Mutazioni genetiche e killer ultraterreni: il fantastico italiano in DVD con DNA – Formula letale e Casa d’appuntamento

Nelle scorse settimane, Mustang Entertainment ha dedicato spazio a due piccole perle del cinema italiano di genere tutte da riscoprire, ripescate nel loro ricco catalogo: parliamo del fanta-horror DNA – Formula letale di George L. Eastman, ovvero Luigi Montefiori, e il giallo Casa d’appuntamento di Ferdinando Merighi.

DNA – FORMULA LETALE

Peter Houseman è un giovane professore di genetica presso l’università della Virginia. Nonostante i molti passi avanti fatti dalle sue sperimentazioni sul DNA, la commissione di docenti che finanzia le ricerche decide di chiudere i finanziamenti. Innamoratosi proprio della dottoressa incaricata di verificare le spese, Houseman decide di testare su di sé l’ultima versione del siero sintetizzato. Inizialmente i risultati sembrano positivi, ma ben presto l’uomo inizia a mutare in un essere mostruoso e violento.

Nel 1990, la Filmirage di Aristide Massaccesi si trovava in quel momento di bulimia produttiva che avrebbe portato di lì a pochi anni alla chiusura della storica casa di produzione inaugurata dieci anni prima con il cult Antropophagus. Erano ben dieci, infatti, i film prodotti in quell’anno e tra questi troviamo DNA – Formula letale che rappresentava l’esordio ufficiale alla regia (e rimasto poi unico lavoro) dell’attore e sceneggiatore Luigi Montefiori, collaboratore storico di Massaccesi che le cronache dai set ci dicono aveva già co-diretto (non accreditato) Anno 2020 – I gladiatori del futuro di Joe D’amato nel 1983.

DNA – Formula letale era stato realizzato fondamentalmente per il mercato statunitense, dove è conosciuto con il titolo Metamorphosis, e come accadeva in questi casi il cast è prevalentemente internazionale e il regista si firmava con lo pseudonimo anglofono George Eastman (che comunque il buon Montefiori ha utilizzato per anni anche come attore). L’idea di partenza è chiaramente quella di “rifare” La Mosca di David Cronenberg con palesi contaminazioni con la storia di Lo strano caso del Dottor Jekyll e Mr. Hyde ma che, curiosamente, ricordava anche Un delitto poco comune che Ruggero Deodato realizzò pochi anni prima.

Nonostante alcuni problemi di ritmo, dati da una cattiva gestione dei tempi fanta-orrorifici (si perde troppo tempo nella fase introduttiva), DNA – Formula letale è un progetto sufficientemente bizzarro e sui generis per la nostra cinematografia da riuscire a lasciare il segno nella mente dello spettatore appassionato. La trasformazione progressiva del protagonista è più caratteriale che fisica, dal momento che gli effetti speciali e di make-up si riducono a una lenta mutazione putrescente fatta di pustole e pelle cadente ma mai di una vera e propria “mostrificazione”, come accadeva invece a Seth Brundle ne La Mosca, ad accezione di una scena finale che rivela degli effetti caserecci davvero molto maldestri che forse sarebbe stato meglio evitare. Si respira, comunque, un’atmosfera abbastanza morbosa e si riesce perfino ad empatizzare con il “mostro”, nonostante il suo progressivo comportamento violento che porta a tenere il punto di vista della sua ragazza. Gene LeBrook – che ritroveremo in La Casa 5 – è il protagonista, la sconosciuta Catherine Baranov è la sua ragazza Sally; mentre in un piccolo ruolo troviamo anche la celebre Emanuelle nera Laura Gemser, che nel film ha comunque il ruolo di sarta di scena e costumista.

Rilevando la library di Medusa Film, Mustang Entertainment ha riportato in home video il film DNA – Formula letale senza alcun tipo di intervento sul già esistente DVD distribuito nel 2012: quindi questa nuova edizione del film di George Eastman è una semplice ristampa del precedente DVD. Questo implica che anche stavolta ci sia il formato video sbagliato! Il film, infatti, originariamente è un 1.66:1 mentre i DVD Medusa/Mustang presentano un downscaling a 1.33:1 con conseguente allargamento dell’immagine. Per il resto, l’immagine rimane limpida con rispetto per la colorimetria originale e con un discreto grado di dettaglio, ma l’aspect ratio errata è un bel problema!

Audio, invece, di livello. Parliamo di Dolby Digital 2.0 che ripropone il doppiaggio originale e fa il suo dovere in maniera egregia massimizzando comunque la sua natura mono. Extra non presenti.

CASA D’APPUNTAMENTO

Antoine Gottvalles, dopo aver compiuto un furto, si rifugia presso la casa d’appuntamenti dove lavora la sua amante Francine. La ragazza viene uccisa e Antoine viene giudicato colpevole soprattutto per le testimonianze delle colleghe di Francine e di Madame Colette e per le accuse del giornalista Randall. Professandosi innocente, Antoine minaccia vendetta contro i suoi accusatori e riesce ad evadere dal carcere, ma trova poi la morte in un incidente e la sua testa decapitata viene affidato al professor Waldemar perché studi il cranio. Intanto, si verificano misteriosi delitti, a cominciare dalla tragica morte di Madame Colette…

Nel 1972, mentre spopolavano i rivoluzionari gialli di Dario Argento, Lucio Fulci trovava la sua personalissima strada nel genere e Umberto Lenzi aveva intuito nelle contaminazioni sexy la giusta chiave di variazione, spuntavano come funghi nella ricca cinematografia italiana dell’epoca gialli che mescolavano nei meandri del b-movie pescando suggestioni qua e là. In quel contesto, il buon Ferdinando Merighi, che era noto soprattutto come assistente alla regia per i western di Giuseppe Vari, pensò bene di scrivere (su soggetto di Paolo Daniele) e dirigere uno squinternato giallo erotico che tentava l’approccio fantastico/pseudo-scientifico di Argento (Quattro mosche di velluto grigio), aveva contaminazioni sexy come nel cinema di Lenzi e Martino, ma si rifaceva anche alle co-produzioni con la Germania che in quegli anni attingevano all’opera di Edgar Wallace. Il risultato è Casa d’appuntamento, non uno dei prodotti più prelibati dell’epoca e infatti oggi sconosciuto ai più e ignorato dagli altri.

La storia evolve in continui twist fino al più classico bodycount, infarcito di nudi gratuiti e amplessi vari che sempre vendevano bene, e con qualche intuizione di regia interessante, come la bicromia utilizzata nei momenti degli omicidi. Il film di Merighi, oggi, viene citato più che altro per il ricchissimo cast che comprendeva Robert Sacchi nel ruolo principale dell’ispettore che conduce le indagini e da altri habitué del cinema di genere come Anita Ekberg (è Madame Colette), Barbara Bouchet (è la Francine, la prima vittima) e la sempre splendida Rosalba Neri.

Mustang Entertainment recupera una versione di Casa d’appuntamento differente in confronto a quella presente su DVD Cinekult distribuito da CG Entertainment nel 2012, nonostante la locandina e il retro della confezione siano praticamente identici. In questa edizione 2023, Casa d’appuntamento presenta la cosiddetta “versione patchwork”, ovvero quella lunga 87 minuti, in confronto a quella Cinekult di 81 minuti, con le famose scene bicromatiche degli omicidi e il formato video corretto di 1.85:1. Ma non è la versione più lunga, che è invece quella francese da 91 minuti con scene sexy più insistite.

A livello d’immagine c’è un buon recupero perché i colori sono vividi, la risoluzione è discreta (non ottima) e nel complesso ci troviamo tra le mani uno di quei prodotti puntuali vicini al restauro; anche a livello d’audio non c’è male con un Dolby Digital 2.0 squillante e chiarissimo nei dialoghi.

Tra gli extra c’è il solo trailer e rimpiangiamo dal DVD Cinekult l’interessante documentario con le versioni a confronto.

Roberto Giacomelli

DNA – FORMULA LETALE di George L. Eastman

Formato: DVD

Label: Mustang Entertainment

Video: 1.33:1 [4/3]

Audio: Dolby Digital 2.0 Italiano

Sottotitoli: Italiano NU

Extra: no

CASA D’APPUNTAMENTO di Ferdinando Merighi

Formato: DVD

Label: Mustang Entertainment

Video: 1.85:1 [16/9]

Audio: Dolby Digital 2.0 Italiano, Inglese

Sottotitoli: Italiano

Extra: trailer

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