Rogue, la recensione del croc-movie di Greg McLean

Il giornalista Pete McKell si trova in Australia per un reportage che deve realizzare per il giornale di turismo per il quale lavora. Pete si avventura sull’imbarcazione di Kate Ryan per una crociera fluviale insieme a un gruppo di turisti e nel momento del rientro al molo, il gruppetto nota un razzo di segnalazione all’orizzonte. Kate è in dovere di andare a controllare se c’è bisogno di soccorso e giunti sul luogo dell’SOS si rendono conto che c’è solo un’imbarcazione danneggiata che sta affondando ma nessuna traccia umana. La barca di Kate viene colpita da qualche cosa e incomincia a imbarcare acqua, così i passeggeri sono costretti a dirigersi in fretta verso un piccolo appezzamento di terreno circondato dall’acqua. A colpire la barca è stato un gigantesco coccodrillo che infesta la zona e che ora si sente minacciato dalla presenza degli umani ed è dunque deciso ad eliminarli. Come se non bastasse, l’isolotto su cui i turisti si sono rifugiati sarà completamente sommerso dall’acqua entro la notte.

Nel 2007, il talentuoso regista e sceneggiatore australiano Greg McLean, fresco del successo internazionale del torture/survival Wolf Creek, veniva ingaggiato dalla Dimension Films di Bob e Harvey Weinstein per dar vita a beast movie “con budget”, tentativo di riportare in auge un filone del cinema horror che in quegli anni era stato svalutato da produzioni direct-to-video e televisive di livello molto basso. Dal momento che l’Australia vanta una Natura che potrebbe uccidere l’essere umano in qualsiasi modo con una varietà di animali feroci/strani/velenosi davvero invidiabile, McLean aveva davvero l’imbarazzo della scelta ma ha deciso di affrontare un classico del filone, il coccodrillo killer. Eh già, perché in Australia vive una specie di coccodrillo di acqua salata che può raggiungere dimensioni davvero mostruose, vero super-predatore del mondo animale e spesso causa di incidenti anche per gli esseri umani, tanto da essere stato considerato al pari di una divinità dagli antichi aborigeni.

Nasce così Rogue, un croc-movie tra i migliori che siano stati realizzati post-2000 e che, inspiegabilmente, è rimasto inedito in Italia per ben 16 anni finendo nell’agosto 2023 tra le novità in streaming di Netflix.

La bontà di Rogue sta nel suo essere un survival-horror nudo e crudo che entra nel vivo dell’orrore dopo pochi minuti dell’inizio e riesce a tenere il ritmo sempre elevatissimo. Il concept del film, in fin dei conti, è davvero molto semplice (e per questo efficace per questo tipo di film) e si focalizza esclusivamente su questo gruppo di persone che devono cercare di sopravvivere alla furia letale di un enorme coccodrillo.

Lo stesso rettile – di dimensioni abbastanza esagerate e quindi fantasiose, va detto – è realizzato in maniera davvero ottima con un mix di ottima CGI e di effetti pratici che lo rendono estremamente credibile e realistico. Inoltre, Greg McLean anche stavolta non lesina in violenza e gore portando in scena alcuni momenti davvero molto crudi che aggiungono quel tocco di grinta a un film che comunque procede sempre con il giusto andamento.

Nel cast, nel ruolo del protagonista, troviamo Michael Vartan, visto nell’action Colombiana e nel thriller One Hour Photo che in quegli anni era noto soprattutto per la serie tv Alias; ad affiancarlo troviamo la sempre ottima Radha Micthell di Silent Hill e Pitch Black. Ma in ruoli minori abbiamo anche i non ancora famosissimi Sam Worthington di Avatar e Mia Wasikowska di Alice in Wonderland. John Jarratt, che interpretava il redneck psicopatico di Wolf Creek, torna in una parte piccola ma significativa.

Se venerate Alligator di Lewis Teague, i vostri guilty pleasures favoriti sono Killer Crocodile di Fabrizio De Angelis e Killer Crocodile 2 di Giannetto De Rossi, pensate che la cosa migliore di Quel motel vicino alla palude sia il coccodrillo dello Starlight Hotel e vorreste allevare anche voi una nidiata di coccodrillini come la vecchietta di Lake Placid, Rogue fa davvero al caso vostro e si aggiudica il podio dei migliori croc-movie degli ultimi 20 anni almeno insieme a Crawl – Intrappolati e Paura Primordiale.

Roberto Giacomelli

PRO CONTRO
  • Semplice e per questo efficace.
  • Ottimi effetti speciali, sia pratici che digitali.
  • Un manipolo di bravissimi attori (alcuni prima che diventassero famosi).
  • Non ci sono cadute di ritmo.
  • Non è realistico seppur sembri volerlo essere.
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Valutazione: 7.5/10 (su un totale di 2 voti)
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