Nessuno si salva da solo, la recensione

Delia (Jasmine Trinca), biologa nutrizionista, e Gae (Riccardo Scamarcio), sceneggiatore di programmi televisivi con un libro nel cassetto, s’incontrano al ristorante per cenare insieme. Il loro appuntamento è tutt’altro che romantico: i due, un tempo innamorati e sposati, si sono recentemente separati e devono discutere dell’organizzazione delle vacanze dei loro due figli, Cosmo e Nico. Tuttavia, i discorsi logistici lasceranno ben presto il posto a una condivisione molto più profonda, fatta di rabbia, rimorsi e fantasmi mai svelati; una sorta di viaggio tra le macerie del loro sentimento ammaccato, ma forse non ancora sepolto…

Quinto film da regista per Sergio Castellitto che, ancora una volta, sceglie di mettere in scena un romanzo firmato dalla moglie Margaret Mazzantini (come già accaduto per Non ti muovere e Venuto al mondo). Il racconto della delicata vicenda umana di Delia e Gae, articolato in una serie di flashback nel corso della cena, è condotto in modo asciutto, onesto e senza fronzoli, regalando un ritratto preciso e plausibile tanto dei personaggi che del rapporto di coppia. I due protagonisti, infatti, hanno un background emotivo ingombrante e complesso, fatto di ambizioni frustrate, disturbi alimentari e difficili rapporti con i genitori. Un vissuto tanto scomodo, necessariamente, lascia segni indelebili sulla psiche e la personalità, arricchendo di sfumature e sfaccettature il profilo degli ex sposi.

image

Sia Delia che Gae, infatti, sono personaggi molto interessanti da un punto di vista umano e cinematografico. Soprattutto in virtù della verosimiglianza dello sviluppo e dell’evoluzione delle loro dinamiche intime e interpersonali, che favorirà l’identificazione del pubblico. Peccato che, alla scrupolosità e allo spessore della scrittura, non sempre corrisponda altrettanta efficacia interpretativa. Se Jasmine Trinca parte in sordina per poi, mano a mano, esplodere in un crescendo di violenta passione ed emozione, Riccardo Scamarcio non convince mai fino in fondo, malgrado appaia visibilmente più in parte rispetto alla media delle sue performance. Nel cast, si distinguono anche anche Anna Galiena e, a sorpresa, un romantico Roberto Vecchioni, in un ruolo tutto da scoprire.

Il maggior pregio della pellicola è indagare e raccontare con sincera partecipazione quei momenti, felici o dolorosi, che fanno parte dell’esperienza di ciascuno di noi. Il regista non glissa sui dettagli più aspri della quotidianità e trova spazio consono anche a una dose di caldo erotismo. Ogni aspetto si inserisce, in linea di massima senza stonare, nell’economia del racconto di un amore in ogni sua tappa, che una sceneggiatura dinamica e accurata lascia scorrere piuttosto fluidamente. Peccato che l’insieme non sempre sia esente dallo scadere nella retorica del trionfo dei sentimenti su barriere sociali e/o su visioni del mondo opposte. Questo probabilmente accade perché, mentre i due precedenti lavori tratti dai romanzi della Mazzantini poggiavano su una componente – storica o personale – fortemente tragica e drammatica, la protagonista di Nessuno si salva da solo è, invece, la realtà di tutti i giorni, la straordinarietà della routine, che è più difficile da raccontare di quanto si creda.

image

La fenomenologia dell’amore di Sergio Castellitto, affidata a una storia familiare che si fa esemplare, non delude e merita una chance. Metterà alla prova lo spettatore con una gamma di emozioni che andranno dall’empatia, alla commozione, alla speranza. Tutto ciò, senza trascurare una sobria ironia e spunti di riflessione fondamentali e alla portata di chiunque nella vita abbia amato o, semplicemente, vissuto. Nessuno si salva da solo sarà nei nostri cinema dal 5 marzo, distribuito da Universal Pictures.

Chiara Carnà

PRO CONTRO
  • L’onestà e la sobrietà con cui racconta la vita, l’amore e i rapporti di coppia.
  • La scrittura dei personaggi e la cura per ogni dettaglio.
  • Le dinamiche in cui è facile riconoscersi, che susciteranno riflessioni importanti.
  • Interpretazioni non sempre all’altezza.
  • Non esente del tutto da retorica.

VN:R_N [1.9.22_1171]
Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: +7 (da 7 voti)
Nessuno si salva da solo, la recensione, 7.0 out of 10 based on 1 rating

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.