Diabolik, in blu-ray il film dei Manetti Bros.

Con quasi 3 milioni di euro incassati, Diabolik è stato il film italiano trionfatore al box office del periodo natalizio 2021/2022, un periodo sicuramente poco gentile con il mondo del cinema (Spider-Man: No Way Home a parte), minato dalla quarta ondata della pandemia e da una serie di restrizioni che hanno colpito duramente le sale cinematografiche. Ciò nonostante, i fan del “Re del terrore” non si sono lasciati intimorire correndo a guardare il film che per la seconda volta ha portato al cinema la creatura delle sorelle Giussani, già inquadrata dall’attento occhio autoriale di Mario Bava nell’indimenticabile opera pop del 1968 e ora adattata con estrema fedeltà al fumetto dai Manetti Bros.

Antonio e Marco Manetti, insieme al loro fidato sceneggiatore Michelangelo La Neve, hanno deciso di raccontare la storia del ladro più celebre del fumetto italiano partendo dall’albo n°3, L’arresto di Diabolik, pubblicato nel lontano 1963 e primo in cui faceva la comparsa Eva Kant, poi inseparabile complice/amante di Diabolik. Una scelta interessante e ben oculata, vista l’importanza che nel film riveste proprio l’affascinante Eva Kant e il culto che nel tempo si è creato attorno a questo amatissimo personaggio.

Il film si ambienta a Clerville alle fine anni ’60, trovando nella cittadina immaginaria del nord Italia e nella collocazione storica in cui ha avuto il boom il fumetto un dove e un quando ideale. La città è piegata dalle malefatte di un pericoloso criminale, ladro per alcuni e assassino per altri. Una tuta nera aderente che gli permette di sgusciare nell’ombra senza essere visto, sguardo glaciale e pugnale affilato sempre a portata di mano: Diabolik è un criminale senza precedenti che tutti temono e tutti conoscono. A dargli la caccia ormai da anni c’è l’ispettore Ginko, pronto a tutto pur di mettergli le manette e scoprire la sua vera identità.

Quando a Clerville fa il suo arrivo la ricca ereditiera Lady Eva Kant, che con sé ha un diamante rosa dal valore inestimabile, l’ispettore Ginko non ha dubbi sul fatto che Diabolik possa agire da un momento all’altro; cosa che puntualmente accade. Rubando l’identità al cameriere personale di Lady Kant, Diabolik riesce ad intrufolarsi nella camera d’albergo della ricca ereditiera cadendo però vittima dell’incredibile fascino della donna. Ginko riesce finalmente a mettergli le manette e portarlo a processo.

Adesso per Diabolik – che nel frattempo si è scoperto essere l’enigmatico Walter Dorian – è giunta l’ora di mettere in atto il suo colpo più difficile: fuggire prima d’essere consegnato alla ghigliottina e, possibilmente, farlo grazie all’aiuto di Lady Eva Kant.

Puntando tutto sull’atmosfera e sull’estrema fedeltà al materiale d’origine, i Manetti Bros. hanno portato a casa un prodotto davvero anomalo per gli standard dell’industria cinematografica italiana odierna. Un cinecomic realizzato guardando ai lettori del fumetto, ai fan storici che diventano il target primario di un’opera che potrebbe risultare persino ostica per uno spettatore giovane ed estraneo a questo mondo. Una scelta bizzarra che probabilmente ha remato contro la stessa riuscita commerciale del film, un’opera che sembra appartenere a un’altra epoca, con ritmi lontani da quelli forsennati a cui oggi siamo abituati quando sentiamo parlare di cinecomic e che escludono quasi del tutto anche quella componente action che ci saremmo – colpevolmente – aspettati da questo film.

Se Miriam Leone nel ruolo di Eva Kant è perfetta e Valerio Mastandrea è un Ginko puntuale e aderente al prototipo, Luca Marinelli non ha proprio convinto nei panni Diabolik e non parliamo solo di fisique du ruole – che anche mancava – ma anche nell’approccio mono espressivo e spento al personaggio, che così ne è uscito privo di quel carisma, di quell’energia, di quel fascino che Diabolik ha trasmesso fin dal primo numero.

Diabolik avrà due sequel, girati back-to-back lo scorso inverno, che hanno visto un recasting proprio per il ruolo del protagonista, passato al semi-sconosciuto Giacomo Gianniotti (come vi abbiamo spiegato a dicembre, ben prima di Variety), proveniente dal medical drama Grey’s Anatomy e fisicamente più aderente al personaggio a fumetti.

Ma Diabolik ora approda anche in home video, distribuito da Eagle Pictures in DVD, Blu-ray e in una collector’s edition Blu-ray + DVD con la ristampa del fumetto da cui trae ispirazione il film. Abbiamo potuto prendere in esame l’edizione blu-ray di Diabolik che si distingue, innanzitutto, per una lodevole perizia tecnica oltre che una sufficiente varietà di extra e una card da collezione.

Il video lascia il segno per l’ottimo lavoro sui contrasti. Il film presenta molte scene ambientate di notte o in ambienti scarsamente illuminati, ogni cosa però risulta perfettamente nitida, c’è una grande attenzione per i dettagli, i neri sono saturi e questo è molto importante quando si ha un protagonista vestito completamente di nero che si muove in ambienti scuri.

Anche l’audio convince al 100% con una traccia in DTS-HD 5.1 che riesce a dare risalto agli effetti sonori, in primis nelle scene che prevedo l’utilizzo dell’iconica Jaguar; anche i dialoghi sono sempre chiarissimi, con parole ben scandite e fluidamente amalgamate agli effetti e alle musiche.

Tra gli extra a lasciare indubbiamente il segno è lo speciale Diabolik sotto la maschera, una featurette di 47 minuti nella quale i fratelli Manetti spiegano tutte le fasi della lavorazione del film, il loro amore per il personaggio mostrando anche diversi momenti sul set. Troviamo poi una featurette di due minuti sul lavoro svolto sugli effetti speciali e il videoclip del singolo di Manuel Agnelli La profondità degli abissi, realizzato proprio per far parte della colonna sonora originale di Diabolik.

Roberto Giacomelli

DIABOLIK dei Manetti Bros.

Formato: Blu-ray (disponibile anche in DVD)

Label: Eagle Pictures

Video: 1080i@25 1.85

Audio: Italiano DTS HD Master Audio 5.1; Audiodescrizione – 2.0Dolby Digital

Sottotitoli: Italiano NU, Inglese

Extra: Card esclusiva • Backstage – Diabolik “sotto la maschera” • Featurette – Gli effetti speciali • Videoclip – “La profondità degli abissi” di Manuel Agnelli

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