Come ti rovino le vacanze, la recensione

Nei primissimi anni ’70 nelle edicole statunitensi esordiva una rivista umoristica dal nome National Lampoon, che prendeva di mira la cultura americana ridicolizzandola all’esasperazione e affrontando i fenomeni di costume del periodo. Fondata da Doug Kenney, Henry Beard e Robert Hoffman e con nomi di futuro successo nello staff come il regista e sceneggiatore John Hughes, National Lampoon si estese presto ad altre forme mediali con uno show radio, degli spettacoli teatrali e incursioni tv. Tra gli artisti che entrarono a far parte di quello che era diventato un vero e proprio collettivo comico consolidato c’erano nomi del calibro di Bill Murray, John Belushi, Chevy Chase e Harold Ramis, ovvero alcune delle personalità più importanti del panorama comico statunitense di quegli anni.

Ed è proprio grazie a loro che National Lampoon negli anni ’80 collezionò una serie di film di successo diventati di culto: basti pensare ad Animal House di John Landis, alla parodia di Arma Letale Palle in canna, o al più recente (e poco riuscito) Maial College. Ma tra il folto numero di film l’unico ad aver generato una saga longeva, composta da ben tre sequel e uno spin-off è stato National Lampoon’s Vacation, diretto dal compianto Harold Ramis e datato 1982. A questi si aggiunge un nuovo capitolo, che si presenta a metà strada tra un sequel vero e proprio e il reboot della saga, Come ti rovino le vacanze, che ci suggerisce come il revival dai gloriosi anni ‘80 cinematografici non sia più una peculiarità del cinema horror o fantascientifico.

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Come ti rovino le vacanze è uno strano oggetto cinematografico perché di fatto si tratta di un sequel al cult del 1982, visto che ci presenta i personaggi del primo film 33 anni dopo ponendo come protagonista il figlio maggiore Rusty, ma nella sua struttura è un praticamente un remake. La formula di questa operazione è spiegata all’inizio del film dal protagonista stesso, interpretato dal consolidato volto della risata yankee Ed Helms, che nel chiarire alla moglie il perché della sua scelta di viaggio dice che si tratta dello stesso viaggio di trent’anni prima ma di una vacanza completamente diversa. E così, infatti, sarà!

Rusty Griswold è pronto alla partenza per le annuali vacanze estive insieme alla sua famiglia ma venuto a sapere che sua moglie Debbie è stanca della solita méta, decide di intraprendere un viaggio attraverso l’America per arrivare a Walley World, il parco dei divertimenti in cui Rusty andò da ragazzino in un indimenticabile viaggio con la sua famiglia.

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La star di Una notte da leoni è qui affiancata da Christina Applegate, ed entrambi sono impegnati a clonare i ruoli da genitori che furono di Chavy Chase e Beverly D’Angelo, che comunque compaiono in un surreale cammeo, dove Chase dimostra di essere ancora un mattatore dalle invidiabili qualità comiche. Del team famigliare si contraddistingue però il giovane Skyler Gisondo (The Amazing Spider-Man, Una notte al museo 3), che interpreta lo sfigatissimo figlio maggiore, timido e succube di un maleducatissimo fratellino, protagonista di una serie di figuracce capaci di far salire l’autostima al più vessato tra gli spettatori.

Questo tentativo di attualizzazione e rilancio di un franchise che, per forza di cose, ha perso il marchio National Lampoon’s, funziona benissimo e Come ti rovino le vacanze è un susseguirsi di gag riuscite che fanno ridere di gusto. L’impresa di ottimizzare il funzionamento dello sgangherato minivan albanese che Rusty ha noleggiato per il viaggio, la disgustosa visita alle “terme”, la gita sulle rapide con la guida depressa Chad (Charlie Day di Come ammazzare il capo), nonché la tappa a casa della sorella di Rusty, sono un manuale su come costruire la comicità perfetta, in quanto a tempistiche e genialità delle gag.

A proposito della sorella di Rusty, interpretata da un’altra reginetta della commedia americana, Leslie Mann, la lunga sequenza che la vede protagonista comprende un Chris Hemsworth che deposto il Mjöllnir diventa un autoironico marito vaccaro, repubblicano e superdotato… con una scena in particolare che farà felici tutte le sue fan.

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La riuscita comica di Come ti rovino le vacanze è dovuta anche agli autori Jonathan Goldstein e John Francis Daley, qui al loro esordio dietro la macchina da presa ma già rodati sceneggiatori di Come ammazzare il capo…e vivere felici (e sequel) e Piovono polpette 2.

Se volete ridere di gusto, questa è la commedia giusta: Come ti rovino le vacanze è il film più divertente dell’anno!

Roberto Giacomelli

PRO CONTRO
  • Una formula intelligente per mascherare un reboot da sequel.
  • I tempi comici sono perfetti e le gag riuscite.
  • Attori in parte.
  • Questo è un film che fa ridere davvero!
  • Alcune gag sono un bel po’ pecorecce e, dunque, non per tutti i palati.
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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Come ti rovino le vacanze, la recensione, 7.0 out of 10 based on 1 rating

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