I soliti ignoti vent’anni dopo: per la prima volta in blu-ray il capitolo conclusivo della saga iniziata da Mario Monicelli

Era il 1958 quando Mario Monicelli metteva insieme Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Renato Salvatori, Tiberio Murgia, Carlo Pisacane e Totò per portare sullo schermo la più simpatica, improbabile e leggendaria banda di furfanti Made in Italy. Considerato uno tra i film comici italiani più garbati e intelligenti di sempre, I soliti ignoti è ad oggi un autentico capolavoro nonché un film che è entrato di diritto nella nostra Storia cinematografica. Dopo un primo sequel arrivato nel 1959, Audace colpo dei soliti ignoti con regia di Nanni Loy, nel 1985 arriva il terzo ed ultimo atto dedicato a quella banda di criminali da strapazzo a cui non si può fare altro che volere bene. I soliti ignoti vent’anni dopo arriva per la prima volta in alta definizione blu-ray disc grazie a Mustang Entertainment che lo distribuisce in edizione restaurata all’interno della collana “La cineteca di Gianni Canova”.

Uscito dal carcere dopo molti anni di reclusione, Tiberio (Marcello Mastroianni) si trova violentemente catapultato in una realtà che non riconosce più. Tradito dalla moglie e smarrito davanti a tutte le cose belle che conosceva e che ora non esistono più, Tiberio si sente poco differente da un marziano. Non sapendo dove andare e cosa fare, pensa bene di andare contro le sue intenzioni e così si rimette in contatto con i suoi vecchi “amici” di furto: Giuseppe detto “Er Pantera” (Vittorio Gassman) e Michele detto “Ferribotte” (Tiberio Murgia). Il tempo è passato per tutti ed anche se pieni di acciacchi e malesseri improvvisi, i tre troveranno ugualmente il modo di mettere in piedi un ultimo e (in)fallibile piano con la speranza di abbracciare quella fortuna che rincorrono ormai da decenni.

Uscito nelle sale a Natale del 1985 (proprio il 25 dicembre), dunque ben 27 anni dopo l’uscita del primo film e non “solo” vent’anni come suggerisce il titolo, I soliti ignoti vent’anni dopo è un’operazione piuttosto anomala. Un film arrivato tardi, fuori tempo massimo, non del tutto riuscito ma comunque ricco di un certo fascino così come di un’importante valenza sociologica.

Dopo esser stati plasmati da Monicelli e dopo esser passati tra le esperte mani di Nanni Loy (che confeziona uno dei più riusciti sequel nella storia della comicità italiana), i soliti ignoti vengono affidati all’esordiente Amanzio Todini che si cimenta con la regia di un lungometraggio dopo una lunga formazione come assistente alla regia. Una triste storia, quella di Todini, una carriera registica stroncata sul nascere a causa della morte prematura avvenuta nel 1995, a 48 anni e con solo due regie alle spalle.

Sposando lo sguardo stanco e disincantato di Tiberio, un Marcello Mastroianni che torna protagonista del racconto (ricordiamo la sua assenza dal primo sequel) con lo scopo evidente di chiudere un cerchio, I soliti ignoti vent’anni dopo è un film che appare sin da subito intenzionato a distanziarsi da quella narrazione brillante, divertente e divertita che aveva caratterizzato i primi due film. Prendendo il punto di vista di un protagonista “abbandonato” e invecchiato, Todini realizza un’opera che diviene riflessione amara sul tempo che passa e su come tutto cambia pur restando sempre uguale.

Dopo aver scontato dietro le sbarre moltissimi anni, Tiberio non riconosce più la sua Roma. Non la riconosce nelle piccole cose, figuriamoci in quelle più grandi. Quella spensieratezza e quell’ingenuità che caratterizzava gli anni ’50 non esiste più. Il mondo è diventato più cinico, egoista, e se prima “certi ladri” riuscivano a rubare solo un piatto di pasta con i ceci, adesso la criminalità fa davvero paura e si aggira ben armata e pronta a tutto pur di smuovere ingenti quantità di droga. Non c’è più spazio in città per quei criminali goffi e romantici, adesso il crimine coltiva dei veri cattivi senza scrupoli.

Non esistono più i criminali di una volta. Sembra essere questa la malinconica riflessione che Todini innesta nel “suo” Tiberio, un protagonista ormai fuori dal tempo che non sa più quale sia la sua collocazione nel mondo. Gli restano solo i ricordi, gli aneddoti passati, un manipolo di vecchi amici (nemmeno tutti) e qualche sciocco trucchetto per fare soldi che ormai appare decisamente fuori moda.

Fuori catalogo da anni, Mustang Entertainment e CG Entertainment rendono nuovamente disponibile sul mercato home video il film di Amanzio Todini. Non solo lo rieditano, ma lo stampano per la prima volta in blu-ray disc in un’edizione restaurata a cura di Adriana Chiesa.

Un restauro decisamente ben eseguito che fa sì che il supporto possa restituire un quadro video molto nitido, vivissimo nei colori e sempre attento al dettaglio visivo. Svolge bene il proprio compito anche il reparto sonoro che, seppur lievemente ovattato, offre una traccia in italiano DTS HD Master Audio 2.0 di qualità soddisfacente.

Tra i contenuti extra troviamo L’altra faccia degli anni ottanta, ossia un’interessantissima introduzione al film (7 minuti) ad opera del critico cinematografico curatore di questa collana, Gianni Canova.

Giuliano Giacomelli

I SOLITI IGNOTI VENT’ANNI DOPO di Amanzio Todini

Label: CG Entertainment e Mustang Entertainment

Formato: Blu-ray disc (disponibile anche in DVD)

Video: 1.85:1 –1080p@ 24

Audio: Italiano DTS HD Master Audio 2.0

Sottotitoli: Italiano per non udenti

Extra: “L’altra faccia degli anni ottanta” introduzione al film di Gianni Canova

Puoi acquistare il blu-ray di I soliti ignoti vent’anni dopo cliccando su questo link.

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