Ammonite – Sopra un’onda del mare e The Nest – L’inganno: l’altra faccia del romanticismo in DVD

Nelle scorse settimane Eagle Pictures – in associazione con Sony Pictures da un lato e con Bim dall’altro – ha portato in DVD due drammi storici intenzionati a riflettere in modo singolare sul concetto di “coppia”. Due film sentimentali, sicuramente, ma non per questo due film romantici. In entrambi i casi, infatti, si discorre sul concetto di “coppia” affrontando due storie non convenzionali, due relazioni torbide decisamente lontane da certi schemi sociali preimpostati. Due legami inusuali destinati a scendere a patti con l’epoca in cui sono inscenati (da una parte gli anni ’40 del 1800 e dall’altra gli anni ’80 del 1900), con i rispettivi usi e costumi. Il proibito e l’apparenza. Ciò che sembra e ciò che è. Entrambi i film riflettono in modo differente su questi due contrasti dell’essere, entrambi i film colpiscono nel segno restituendo una visione piacevole e su cui meditare. Vi parliamo dell’edizione home video di Ammonite – Sopra un’onda del mare e di The Nest – L’inganno.

Diretto da Francis Lee (La Terra di Dio) e sorretto dalla bravura incontestabile di due attrici di prim’ordine come Kate Winslet e Saoirse Ronan, Ammonite – Sopra un’onda del mare narra la storia di Mary Anning, paleontologa realmente esistita nel XIX secolo e che ha vissuto a Lyme Regis, in Inghilterra.

Francis Lee, che già nel suo precedente film aveva immaginato e raccontato una storia a carattere omosessuale, torna sul tema realizzando un’opera che va ad inserirsi nel sottofilone del lesbian period dramas e che, per certi versi, genera curiose assonanze tematiche con il ben più noto e acclamato Ritratto della giovane in fiamme di Céline Sciamma.

La storia narrata è quella di Mary Anning (Winslet), una donna che vive in un piccolo paesino sulla costa britannica e che passa le giornate a cercare fossile di ammonite da poter rivendere ai musei o nella piccola bottega che gestisce con la sua anziana madre. Un giorno la donna riceve la visita di un turista, Roderick Murchison, l’uomo è in procinto di sostenere un viaggio d’affari in Europa e dopo aver fatto la conoscenza di Mary le chiede se può prendersi cura per qualche tempo della sua giovane moglie malata, Charlotte (Ronan), convinto che l’aria del mare possa restituirle un po’ di pace interiore. Ma Charlotte non è malata, è affetta da una brutta forma di depressione sopraggiunta a seguito della perdita del figlio. Anche se inizialmente contrariata, Mary Anning accetta la proposta di Roderick e così, ogni giorno, porta con sé Charlotte sulla costa selvaggia e brutale di Lyme Regis alle ricerca di fossili. Tra le due, profondamente diverse e provenienti da due ceti sociali opposti, si instaura presto un legame speciale che porterà Charlotte a superare la depressione e Mary a scoprire per la prima volta cosa significa amare qualcuno.

Accompagnato da una serie di polemiche, tra cui quella di aver plagiato il su citato film della Sciamma e quella di aver inventato il carattere omosessuale della protagonista (Barbara Anning, discendente di Mary, ha sostenuto che non ci sono prove circa l’identità sessuale della sua antenata), Ammonite – Sopra un’onda del mare è un delicatissimo dramma che racconta la difficoltà di un rapporto, o meglio ancora la difficoltà ad essere “diversi” in un periodo storico in cui è concesso vivere solo all’interno di schemi preimpostati. Francis Lee ricorre ad uno stile registico asciutto, facendo un uso prezioso e poetico del silenzio e sfruttando nel migliore dei modi le bellissime scenografie naturali. Il chiassoso rumore delle onde del mare diventa la colonna sonora di questa storia d’amore tormentata, sofferta, per certi aspetti torbida e persino dolorosa.

Ammonite – Sopra un’onda del mare è stato uno dei film ferocemente colpiti dalla pandemia covid-19. Il film, dopo esser stato selezionato, ha dovuto rinunciare sia al Festival di Cannes 2020 che al Telluride Film Festival dello stesso anno per via dell’annullamento delle cerimonie. È stato presentato, successivamente, al Toronto International Film Festival per poi essere distribuito in alcune sale statunitensi. In Italia, invece, Ammonite è arrivato direttamente sulle piattaforme streaming on demand.

Sicuramente Ammonite – Sopra un’onda del mare avrebbe meritato tutt’altra distribuzione. Ma lo sappiamo, il 2020 è stato un anno che non ha fatto sconti a nessuno. Dopo il triste rilascio esclusivo su piattaforma (una sorte agghiacciante di cui speriamo di liberarci il prima possibile), Ammonite – Sopra un’onda del mare arriva anche in home video con Eagle Pictures che, tuttavia, decide di rilasciarlo solamente su supporto DVD. Una scelta poco felice perché, senza l’ausilio dell’alta definizione, si finisce per togliere molta potenza espressiva alle magnifiche immagini filmate da Francis Lee.

Il DVD portato sul mercato, tuttavia, si difende dignitosamente ed offre il massimo ammesso dal supporto sia sotto il profilo video che sotto quello sonoro. L’immagine è sufficientemente nitida, morbida e attenta al contrasto, mentre il reparto audio si appoggia ad uno squillante 5.1 Dolby Digital sia per quanto concerne la versione originale che quella doppiata in italiano.

I contenuti extra non sono abbondanti. Tra questi troviamo Il making of di Ammonite (5 minuti) con interviste al cast tecnico e artistico e uno speciale di 3 minuti dedicato interamente allo studio/creazione dei costumi.

Se, come abbiamo visto, il delicato film di Francis Lee è stato violentemente ostacolato dalla pandemia, non possiamo dire che se la sia vista troppo meglio Sean Durkin con la sua opera seconda The Nest – L’inganno. Anche il film di Durkin, infatti, dopo esser stato presentato in anteprima sui prestigiosi schermi del Sundance Film Festival 2020, ha esordito nelle sale statunitensi in piena pandemia mentre, in Italia, è finito direttamente in quello spiacevole “tritacarne” rappresentato dalle piattaforme on demand.

Con alle spalle un’opera prima importante, di quelle che hanno saputo farsi notare generando un più che discreto seguito, La fuga di Martha (2011), Sean Durkin torna dietro la macchina da presa a distanza di nove anni per dirigere un film decisamente anomalo che racconta con estrema disinvoltura quanto può essere angosciante e mostruoso il demone dell’apparenza. Siamo ciò che sembriamo, niente di più.

Anni ’80. Rory (Jude Law) è un ambizioso uomo inglese che si è trasferito negli Stati Uniti per far carriera nel mondo della finanza. Giunto in America ha conosciuto Allison (Carrie Coon), si è sposato e ha messo al mondo due figli. Ma la sua ambizione non si è mai placata, anzi è andata aumentando. Spinto dal boom economico di quegli anni e desideroso di ottenere sempre di più e lasciare un segno sempre più importante, Rory decide di tornare a vivere a Londra perché lì può procurarsi delle occasioni professionali ancora più appetibili. Inizialmente contraria, Allison si lascia convincere dal marito e in men che non si dica tutta la famiglia si trasferisce all’interno di una storica villa londinese. Ma la situazione che Rory trova ad attenderlo non è quella che immaginava e il “successo” si rivela davvero una brutta bestia da rincorrere. Presto gli equilibri famigliari iniziano a vacillare, le difficoltà aumentano e tanto Rory quanto Allison si rivelano del tutto impreparati di fronte a quel cambiamento di vita. Ma non importa se la famiglia va a rotoli, per Rory la sola cosa che conta è sembrare un uomo di successo. Tutto il resto è secondario.

Con The Nest – L’inganno, Sean Durkin sembra far proprio lo studio del celebre sociologo di Chicago, Howard Saul Becker, fermo sostenitore che la nostra identità e il nostro comportamento sociale sono fortemente determinati da come siamo visti, descritti e soprattutto classificati dagli altri. Di questo ne è fermamente convinto anche il protagonista del racconto, Rory, determinato ad apparire come uomo di successo poiché solo in questa maniera può esserlo davvero. E non importa se è proprio l’inseguimento di quel successo a trascinarlo nel baratro, l’importante è continuare a perseguire il suo obiettivo.

Adottando un linguaggio narrativo da thriller, immergendo lo spettatore in una situazione torbida in cui il disagio è sempre in agguato, Sean Durkin porta in scena un dramma nudo e crudo che ruota attorno ad un disfunzionale rapporto famigliare. Ne viene fuori un dramma autoriale camuffato da film di genere, un racconto alienante e alienato che riesce a catturare e a turbare pur adagiandosi su una narrazione lenta e lineare, su uno sguardo freddo e distaccato. Durkin chiede ai suoi spettatori di assistere inermi al lento declino di una famiglia, chiede al suo pubblico di rimanere ad osservare un nucleo famigliare che si disgrega con consapevolezza ma senza fare nulla per impedire l’inevitabile oblio.

Anche The Nest – L’inganno segue la sorte del titolo precedente così che Eagle Pictures, in associazione stavolta con Bim, decide di distribuire il film in home video sfruttando solamente il supporto DVD. Una scelta (quella di privare un titolo moderno dell’alta definizione) che non può far altro che lasciare basiti, nel 2021.

Tuttavia i supporti messi sul mercato da Eagle Pictures sono di qualità e perciò anche un semplice DVD riesce a restituire uno spettacolo casalingo più che sufficiente. Il quadro video, in modo particolare, risulta soddisfacente e restituisce un’immagine molto morbida e attenta al dettaglio visivo. Anche il reparto audio è di qualità ed offre un ascolto in inglese Dolby Digital 5.1 e due tracce sonore in italiano, sia in DTS-HD 5.1 che Dolby Digital 5.1.

Carente il reparto dedicato ai contenuti extra dal momento che questo prevede solo ed esclusivamente il trailer del film. Sotto quest’aspetto si poteva e si doveva far di più.

Giuliano Giacomelli

AMMONITE – SOPRA UN’ONDA DEL MARE di Francis Lee

Label: Eagle Pictures e Sony Pictures

Formato: DVD

Video: 1.85:1

Audio: Italiano 5.1 Dolby Digital; Inglese 5.1 Dolby Digital; Russo VO 5.1 Dolby Digital

Sottotitoli: Italiano, Inglese, Inglese per non udenti, Arabo, Bulgaro, Croato, Ceco, Danese, Olandese, Estone, Finlandese, Greco, Ebraico, Ungherese, Islandese, Lettone, Lituano, Norvegese, Polacco, Portoghese, Rumeno, Russo, Serbo, Slovacco, Sloveno, Spagnolo, Svedese, Turco, Ucraino

Extra: Il making of di Ammonite, I costumi del film

THE NEST – L’INGANNO di Sean Durkin

Label: Eagle Pictures e Bim

Formato: DVD

Video: 1.85:1

Audio: Italiano DTS 5.1; Italiano 5.1 Dolby Digital; Inglese 5.1 Dolby Digital

Sottotitoli: Italiano

Extra: Trailer

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