Archivio tag: stregoneria

Il Convento – Heretiks: streghe e possessioni demoniache nell’Inghilterra del XVII secolo

Con l’avvicinarsi della festa di Ognissanti, proliferano le produzioni horror elargite con abbondanza sulle piattaforme streaming, in home video e perfino al cinema (o almeno, quel poco che viene distribuito nel maledetto anno del coronavirus). Tra queste spicca la sempre attenta Midnight Factory che dell’horror ha fatto la sua ragione di vita e, tra possessioni demoniache, zombi e spettri, riempie questo ottobre di novità e cult di catalogo. Tra i titoli proposti c’è l’inedito Il Convento – Heretiks, che porta la firma dell’inglese Paul Hyett, lunga carriera da make-up artist ed effettista prostetico (The Descent, Attack the Block, The Woman in Black) e qui alla sua terza regia dopo il torture/revenge movie The Seasoning House (2012) e il “licantropico” Howl (2015).  

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Luna Nera: l’eclissi della serialità italiana

Solchiamo subito una linea di demarcazione: queste parole che leggerete sono frutto di un’analisi e di un punto di vista sul prodotto seriale, non sul cast, sulla produzione o sulle presunte – e rivedibili – strategie di marketing che hanno spinto questa serie tv ad esser pubblicizzata in pompa magna per una particolarità (e curiosità) di genere: il liberatorio “tutto al femminile”.

Fatta questa breve, ma doverosa premessa, veniamo a noi: la serie tv Luna nera è mediocre.

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Le terrificanti avventure di Sabrina. La streghe sono (finalmente) tornate!

Il 26 ottobre, dopo tante aspettative, è finalmente uscita su Netflix la nuova serie Le terrificanti avventure di Sabrina, ispirata al personaggio degli albi a fumetti Sabrina, the teenage witch, ma conosciuta dal grande pubblico principalmente per la serie live-action degli anni ’90, Sabrina, vita da strega.

Tutti ricordano la giovane streghetta che, spalleggiata dalle zie Zelda e Hilda e accompagnata dal gatto Salem, cerca di equilibrare le due sue nature, una umana e una stregonesca, nella sua vita di adolescente. Se è questo quello che ricordate di Sabrina, fate meglio a non aggiungere altro, perché il nuovo prodotto non ha nulla a che vedere con la sit-com spensierata della nostra infanzia.

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Friend Request – La morte ha il tuo profilo, la recensione

Da un po’ di anni a questa parte, diciamo almeno una quindicina, l’horror sembra essere entrato in particolare sinergia con la tecnologia e se l’utilizzo del POV ne è diventato l’estremizzazione diegetica, c’è tutto un filone che racconta la paura veicolata dai mezzi di comunicazione. Possiamo far risalire questa particolarità a Poltergeist (1982) e al suo televisore posseduto dalle “demoniache presenze”, diventando poi una costante a partire da The Ring (2002) o, se preferite, dall’originale nipponico Ringu (1998), dove era non tanto il flusso televisivo quanto una videocassetta a racchiudere il male. Da quel momento hanno fatto seguito molti film che raccontavano di maledizioni e mezzi tecnologici utilizzati per trasmetterle, che fossero telefoni cellulari, computer o il web in senso lato. Ultimo di questo filone è Friend Request – La morte ha il tuo profilo che, come facilmente si evince dal titolo, racconta la morte per mezzo internet all’epoca di Facebook.

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