedy, che purtroppo farà più male che bene al genere. Ma Shaun of the Dead è irresistibile: un mix di risate e orrore che non ha precedenti e porta in scena due protagonisti magnifici, interpretati dagli eccezionali talenti comici di Simon Pegg e Nick Frost. Ha fatto scuola!

MENZIONE SPECIALE per The Walking Dead

Pur essendo una serie tv e non un film, la serie ispirata al fumetto di Robert Kirkman è forse il prodotto che ha tenuto alta la bandiera zombesca negli ultimi 8 anni e ha trovato un perfetto equilibrio tra orrore e introspezione, tra azione e satira sociale mostrandosi – pur tra alti e bassi – il vero grande grande erede del sottofilone “alla Romero”.

Roberto Giacomelli

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