Cry Macho, il tenero ritorno a casa di Clint Eastwood in 4K UHD + Blu-ray

72 ruoli interpretati, tra cinema e tv, in quasi settant’anni di carriera e ben 45 regie di cui 17 negli ultimi vent’anni con una media di quasi un film all’anno. Questo è Clint Eastwood, un vero mito della Storia del Cinema, un inossidabile 92enne che continua a recitare e dirigere film di una forza incredibile, colmi di emozione, capaci di parlare a qualsiasi generazione e traboccanti di grande mestiere. L’ultima fatica del grande Eastwood è Cry Macho – Ritorno a casa, un’avventura on the road intimista che non ha brillato al box office (è uscito al cinema in un momento difficile per ogni mercato cinematografico) ma sa lasciare il segno nello spettatore. Ora Cry Macho è anche in home video, distribuito da Warner Bros Home Entertainment.

Mike Milo un tempo era una star del rodeo, nessuno come lui sapeva domare i cavalli più irrequieti e cavalcarli in spettacolari evoluzioni. Ora Mike Milo è anziano, molto anziano, ma non ha messo da parte la sua passione continuando ad accudire i cavalli nel ranch del suo amico Howard. Quest’ultimo chiede un favore personale a Mike: recarsi a Città del Messico a recuperare suo figlio tredicenne Rafo che ha avuto con una ricca donna messicana con cui sta attraversando un turbolento divorzio. Rafo, infatti, è un ragazzo ribelle che passa il tempo in strada e nelle bische clandestine dove fa combattere il suo galletto Macho. L’impresa non è affatto semplice per Mike che dovrà scontrarsi con l’ostinazione della mamma di Rafo, non intenzionata a lasciare suo figlio al marito.

Cry Macho è l’adattamento dell’omonimo romanzo scritto nel 1975 da N. Richard Nash, una storia d’altri tempi, fortemente ancorata agli anni in cui è stata pubblicata, così come il film diretto e interpretato da Eastwood sembra un film d’altri tempi. Cinema classico, fiero di esserlo, capace di parlare a un target ampio come solo alcune opere di quaranta o cinquanta anni fa sapevano fare.

Cry Macho è una storia di crescita ma diversa da quelle che scorrono davanti ai nostri occhi di consueto perché parla di una doppia crescita e uno dei due personaggi è un anziano che difficilmente potrebbe essere inquadrato in un canonico coming of age. Più semplice gestire l’adolescente Rafo, interpretato da un bravo Eduardo Minett, ribelle come la sua età chiede ma differente dai soliti “teppistelli” da cinema di frontiera. Rafo è il riflesso della sua condizione famigliare, un ragazzino conteso da due genitori che lo utilizzano semplicemente come arma di ricatto verso l’altro, un ragazzino abbandonata a se stesso, figlio di un contesto facoltoso ma desideroso di fare le sue esperienze come molti suoi coetanei meno fortunati.

In Rafo vediamo ancora l’ingenuità dei sui tredici anni, lontanissimo dagli adolescenti messicani che solitamente il cinema americano ci descrive, legato a un fedele galletto da combattimento in cui ha trasfigurato tutti quei valori che non è riuscito a trovare nei suoi cari.

Cry Macho ci mostra una ovvia crescita in Rafo, una presa di coscienza che lo chiama a diventare grande e fare le sue scelte autonomamente per decidere il suo futuro. Allo stesso tempo, il film ci mostra un uomo arrivato, un “duro” che non ha mollato i suoi principi e nonostante l’età lotta per non cambiare, per trasmettere alle nuove generazioni la gentilezza e il rispetto per il prossimo, ma anche un po’ di sana determinazione che non guasta mai. Eppure, l’avventura che trasporta Mike Milo dal Texas a Città del Messico per un recupero che si trasforma quasi in un involontario rapimento lo porta a riscoprire quei valori che Mike un po’ aveva perduto o forse non aveva mai veramente coltivato, valori come l’amore e la famiglia che lo condurranno a trovare una maggiore consapevolezza della sua condizione.

Cry Macho è un film tenerissimo, semplice, anche troppo, nella sua costruzione narrativa lineare e con personaggi che affrontano un arco di crescita basilare, ma proprio grazie alla sua “ingenuità” da cinema d’altri tempi sa come parlare allo spettatore, come coinvolgerlo in un’avventura ricca di sentimento e ritmo. Poi Clint Eastwood, con quello sguardo fiero e allo stesso tempo severo anche se ormai piegato dall’età e ricoperto di rughe, è un’icona inconfondibile ed esaltante a cui è impossibile non volere un gran bene.

Cry Macho – Ritorno a casa sicuramente non è tre le prove di Eastwood artisticamente più riuscite degli ultimi tempi, The Mule – Il Corriere e soprattutto Richard Jewell sono decisamente su un altro piano, ma è comunque cinema genuino, ricco di cuore, fatto da chi sa davvero come dialogare col suo pubblico.

Warner Bros Home Entertainment porta in home video Cry Macho – Ritorno a casa in diverse soluzioni adatte a tutti i palati: dal semplice DVD al 4K Ultra HD, passando per il Blu-ray e una prestigiosa edizione steelbook che contiene sia il 4K che il blu-ray. Noi abbiamo avuto modo di testare l’edizione più completa sul mercato, quella a due dischi che contiene il 4K UHD e il blu-ray.

L’edizione in esame ha un bel packaging slipcase cartonato che contiene un’amaray classica.

Dal punto di vista del video possiamo dire che sia il 4K che il Blu-ray risultano davvero ottimi. Ovviamente il formato Ultra HD ha una marcia in più soprattutto per quanto riguarda i dettagli, con un’attenzione davvero impressionante per i minimi particolari, come i granelli di terra, la luminosità sui volti, ma anche la nitidezza degli sfondi paesaggistici. L’alta definizione del blu-ray, comunque, si difende benissimo e regge l’alternanza cromatica che troviamo tra interni ed esterni, tra scene luminose e quelle notturne, con un buon contrasto e dei neri molto profondi.

L’audio è il medesimo su entrambi i dischi: un Dolby Digital 5.1 per la traccia in italiano e un DTS-HD 5.1 per quella in inglese. Cry Macho è un film fatto di dialoghi e di un accompagnamento musicale leggero quindi non necessità di una particolare diffusione del suono, onde per cui il “semplice” Dolby Digital non compromette minimamente l’esperienza, ma è anche ovvio che un DTS-HD performa maggiormente anche in minima parte, quando una macchina sgomma nel terriccio, quando la folla urla durante il combattimento tra galli, sono piccolezze ma ben percepibili.

Extra scarsini (circa 20 minuti totali) e inseriti sul solo disco blu-ray. Back in the Saddle: The Making Of Cry Macho è un dietro le quinte della durata di 12 minuti che ci mostra Clint Eastwood direttamente a lavoro sul set con i suoi interventi e quelli del co-sceneggiatore Nick Shenk, del produttore Albert S. Ruddy e tutti i membri principali del cast. Questo contenuto è presente anche sul DVD.

Macho and the Mustangs ci mostra in circa 7 minuti l’allenamento di Clint Eastwood a cavallo e di come lui in persona, alla veneranda età di 92 anni, abbia fatto le scene a cavallo e il lavoro degli addestratori sia di cavalli che dei galli.

Roberto Giacomelli

CRY MACHO – RITORNO A CASA di Clint Eastwood

Formato: 4K Ultra HD + Blu-ray (disponibile anche in DVD e Blu-ray standard)

Label: Warner Bros.

Video: 4KUHD: 2160p UHD 16×9 2:4.1 | Blu-ray: 1080p HD 16×9 2:4.1

Audio: Dolby Digital 5.1 Italiano, Francese, Tedesco; DTS-HD 5.1 Inglese

Sottotitoli: Francese, Olandese, danese, Finlandese, Norvegese, Svedese, Polacco, Ceco, Romeno, Ungherese, Italiano NU, Inglese NU, Tedesco NU

Extra: Back in the Saddle: The Making of Cry Macho • Macho and the Mustangs

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