La bambola assassina: in blu-ray il remake tecnologico

Sette film dopo e una celebrità da vera star per il suo letale protagonista, anche la saga de La bambola assassina si aggiudica un reboot che in questo caso ha proprio il linguaggio del remake pur differendo molto dal capolavoro del 1988. Affidato alle capaci mani del norvegese Lars Klevberg, La bambola assassina 2019 ha esordito nei cinema di tutto il mondo a giugno, ricevendo un buon riscontro da parte della critica di settore e un incasso non eclatante ma comunque rispettoso, considerando l’esiguo costo produttivo di 10 milioni di dollari. Ora il bambolotto Chucky è pronto a terrorizzare di nuovo grazie alla recente uscita home video, in una curata limited edition a marchio Midnight Factory.

In prossimità del compleanno di suo figlio Andy, la commessa di un negozio di giocattoli Karen Barclay regala al ragazzino una bambola Buddi, avveniristico gioco che è anche un assistente domestico in grado di connettersi a tutti i dispositivi delle Kaslan Industries. Ma quel Buddi era appena stato riportato indietro da una cliente in quanto difettoso e Andy, quando lo mette in funzione, si rende subito conto che Chucky – così si chiama la bambola – è diverso dagli altri Buddi. Chucky apprende quotidianamente ed è sempre pronto ad accontentare tutte le richieste di Andy, proclamandosi il suo migliore amico, per sempre. Il problema sorge, però, quando Chucky comincia a fare del male a chi circonda il ragazzino con l’intenzione di proteggerlo.

L’elemento soprannaturale alla base de La bambola assassina del 1988, ovvero il voodoo e la trasmigrazione dell’anima di un serial killer in una bambola, è sostituita da quello tecnologico e Chucky nasce per un difetto – intenzionale – di fabbricazione. A dare il via al massacro, con un colpo di genio, è un operaio vietnamita, sfruttato dalla multinazionale statunitense per cui lavora in condizioni disumane e per pochi spiccioli, che all’ennesimo maltrattamento decide di manomettere il modello Buddi che ha tra le mani, prima di suicidarsi. Il risultato è un bambolotto privo del filtro che lo rende inoffensivo, una macchina avulsa da qualsiasi obbligazione che è come una spugna, assorbe ogni impulso gli arrivi dal mondo esterno, incapace di scindere il bene dal male e, soprattutto, inconsapevole del fatto che un corpo umano possa soffrire e morire.

child's play

Senza dubbio, La bambola assassina di Lars Klevberg dà il meglio di se nella prima metà, quando facciamo la graduale conoscenza di un giocattolo difettoso che ce la mette tutta per dimostrarsi all’altezza del suo ruolo. Fa quasi tenerezza questa versione di Chucky, un’anomala variante dei giocattoli di Toy Story che basano la loro esistenza sul “servire” un bambino, una chiave inaspettata e molto originale per rileggere un’icona spietata del cinema horror. Poi, quando Chucky inizia a trasformarsi nel mostro che conosciamo, il film perde smalto e si adagia sui canoni dello slasher senza troppa fantasia anche se fa un abbondante e divertente uso dello splatter. E proprio su questo frangente, La bambola assassina 2019 perde il confronto con La bambola assassina 1988 perché se oltre trent’anni fa il bambolotto riusciva a spaventare pure non facendo ricorso a chissà quale spargimento di sangue, oggi affida la chiave dell’inquietudine a distopie tecnologiche che rinunciano a quella dimensione squisitamente infantile dell’orrore atavico per l’inspiegabile, l’ignoto. Invece Buddi è tangibile, una sorta di appendice dello Skynet di cameroniana memoria, una scheggia impazzita della domotica che, infatti, spesso e volentieri agisce tramite altri mezzi di uso quotidiano di cui ha il pieno controllo.

Come ormai di consueto, Midnight Factory distribuisce la limited edition de La bambola assassina sia in formato DVD che Blu-ray disc, un’ottima edizione che si presenta in una bella veste splipcase con cover cartonata e l’immancabile booklet interno di circa 10 pagine.

chucky

Tecnicamente parlando, l’edizione si difende benissimo con un video molto nitido che sfoggia una gamma cromatica di tonalità scure di tutto rispetto (blu-blu elettrico-grigio-nero) con una tenuta dei contrasti invidiabile da qualsiasi altro blu-ray. Un gran lavoro è svolto anche dal reparto sonoro grazie alla traccia in DTS-HD 5.1 sia per la lingua originale che in italiano. Un suono potente che ben sottolinea gli effetti sonori, i jumpscares in particolare, con una buonissima gestione dei livelli audio sui dialoghi.

A differenza di molti recenti direct to video dell’etichetta distribuita da Koch Media, La bambola assassina è un blu-ray Midnight Factory ben dotato di contenuti extra. Iniziamo con il commento audio a tutto il film del regista Lars Klevberg, a cui uniamo una consistente dose di brevi featurette: Dare vita a Chucky (5’ circa) dedicato alla costruzione del bambolotto mostrando l’integrazione degli animatronic con gli effetti digitali; Il tema de “La Bambola Assassina” (3′) sulla colonna sonora. A questi si unisce un Dietro le quinte (5′) che dà voce al regista, ai produttori e agli attori. Completano il tutto il trailer e due cortometraggi: Il massacro dei giocattoli e L’incubo dell’intelligenza artificiale.

Roberto Giacomelli

LA BAMBOLA ASSASSINA di Lars Klevberg

Disponibile in Blu-ray e DVD

Label: Midnight Factory

Video: 1080p 16:9 – 2.35:1

Audio: DTS-HD Master Audio 5.1 Italiano, Inglese

Sottotitoli: Italiano

Extra: Trailer, Commento audio, Dietro le quinte, Il tema de “La bambola assassina”, Dare vita a Chucky, Il massacro dei giocattoli, L’incubo dell’intelligenza artificiale.

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