Wish: disponibile in blu-ray il 62° Classico Disney che celebra proprio la storia dello Studio

Nell’anno del centenario della Disney, colmo di eventi e prodotti utili a celebrare questo importante anniversario, non poteva mancare un lungometraggio che omaggiasse la lunga storia dello studio d’animazione più importante e celebre al mondo. Nasce principalmente proprio da questa esigenza il film d’animazione Wish, il 62° Classico Disney, affidato alla professionalità di Chris Buck e Fawn Veerasunthorn. Il primo con un’esperienza ultra-ventennale alla regia di Classici della major, da Tarzan ai due Frozen; la seconda, la quarantenne Veerasunthorn, è invece al suo esordio dietro la macchina da presa dopo un trascorso come story artist iniziato nel 2018 con Zootropolis. Non troppo fortunato al botteghino e nemmeno particolarmente amato dalla critica, Wish è da pochi giorni disponibile in alta definizione blu-ray disc grazie a Disney e ai canali distributivi di Eagle Pictures.

Di cosa parla Wish.

Nel regno di Rosas, al compimento della maggiore età, gli abitanti affidando i propri sogni al Re Magnifico, un sovrano dai grandi poteri magici che organizza periodicamente degli eventi pubblici in cui realizza i desideri dei suoi sudditi. La giovane Asha, ancora minorenne, ci tiene tantissimo che suo nonno veda realizzato il suo sogno nel giorno del suo centesimo compleanno e per questo motivo chiede di poter fare da assistente al Re Magnifico così da raccomandargli il prossimo desiderio da esprimere. Ma, nelle stanze reali, la ragazza scopre una verità sconcertante: il Re non esaudisce tutti i sogni ma solo quelli che fanno comodo a lui, illudendo così il suo popolo. Impreparata questa verità, Asha esprime al cielo stellato un desiderio che si realizza sotto forma di una creaturina curiosa e potentissima dal nome Star. La creatura ha la facoltà di realizzare i sogni di chi entra in contatto con la sua polvere dorata e per questo motivo Re Magnifico crede che per lui questo sia un enorme pericolo, così si mette sulle sue tracce del traditore che si nasconde a Rosas.

Un giudizio critico.

Il motto di Walt Disney era notoriamente “Se puoi sognarlo, puoi farlo” quindi la direzione narrativa da seguire con Wish appariva pressoché tracciata: raccontare il modo in cui vengono esauditi i sogni. Questa semplicissima suggestione ha fornito agli sceneggiatori Jennifer Lee (Frozen, Zootropolis, Ralph Spaccatutto), Allison Moore (Night Sky, Manhunt) e Chris Buck l’opportunità di spaziare con l’immaginazione in lungo e in largo e di portare in scena quella che potremmo considerare la favola di tutte le favole. Peccato, di conseguenza, constatare che i tre autori hanno preferito chiudersi in una comfort zone disneyana al 100% che non fa né più e né meno quello che ci si potrebbe aspettare.

Wish è un’opera(zione) senz’altro interessante, sia per come manifesta questa voglia di tornare al modello delle grandi storie Disney “di una volta” ma soprattutto per come cuce al suo interno le citazioni e gli omaggi ai Classici del passato tanto da diventare, a livello narrativo, quasi un grande prequel dell’Universo Disney.

Ritroviamo i Sette Nani incastonati nei sette amici di Asha, un coniglietto che incontra la protagonista è palesemente Tamburino di Bambi, compare un ragazzo di nome Peter dall’inconfondibile abbigliamento e si fa riferimento a una fantomatica Isola che non c’è, ma c’è anche un affabile orso parlante di nome John, si accenna a una società utopica in cui gli animali parlano e indossano vestiti e tanto, tanto altro in un gioco di rimandi davvero piacevole.

Però, messo da parte il gioco di rimandi e questo alone di purezza classicheggiante, Wish procede in maniera del tutto prevedibile, persino piatta, andando a intercettare fondamentalmente un target di età molto più basso in confronto a quello a cui negli ultimi anni la Disney ci stava abituando, perseguendo perfino una morale: ognuno deve essere padrone dei propri sogni.

Nel complesso, dunque, Wish ha diverse frecce al suo arco e appare come un’operazione particolarmente adatta al suo intento celebrativo, ma si ferma qui e non si spinge verso quella nobilitazione che possa farlo sedimentare nell’immaginario collettivo, come hanno fatto tanti di quei Classici che va ad omaggiare.

Il Blu-ray di Wish.

Disney e Eagle Pictures uniscono le forze ancora una volta e portano sul mercato home video Wish in tre soluzioni d’acquisto: l’edizione ad alta definizione blu-ray disc, l’edizione da collezione steelbook blu-ray e, infine, l’immancabile supporto DVD. Curiosamente, continua questa bizzarra tendenza nel voler escludere il supporto 4K UHD (che renderebbe davvero giustizia a questo genere di film).

Noi vi parliamo dell’edizione standard ad alta definizione blu-ray, che si rivela assolutamente soddisfacente. Tecnicamente, infatti, il prodotto messo sul mercato da Disney e Eagle convince su tutta la linea: il quadro video è nitidissimo e contrastato in modo meraviglioso (c’è un’attenzione al dettaglio visivo davvero di livello), così da valorizzare l’interessante animazione che unisce la tecnica 2D a quella 3D, mentre il reparto sonoro esplode sia nella versione originale (DTS-HD Master Audio 7.1) che in quella doppiata in italiano (Dolby Digital Plus 7.1).

Colpiscono per quantità e qualità anche i contenuti extra, davvero abbondanti ed interessanti. Tra questi troviamo il cortometraggio Once Upon a Studio, un film breve a puro scopo celebrativo ma concettualmente molto carino che coniuga, con intelligenza, la tecnica animata con quella live action. Oltre a questo cortometraggio, l’altro vero fiore all’occhiello è rappresentato dalla featurette 100 anni di film: la storia di Wish, ovvero un enorme backstage che ha il sapore del documentario della durata di 1 ora e 4 minuti che risponde alla doppia esigenza di raccontare la nascita di Wish ma anche il modo in cui la Disney ha deciso di celebrare i suoi 100 anni di duro lavoro. 

Si prosegue, poi, con la featurette Wish declassificato (6 minuti) in cui vengono rivelate tutte le citazioni e gli easter egg nascosti all’interno del film e lo special Scene inedite (3 minuti) in cui vengono mostrati alcuni momenti “dietro le quinte” durante i turni di incisione dialoghi. Si prosegue con una canzone eliminata dal cut finale (A Wish Worth Making) e introdotta dai due registi Buck e Veerasunthorne che motivano le ragioni dell’esclusione così come una reel dedicata alle scene tagliate dal film (5 scene). In ultimo, l’opzione Selezione canzoni che offre la possibilità di avere l’accesso diretto a tutte le sequenze musicali del film riproposte in modalità karaoke. 

Giuliano e Roberto Giacomelli

WISH di Chris Buck e Fawn Veerasunthorn

Label: Disney e Eagle Pictures

Formato: Blu-ray disc (disponibile anche in steelbook blu-ray; DVD)

Video: 1080p High Definition / 2.55:1 / 16 x 9

Audio: DTS-HD MA 7.1: Inglese / Dolby Digital Plus 7.1 Italiano e Tedesco

Sottotitoli: italiano, tedesco, inglese per non udenti

Extra: Once Upon a Studio; 100 anni di film: la storia di Wish; Wish declassificato; Scene inedite; Canzone eliminata “A Wish Worth Making” con introduzione dei registi Chris Buck e Fawn Veerasunthorne; Scene eliminate con introduzione di Mark Kenendy, Head of Story; Selezione canzoni. 

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