Tartarughe Ninja, la recensione

Chi oggi viaggia sui trent’anni sicuramente avrà incrociato nella sua infanzia il cammino di quattro tartarughe mutanti adolescenti e ninja che hanno per nomi di battesimo quelli dei più noti artisti del rinascimento: Leonardo, Donatello, Raffaello e Michelangelo. È difficile non conoscere le Tartarughe Ninja se si è stati adolescenti negli anni ’90 perché furono un vero fenomeno pop e, in Italia, riuscirono a raggiungere vette di popolarità davvero molto alte, monopolizzando ogni settore dell’intrattenimento: dalla tv al cinema, dall’editoria all’abbigliamento, racchiudendo un merchandising dalle proporzioni gigantesche.

Anche se la popolarità delle Tartarughe Ninja è fondamentalmente legata alla serie tv a cartoni animati nata nel 1987, Tartarughe ninja alla riscossa, e alla ricca serie di action figures che ne fu legata, il fenomeno non si è mai esaurito realmente e, tra varie incarnazioni fumettistiche e reboot televisivi, i quattro rettili esperti di arti marziali hanno invaso le vite di miliardi di adolescenti e soprattutto bambini fino a oggi. Ma ecco giungere il ground zero della rinascita delle Tartarughe Ninja con l’omonimo film diretto da Jonathan Liebesman e prodotto dalla Platinum Dunes di Michael Bay, destinato a rilanciare definitivamente il franchise.

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Non tutti sanno che le Tartarughe Ninja sono state inizialmente pensate da Kevin Eastman e Peter Laird come una sorta di parodia dei fumetti di Frank Miller. Da questi ultimi, mutuavano un’aria darkeggiante che, poi, è stata colta nel primo lungometraggio live action, diretto da Steve Barron nel 1990. Il reboot a opera di Liebesman, invece, mette completamente da parte l’originale su carta e prende, come unico punto di riferimento, il cartone animato che è andato in onda fino al 1996. Il risultato? Un film colorato, divertente, pieno d’azione e con una verve che sicuramente piacerà a quei trentenni che, lungo quella strada d’inizio anni ’90, hanno fatto una passeggiata al fianco delle quattro tartarughe mutanti.

La storia ci introduce subito in un contesto in cui le tartarughe e il loro maestro Splinter si muovono furtivamente nelle strade notturne di New York, ben attenti a non farsi scoprire dall’umanità. In particolare è Raffaello, il più duro e irruento dei quattro fratelli, che ha preso a cuore la difesa della città, mostrandosi come una sorta di vigilante notturno. Durante una retata ai danni del Clan del Piede, le quattro tartarughe fanno la conoscenza di April O’Neal, reporter di Channel 6 che di fatto è la prima umana a scoprire l’esistenza delle tartarughe mutanti. Indispettito dai sabotaggi alla sua organizzazione criminale, il boss Shredder organizza un piano per catturare e uccidere i misteriosi ninja che gli stanno mettendo i bastoni tra le ruote e la scoperta che April O’Neal è dalla loro parte favorisce al leader del Clan del Piede un Cavallo di Troia.

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Gli sceneggiatori Josh Applebaum e André Nemec, che hanno in curriculum tanta tv e lo script di Mission: Impossible – Protocollo Fantasma,  aiutati dall’Evan Daugherty di Biancaneve e il cacciatore e Divergent, hanno deciso di non raccontare la storia come se si trattasse di un film sulle origini di un qualsivoglia supereroe, ma bensì portarci nel mondo delle Tartarughe Ninja come se questo già fosse conosciuto dallo spettatore. Ovviamente c’è il momento “genesi” con un tenerissimo frangente in cui Splinter racconta (e noi vediamo per immagini) la nascita delle tartarughe, ma per il resto Tartarughe Ninja è un film fondamentalmente incentrato sull’incontro, la conoscenza e l’amicizia tra i quattro ninja e la giornalista April O’Neal. E infatti, forse forti di avere l’unica vera star del film, Megan Fox, proprio nel ruolo della reporter di Channel 6, il film di Liebesman da moltissimo spazio ad April, arrivando perfino a coinvolgerla nel passato delle tartarughe in una delle poche vere licenze che il film si è preso in confronto al materiale originario.

Per il resto, Tartarughe Ninja è fedelissimo al cartone animato, soprattutto nell’atmosfera, giocosa e ironica ma mai buffonesca, con una grande attenzione dedicata alla costruzione e differenziazione caratteriale delle quattro tartarughe. Anche il look, che in un primo tempo ha lasciato perplessi i puristi per via dell’eccessiva “umanizzazione” del volto delle tartarughe, è decisamente ben riuscito e vedere in azione Leonardo, Raffaello, Donatello e Michelangelo con la tecnica della performance capture è un piacere per tutti gli spettatori che conoscono e amano questi personaggi.

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Unico neo in un film che più riuscito davvero non si poteva immaginare, è la gestione dei tempi, dal momento che c’è un distacco fin troppo netto tra una prima parte di preparazione e una seconda fin troppo ricca di azione e spettacolarità, con scene così frenetiche e pompose che ci ricordano che siamo in una produzione Michael Bay. Ma niente paura! Anche se il progetto del nuovo film sulle Tartarughe Ninja nasce molto probabilmente dalla voglia di ancorarsi a un immaginario ludico anni ’80 e ’90 proprio come è accaduto con i film sui Transformers, il mood con cui Liebesman – che ha esordito nel mondo dell’horror con Al calare delle tenebre e Non aprite quella porta – L’inizio per finire, poi, al timone dei blockbuster World Invasion e La furia dei Titani – ha portato avanti il progetto è ben più sobrio e contenuto. Grande azione e strizzata d’occhio all’ironia ok, ma senza mai esagerare ne nella messa in scena, tantomeno sulla durata dell’opera.

Il pubblico sembra aver dato ragione alla Platinum Dunes e Tartarughe Ninja ha riscosso un gran successo al botteghino, assicurandosi già un sequel. La formula è stata azzeccata in pieno, finalmente il cinema rende giustizia a un fenomeno popolare che ha cresciuto tanti ragazzini in tutto il mondo.

Cowabunga!

 Roberto Giacomelli

PRO CONTRO
  • Un film che cattura a pieno lo spirito del mitico cartoon anni ’80.
  • Divertente e ironico senza mai eccedere.
  • Ottimi effetti speciali e grandi scene d’azione.
  • Tra la prima e la seconda parte si nota un eccessivo scarto ritmico.
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Valutazione: 8.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Valutazione: +2 (da 2 voti)
Tartarughe Ninja, la recensione, 8.0 out of 10 based on 1 rating

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