Red Joan, la recensione

La placida routine dell’anziana Joan Stanley (Judi Dench) viene improvvisamente sconvolta quando le autorità bussano alla sua porta per arrestarla, accusandola nientemeno che di spionaggio. L’attempata signora viene condotta fuori dalla tranquillità del suo villino, tra la curiosità del vicinato, e sottoposta a un serrato interrogatorio. Al suo fianco c’è il figlio Nick (Ben Miles), avvocato di successo dapprima adirato per l’affronto che sua madre sta subendo, poi sempre più incredulo nell’apprendere che le ragioni dell’arresto potrebbero non essere prive di fondamento.

Red Joan è tratto dal romanzo La ragazza del KGB di Jennie Rooney e si ispira alla storia vera di Melita Norwood (alias ‘Nonna spia’), agente segreto durante il Secondo Conflitto Mondiale e scoperta dalle autorità britanniche solo nel 1999, all’età di 87 anni. Il film diretto da Trevor Nunn ripercorre l’epopea di Joan a partire dal 1938, quando la giovane inizia a frequentare la facoltà di fisica di Cambridge. Lì la studentessa, tanto brillante quanto ingenua, stringe amicizia con la trasgressiva Sonya e perde la testa per suo cugino Leo. Entrambi sono ebrei comunisti in fuga dalla Germania e ricopriranno un ruolo fondamentale nell’imprevista presa di coscienza della protagonista.

A interpretare Joan da ragazza è la promettente Sophie Cookson (notata in Kingsman – Secret Service), convincente nel raccontare l’intensa e contrastante scala di emozioni sperimentate dalla protagonista. Purtroppo, malgrado le intriganti premesse, la prima parte del film resta relegata negli stucchevoli confini del dramma sentimentale e stenta a catturare l’interesse. In seguito una Joan più adulta, assunta in una struttura di ricerca nucleare sotto l’ala del professor Max Davies (Stephen Campbell Moore), è sconvolta dalla tragedia di Hiroshima e Nagasaki. Decide, quindi, di cedere alle pressioni dell’ex amante Leo (Tom Hughes), condividendo con i servizi segreti russi informazioni top secret. A questo punto si ha l’impressione che, finalmente, la trama sia pronta a decollare e a stupire, perché di carne al fuoco ce n’è parecchia.

Si va dallo svilimento del ruolo della donna dal punto di vista professionale ai conflitti etici; dalle riflessioni sui rapporti di potere internazionali alla tematica della straordinarietà che spesso si cela dietro un’apparente normalità. Gli spunti che avrebbero potuto rendere Red Joan un prodotto appassionante e degno di nota ci sono, ma risultano impietosamente vanificati da una regia priva di grinta e restia a indagare oltre la superficie. Nunn si limita, in effetti, a una fiacca enunciazione, facendo massiccio ricorso ai flashback e generando niente più che una prevedibile e monocorde alternanza di passato e presente.

Sebbene la cura per la ricostruzione storica salti all’occhio e rappresenti un pregio notevole di Red Joan, la sceneggiatura non regala al racconto lo spessore emotivo e narrativo che avrebbe meritato. Malgrado la presenza di un mostro sacro del cinema, di una talentuosa emergente e di un’avvincente storia vera fatta di intrighi di stato e rischiose avventure, nulla si respira dell’atmosfera inquieta e fremente che dovrebbe permeare una spy story degna di questo nome.

Al contrario, in quest’avvilente dialettica dall’esito annunciato, il dispiacere maggiore è vedere un’artista del calibro di Judi Dench costretta in un’asettica cornice di stanca immobilità. L’attrice, sebbene di fatto protagonista del lungometraggio, è in effetti poco più che una modesta voce fuori campo. I suoi sguardi impenetrabili e un focoso scambio di battute nell’epilogo sono ben poca cosa in confronto al contributo che Dame Dench avrebbe potuto apportare al film.

Chiara Carnà

PRO CONTRO
  • Racconta una storia tanto improbabile quanto vera e sconosciuta ai più.
  • Le potenzialità di Judi Dench sfruttate ai minimi storici.
  • La sceneggiatura, priva di tensione narrativa.
  • E’ un prodotto ‘classico’ nel senso meno positivo del termine. 
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Valutazione: 6.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Red Joan, la recensione, 6.0 out of 10 based on 1 rating

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