CG Entertainment restituisce un viaggio in alta definizione nel cinema di Wim Wenders: in blu-ray Alice nelle città, Nel corso del tempo, L’amico americano e Non bussare alla mia porta. [parte 2]

Abbiamo più volte tessuto le lodi in favore dell’operato di CG Entertainment che, sempre più spesso, si dimostra attenta nei confronti di quella che possiamo definire la memoria cinematografica. Quando non è impegnata a guardare alle moderne uscite del cinema italiano, infatti, CG è solita editare/rieditare classici del cinema internazionale con l’obiettivo di rendere questi titoli sempre reperibili sul mercato. Una delle iniziative più nobili e interessanti intraprese dalla label negli ultimi mesi è senza ombra di dubbio quella di rieditare (in alcuni casi, per la prima volta in alta definizione blu-ray) l’opera di Wim Wenders in edizioni restaurate e ricche di contenuti speciali. Tra i titoli dell’autore di Düsseldorf rieditati in blu-ray da CG Entertainment troviamo Alice nelle città, Nel corso del tempo, L’amico americano e Non bussare alla mia porta.

Dopo avervi parlato di Alice nelle città e Nel corso del tempo (in questo articolo), qui analizziamo le edizioni home video di L’amico americano e Non bussare alla mia porta.

L’amico americano.

Dopo aver portato a compimento la sua “trilogia della strada” (Alice nelle città, Falso movimento, Nel corso del tempo), nel 1977 Wim Wenders avverte la necessità di doversi dedicare a qualcosa di più strutturato e meno libero, abbandonando – seppur provvisoriamente – quel modus operandi che lo metteva nella condizione di girare film senza una sceneggiatura.

Pensa così di adattare per il grande schermo un romanzo di una delle sue scrittrici preferite, la statunitense Patricia Highsmith. Dopo una lunghissima trattativa tra il regista di Düsseldorf e l’autrice americana, i due stringono un accordo per adattare sul grande schermo l’allora ultimo romanzo della Highsmith, L’amico americano (noto anche con il titolo Ripley’s Game), riadattato nel 2002 anche dall’italiana Liliana Cavani con il celebre Il gioco di Ripley interpretato da John Malkovitch.

Presentato in anteprima al 30° Festival di Cannes, pur non avendo ottenuto alcun riconoscimento L’amico americano è considerata all’unanimità una delle migliori opere all’interno dell’invidiabile filmografia di Wenders.

Il film segue due linee narrative inizialmente ben distinte ma destinate ad intrecciarsi e fondersi. Da una parte c’è Tom Ripley (interpretato da uno straordinario Dennis Hooper), ovvero l’amico americano del titolo, un mercante di quadri statunitense che cerca di rivendere le opere di un suo protetto ad un prezzo gonfiato grazie alla brillante intuizione di spacciarlo per morto. Dall’altra parte, invece, c’è Jonathan Zimmermann (un altrettanto pazzesco Bruno Ganz), corniciaio di professione convinto che presto morirà a causa della leucemia. Quando Tom Ripley incontra Jonathan Zimmermann, l’americano pensa bene di presentare il corniciaio al losco Minot, il quale propone all’uomo di intraprendere la carriera di sicario. Per Jonathan Zimmermann, conscio che non ha nulla da perdere perché presto morirà, questa diventa l’occasione d’oro per fare un po’ di soldi e lasciare qualcosa alla sua famiglia quando lui non ci sarà più.  

Con L’amico americano Wim Wenders ci restituisce un thriller dell’anima che è quasi un unicum nel panorama cinematografico. Pur avendo una costruzione narrativa che, per certi versi (come la bellissima sequenza in treno), può ricordare una certa cinematografia hitchcockiana, L’amico americano fugge dall’etichetta del “genere” per rintanarsi in un cinema esistenziale in cui, alla fine dei conti, sono più importanti i malesseri vissuti dai personaggi piuttosto che le loro azioni. 

CG Entertainment riedita L’amico americano in alta definizione blu-ray disc (era già stato editato nel 2017 da Ripley’s Home Video, ma ormai fuori catalogo da tempo) e lo fa distribuendo sul nostro mercato la versione restaurata in 4K dalla ARRI Film & Tv Service Berlin in collaborazione con Wim Wenders Stiftung. 

Il restauro in questione è assolutamente perfetto, tanto da riuscire a conferire una nuova giovinezza al film sia sul piano visivo che su quello sonoro. Il quadro video restituisce un’immagine nitida, dai colori vivi e ben saturati, contrastata in modo impeccabile e molto attenta al dettaglio visivo. Anche il reparto sonoro convince e ci offre un ascolto in italiano DTS-HD Master Audio 2.0 e un doppio ascolto originale sia in DTS-HD Master Audio 5.1 che Dolby Digital 2.0.

I contenuti extra, anche in questo caso, sono abbondanti e interessanti. Tra questi troviamo il trailer del film e una reel di scene tagliate con commento del regista (ben 34 minuti), ma anche una breve introduzione alla proiezione del film avvenuta ad Hamburg (3 minuti). Si continua con un corposo incontro con Wim Wenders in occasione del Zurich Film Festival (57 minuti) e una featurette dedicata ai registi che appaiono nel corso del film (8 minuti). Per concludere, un’interessantissima intervista a Wim Wenders (46 minuti) in cui racconta come è nata l’idea del film, l’incontro con la scrittrice Highsmith e la difficile scelta del cast.

Non bussare alla mia porta.

Dopo aver indagato le sue origini cinematografiche, aver conosciuto questa sua “rinascita” artistica scaturita in occasione di Alice nelle città e aver assaporato il suo particolare modus operandi che lo ha portato – ad inizio carriera – ad alternare film liberi ad altri più strutturati (in termini di sceneggiatura, se non altro), facciamo un balzo in avanti nella filmografia di Wim Wenders e arriviamo al 2005, ovvero l’anno in cui si affacciò al 58° Festival di Cannes con il film Non bussare alla mia porta.

Proprio in occasione di Non bussare alla mia porta Wim Wenders torna a collaborare – dopo il fortunato Paris, Texas –  con l’attore e sceneggiatore Sam Shepard che co-sceneggia il film con Wenders e lo interpreta nel ruolo del protagonista. 

Nel film viene raccontata la storia di Howrad Spence (Shepard), un attore attempato e ormai in declino che ha fatto tutta la sua fortuna nel genere western. Ora sta lavorando ad un nuovo film di cowboy, “Il fantasma del West”, ma dopo una notte di follie decide di scappare dal set cavalcando un cavallo proprio come un vero cowboy. La produzione del film, ritenendolo disperso, assolda un detective (Tim Roth) che ha il compito di ritrovarlo e riportarlo sul luogo di lavoro per farlo adempiere ai suoi obblighi contrattuali. Howard, nel frattempo, nel pieno di una crisi esistenziale pensa bene di andare a trovare l’anziana madre che non vedeva da più di trent’anni. Da lei scopre di avere un figlio, nato a seguito di un amore dimenticato con Doreen (Jessica Lange). Per Howard è giunto il momento di andare a conoscere suo figlio, assumersi finalmente le sue responsabilità e riscattarsi nei confronti di una vita vissuta solo a metà.

Girato in Super 35 mm e fotografato con maestria da Franz Lusting, che si ispira chiaramente ai dipinti di Edward Hooper per il decoupage fotografico, Non bussare alla mia porta è un dramma esistenziale in perfetto stile Wenders e che sfrutta e rielabora – con un taglio metacinematografico – i codici del cinema western. Ne viene fuori un film delicato, visivamente bellissimo e capace di indurre lo spettatore alla riflessione attraverso quel solito linguaggio agrodolce che è tipico del regista. Meno memorabile di altri ma comunque delizioso.

Dopo essere stato a lungo fuori catalogo (fino ad ora era stato editato in DVD solo una volta, nel 2007 da Dolmen Video), Non bussate alla mia porta torna disponibile sul mercato home video grazie a questa iniziativa di CG Entertainment che non solo lo riedita in DVD ma lo rende disponibile – per la prima volta sul mercato italiano – anche in alta definizione blu-ray disc.

Tecnicamente il supporto blu-ray è impeccabile, assolutamente perfetto. Il quadro video riesce a sfruttare al massimo tutte le potenzialità dell’alta definizione così da restituire un’immagine nitidissima, sempre molto attenta al dettaglio, e valorizzata da una saturazione colore e da un contrasto che richiamano davvero l’arte pittorica di Hooper. Anche il reparto sonoro lavora molto bene grazie ad un doppio ascolto DTS-HD Master Audio 5.1 e Dolby Digital 2.0 sia per la versione originale che per quella doppiata in italiano.

I contenuti extra non deludono, ma sono gli stessi già presenti nella vecchia edizione home video. Quindi troviamo il trailer originale e una serie di spot televisivi, una featurette dedicata alla lavorazione del film (La storia, i luoghi, i personaggi 6 minuti) e una serie di interviste al regista e agli interpreti del film (17 minuti). Per concludere, un backstage di 10 minuti che ci mostra attimi “rubati” durante la lavorazione sul set.

Giuliano Giacomelli

L’AMICO AMERICANO di Wim Wenders

Label: CG Entertainment

Formato: blu-ray disc (disponibile anche in DVD)

Video: 16/9 – 1.66:1 – HD1080 25p

Audio: Italiano DTS HD Master Audio 2.0 / Originale DTS HD Master Audio 5.1 / Originale Dolby Digital 2.0 

Sottotitoli: Italiano

Extra: Trailer, Scene tagliate con commento del regista, Wim Wenders al Zurich Film Festival, Introduzione alla proiezione del film ad Hamburg, I registi che appaiono nel film, Intervista a Wim Wenders

Puoi acquistare il blu-ray di L’amico americano cliccando su questo link.

L’AMICO AMERICANO di Wim Wenders

Label: CG Entertainment

Formato: blu-ray disc (disponibile anche in DVD)

Video: 16/9 – 2.39:1 – HD1080 24p

Audio: Italiano DTS HD Master Audio 2.0 / Italiano Dolby Digital 2.0 / Originale DTS HD Master Audio 5.1 / Originale Dolby Digital 2.0 

Sottotitoli: Italiano

Extra: Trailer originale, Trailer e spot, La storia i luoghi i personaggi, Interviste, Riprese sul set

Puoi acquistare il blu-ray di Non bussare alla mia porta cliccando su questo link.

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