The Roommate – Il terrore ti dorme accanto, la recensione

Sarah Matthews è una matricola universitaria alle prese con le difficoltà di ambientarsi al campus. A Sarah viene assegnata come compagna di stanza Rebecca, una ragazza dolce e introversa che diventa immediatamente complice di Sarah in ogni cosa. Con il passare dei giorni però Rebecca si dimostra troppo invadente e sembra aver sviluppato nei confronti di Sarah un attaccamento quasi morboso. Quando tutte le persone vicine a Sarah cominciano a cadere vittime di incidenti, la ragazza decide di dare un taglio alla sua amicizia con Rebecca, ma quest’ultima si rivela una pericolosa psicopatica che non ha nessuna intenzione di abbandonare la sua “amica del cuore”.

Dieci anni fa faceva una strana impressione trovare un film come The Roommate – Il terrore ti dorme accanto nella sezione “ultimi arrivi” di un negozio di videonoleggio e constatare che era effettivamente stato prodotto nel 2011, così come fa strano oggi trovarlo in bella mostra nella sezione thriller delle piattaforme streaming constatando che ha solo dieci anni sul groppone. Faceva e fa strano perché The Roommate sembra un vecchio film anni ‘90, uno di quei thriller da prima serata estiva in tv nati sull’orma dei vari Attrazione fatale o Inserzione pericolosa. Evidentemente la sceneggiatura di Sonny Mallhi stava a prendere polvere nei cassetti della Screen Gems da qualche anno finché a qualcuno non è parso opportuno svecchiare la formula da stalker thriller fondendola al teen movie e a un cast che sfrutta giovani volti noti nel campo della serialità televisiva. La Screen Gems ci ha preso e The Roommate, costato 16 milioni di dollari circa, ne ha incassati solo negli Stati Uniti 40, diventando uno dei maggiori successi commerciali della stagione.

Il terrore ti dorme accanto

Il motivo di questo successo è facilmente identificabile nell’azzeccato casting del film che ha portato nelle sale americane milioni di ragazzi (soprattutto ragazze) fan di Gossip Girl, Parenthood, 90210 e altri teen drama e questo spiegherebbe anche il motivo per cui in Italia la Sony abbia dribblato la sala riservando The Roommate al solo mercato dell’home video, visto il minore appeal del pubblico italiano di allora per le suddette serie.

Diciamo che malgrado il vecchiume narrativo che si trasforma automaticamente in prevedibilità sotto tutti fronti e una strategia che punta a un target specifico non proprio affine con quello del thriller ad alta tensione, The Roommate non è un brutto film. Ovviamente non è neanche un’opera di pregio, ma semplicemente uno di quei prodotti che sguazzano nella mediocrità e si apprestano ad essere dimenticati con la velocità della luce.

Il terrore ti dorme accanto

Tutto ruota attorno alle performance delle due attrici protagoniste, ben interpretate da Leighton Meester (Gossip Girl; Monte Carlo), che offre un ritratto di psicopatica schizofrenica piuttosto azzeccato, e Minka Kelly (Titans, 500 giorni insieme), che invece interpreta con convinzione il ruolo della vittima. Certo, hanno piazzato dentro anche l’inespressivo Cam Gigandet (Twilight, Never Back Down) che qui veste i panni del piacione che si porta a letto Sarah scatenando la gelosia di Rebecca. Fanno capolino anche i volti noti di Billy Zane, sempre più relegato a poco più di una comparsa, e Thomas Arana che ormai da qualche anno alterna con disinvoltura fiction tv italiana con kolossal a stelle e strisce e prodotti low budget per l’home video.

Purtroppo, The Roommate è un thriller innocuo come il sorriso di un bambino e questo è un peccato perché alzando l’età del target di riferimento, si sarebbe potuto infarcire il film di un tasso di erotismo che sembra voler scaturire da più di una scena e che invece viene vistosamente frenato o tenuto da parte. L’attrazione omoerotica che Rebecca sviluppa per Sarah è palese, ma il film cerca di celarlo, di non esplicitarlo, mandando così in fumo una chiave di lettura che avrebbe potuto riscattare il film. Anche violenza e suspense sono al minimo sindacale, anzi diciamo chiaramente che di violenza The Roommate non ne ha affatto e che la tensione si sviluppa solo in un paio di scene, tra cui l’immancabile agguato sotto la doccia e il climax finale.

Il terrore ti dorme accanto

Christian E. Christiansen fa un lavoro di regia pulito e dignitoso e l’intera confezione del film è pregevole, con un’azzeccata colonna sonora pop che si sposa a meraviglia con le immagini patinate del film.

In generale, dunque, The Roommate – Il terrore ti dorme accanto si lascia seguire e risulta anche discretamente gradevole, ma allo stesso tempo non riserva sorprese e somiglia troppo a tanti altri thriller anni ’90.

Trascurabile.

Roberto Giacomelli

PRO CONTRO
  • Confezione dignitosa.
  • Bravine le due attrici protagoniste.
  • Operazione poco coraggiosa e ruffiana.
  • Sembra un film che hai già visto, ma peggiore.
VN:R_N [1.9.22_1171]
Valutazione: 5.0/10 (su un totale di 1 voto)
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)
The Roommate - Il terrore ti dorme accanto, la recensione, 5.0 out of 10 based on 1 rating

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.