Una notte in giallo, la recensione

Meghan Miles è una giornalista molto determinata, in prova come anchorwoman per il notiziario di un canale nazionale. Meghan però è moralmente distrutta per essere stata lasciata dal suo fidanzato e quando le arriva la notizia che probabilmente non verrà scelta come conduttrice del TG, sprofonda in un baratro di depressione. Per tirarla su di morale, le sue amiche decidono di coinvolgerla in una notte brava e, imbragata in un provocante tubino giallo canarino, Meghan cede subito all’alcool, rimorchiando anche il barista del locale. La mattina dopo, la donna si ritrova nel letto di Gordon, non ricorda nulla di quello che è accaduto durante la notte e non sa che fine abbia fatto la sua auto. Meghan dovrà quindi attraversare tutta la città di Los Angeles con il pericolo di essere scambiata per una prostituta, tra spacciatori e poliziotti corrotti, con molta attenzione a non essere riconosciuta, visto che questo potrebbe compromettere le esigue possibilità di essere promossa sul lavoro.

In originale si intitola Walk of Shame, adattato banalmente in Italia come Una notte in giallo, ed è il film che toglie ogni dubbio – semmai ancora ce ne fossero – sull’estrema bravura e versatilità di Elizabeth Banks.

La commedia scritta e diretta da Steven Brill, noto per i suoi lavori con Adam Sandler Mr. Deeds e Little Nicky – Un Diavolo a Manhattan e di recente per aver partecipato al film collettivo Comic Movie (il suo segmento era iBabe, quello con Richard Gere), è un’evidente tentativo di percorrere quel filone di commedie fondate su un accumulo di disavventure, in stile Una notte da leoni.

una notte in giallo immagine 1

E probabilmente è proprio la trilogia di Todd Philips il principale ispiratore di Steven Brill, dal momento che le avventure di Meghan iniziano proprio da un blackout alcolico e dall’impossibilità di ricostruire cosa è successo nelle ultime ore, fondamentali invece per la risoluzione dell’intreccio. E anche in questo caso, nella vicenda principale vanno a confluire storie criminose che riguardano simpatici spacciatori di crack, due improbabili poliziotti-papponi e tutta una serie di inconvenienti che implicano lo scambio di Meghan per una prostituta, incomprensione dovuta all’abito che indossa e inizialmente appartenuto alla sua amica più oca. Impossibile non notare, inoltre, qualche spunto “rubato” a Fuori Orario di Martin Scorsese.

Nulla di nuovo sotto il sole, come è evidente già dalla trama, ma Una notte in giallo diverte e scorre come un fulmine, con il suo ritmo forsennato e la simpatia della protagonista assoluta Elizabeth Banks. Decisamente azzeccate alcune gag, soprattutto l’odio della protagonista per i gatti, qui dipinti come animali quasi diabolici e capaci di individuare i punti deboli delle proprie “vittime”, così come hanno varietà e una buona scrittura gran parte dei personaggi di contorno, sicuramente macchiette ma adatti a far da contorno in una commedia senza pretese.

Se Una notte in giallo diverte e fa il suo “sporco lavoro” con onestà, riuscendo anche ad evitare quella tendenza diffusa nel cinema comico americano contemporaneo di cercare la volgarità per far (sor)ridere, è anche vero che è pur sempre un film che manca di sostanza, è privo di quel quid che possa contraddistinguerlo  e lasciarlo ben saldo nella memoria dello spettatore dopo la visione.

una notte in giallo immagine 2

Ad un certo punto sembra quasi che Una notte in giallo voglia scagliarsi contro il sistema della speculazione televisiva delle notizie, poco attenta alla realtà e spinta verso il facile sensazionalismo, ma questo aspetto rimane, in fin dei conti, del tutto marginale e si nota come non fosse il motore della sceneggiatura.

Ci si diverte per un’ora e mezza, ma usciti dalla sala di Meghan Miles quasi ci si dimentica, dimostrando che se c’è un dato in cui il film di Steven Brill è carente è un high concept che lo distingua dalla massa.

Perfetto per una serata di leggerezza e adatto a un pubblico molto ampio, nonostante il punto di vista “femminile”, Una notte in giallo arriva nei cinema italiani il 24 luglio distribuito da Koch Media.

Roberto Giacomelli        

Pro Contro
  • Elizabeth Banks.
  • Alcune gag sono davvero simpatiche.
  • Ritmo alto.
  • Manca di un’idea forte alla base.
  • Di conseguenza, non lascia il segno.
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 6.0/10 (su un totale di 1 voto)
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)
Una notte in giallo, la recensione, 6.0 out of 10 based on 1 rating

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.