Pets – Vita da animali, la recensione (CONTRO)

Che cosa fanno i giocattoli quando non c’è nessuno in casa?

A questa domanda ha risposto Toy Story nell’ormai lontano 1995 portando alle lacrime grandi e piccoli di tutto il mondo. Ma si sa, se l’idea è buona, rivederla in altri film è solo una questione di tempo. Pets riprende il detto “quando il gatto non c’è i topi ballano” e lo muove dai giocattoli verso gli animali domestici.

Il terrier Max vive una vita felice insieme alla sua adorata padrona in una New York un po’ troppo colorata (bastava scegliere un’altra città se si voleva utilizzare tutta la tavolozza). Appena la porta di casa si chiude e gli umani vanno a lavoro, comincia una vita segreta che coinvolge Max e tutti gli animali dei palazzi circostanti. Ogni cosa procede normalmente fino all’arrivo di Duke, un nuovo cane che diventerà un coinquilino indesiderato per il protagonista.

pets 2

I personaggi di Pets hanno un atteggiamento che ricorda qualcosa fin dai primi minuti: guardandoli attentamente, questi animali sono dei minions travestiti da cani, gatti e conigli. L’Illumination Entertainment è completamente bloccata a livello di idee originali (lontani i tempi di Cattivissimo Me) e ricicla se stessa fino all’estremo; si pensava che con il film Minions gli esserini gialli fossero andati in vacanza, almeno per un po’, ed invece furbescamente il regista Chris Renaud (papà sia di Gru che dei minions stessi) cambia l’abito delle sue creature ma la sostanza rimane la medesima.

La formula narrativa di Pets è costituita da una catena pressoché infinita di gag che non portano i personaggi (tutti diversi per specie animale e per carattere) ad un reale sviluppo o approfondimento. La trama ordinaria e terribilmente già vista (Giù per il tubo, Come cani e gatti) poteva garantire un trattamento di riguardo almeno per la coppia canina protagonista. Non sufficientemente divertenti per i bambini e non abbastanza profondi da piacere agli adulti, gli animali di Pets non riescono a seguire la saggia lezione della Pixar, creatrice di mondi che uniscono in un’unica sala cinematografica ogni generazione.

pets 3

La parte più riuscita del film si ritrova nei suoi primi venti minuti, ovvero, nella presentazione ordinata ma divertente dei diversi animali (sequenze in gran parte già presenti nel trailer).

Se vi è piaciuto il film sui minions e avete un animale domestico, Pets vi strapperà qualche sorriso, ma siamo sicuri che molti cani dell’animazione, da Pongo e i suoi 101 a Lilli, sarebbero indignati di questo nuovo ritratto.

Matteo Illiano

PRO CONTRO
  • Introduzione divertente e dritta al punto. L’incipit fa ben sperare.
  • L’animazione punta tutto sulla dolcezza e i colori accesi.
  • I minions si sono travestiti da animali e hanno fatto un altro film.
  • I rapporti tra i personaggi sono fondati unicamente su una serie ininterrotta di gag.
  • Più zuccheroso che divertente. Tanto potenziale ma poche risate.

Se vuoi leggere la nostra recensione positiva di Pets – Vita da animali, clicca qui.

VN:R_N [1.9.22_1171]
Valutazione: 5.0/10 (su un totale di 1 voto)
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 2 voti)
Pets - Vita da animali, la recensione (CONTRO), 5.0 out of 10 based on 1 rating

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.