Chicken Park: lo scult diretto e interpretato da Jerry Calà arriva per la prima volta in DVD
Qualcuno potrebbe malignamente affermare che nessuno ne sentiva il bisogno, e forse questo “qualcuno” avrebbe anche ragione, fatto sta che Chicken Park, ovvero l’esordio alla regia di Jerry Calà, arriva per la prima volta in DVD grazie ai canali distributivi di Mustang Entertainment. Per qualcuno un piccolo cult, per altri un film trash ideale per un’alcolica serata tra amici, per altri ancora semplicemente un film brutto. Riscopriamolo insieme grazie a questa impedibile – ma pigra – edizione home video.
Di cosa parla Chicken Park.
Non ci vuole certo una laurea in cinema per fiutare la tutt’altro che sottile natura parodistica del film nei confronti del capolavoro di Steven Spielberg Jurassic Park, questo è poco ma sicuro. Appurato ciò, possiamo dire che Chicken Park racconta la storia di Vladimiro (Jerry Calà), un allevatore di polli che si reca in vacanza a Santo Domingo per far partecipare il suo amatissimo Jo – infallibile pollo da combattimento – ad alcune lotte clandestine. Durante il soggiorno in Repubblica Domenica, tuttavia, Valdimiro viene derubato proprio del suo Jo e quindi non può fare altro che intraprendere una surreale corsa contro il tempo per riappropriarsi proprio del suo pollo. Questa spericolata caccia al ladro porta Vladimiro alla conoscenza del Chicken Park, un parco segreto situato nel cuore dell’Isola e gestito dall’avido Dott. Eggs (Lawrence Steven Meyers). Questo ha trovato il modo di applicare la mutazione genetica ai polli per dare vita a degli autentici pennuti giganti. Jo, adesso, è destinato a diventare il nuovo esemplare da esibire nel Chicken Park.
Un giudizio critico.
Nel 1994 c’era voglia di cinema parodistico in Italia. In quell’anno infatti, cercando di cavalcare l’ancora fresco successo del film di Jonathan Demme Il silenzio degli innocenti (1991), Ezio Greggio e Julie Corman portavano sul grande schermo Il silenzio dei prosciutti, una squinternata parodia del thriller hollywoodiano che – sul modello del Mel Brooks tanto caro a Greggio – provava a fondere in modo fantasioso il film di Demme con il capolavoro di Alfred Hitchcock Psyco. Di certo non un film per cui valeva la pena strapparsi i capelli, ovvio, ma comunque va riconosciuta a Greggio (che oltre che produrlo, il film lo scrive, dirige e interpreta) una buona capacità nel maneggiare lo spoof-movie, creando bizzarri ma riusciti link tra film assolutamente differenti fra loro.
Sempre nel ’94, con l’ancora caldissimo successo commerciale dato dal film di Spielberg a tema giurassico, il produttore Galliano Juso ingaggia Jerry Calà per dare vita al suo esordio dietro la macchina da presa. E quindi su un soggetto dello stesso Juso, sorretto da una sceneggiatura firmata da Gino Capone, Calà dirige e interpreta uno spoof-movie che prova a parodizzare Jurassic Park in un modo che più goffo non si può.
Girato tra Repubblica Domenicana, Caraibi e l’Abruzzo, Chicken Park si rivela presto un disastro di proporzioni notevoli. Pensato ovviamente per il cinema, il film diretto da Calà non riesce ad approdare nelle sale italiane (eccezion fatta per una proiezione alla 14ª edizione del Fantafestival di Roma) e nemmeno ad essere sottoposto alla revisione per il visto censura. Dovrà perciò “accontentarsi” l’anno seguente di una messa in onda televisiva su Italia 1 – in prima serata – dove registrerà un auditel di 4 milioni di telespettatori. Nel 1996, infine, il film riesce ad ottenere qualche passaggio in sala all’estero, sia in Turchia che in Spagna.
Con un percorso distributivo poco convenzionale ma comunque non privo di qualche soddisfazione, Chicken Park viene accolto dalla critica in modo assolutamente negativo, definito “spazzatura” così come “più stupido che divertente”. Ed effettivamente è difficile trovare qualcosa di buono nel film. L’opera prima di Jerry Calà, infatti, manca di ogni cosa: una buona idea, senso dell’umorismo, capacità narrative, conoscenza del cinema così come del genere parodistico.
Girato in lingua inglese e poi ridoppiato in italiano, Chicken Park prova a far dialogare in modo assolutamente dozzinale film e generi slegati fra loro. Se è dunque Jurassic Park a gettare le fondamenta dell’intera narrazione, su questa vengono impiantate citazioni del tutto fuori luogo a film come Il cacciatore, Edward mani di forbice o La famiglia Addams, il tutto in balia della confusione più estrema, senza nessuna capacità (e volontà) di creare un vero fil rouge utile ad unire ogni cosa.
Soffocato quindi da una narrazione maldestra ed una messa in scena più che discutibile, Chicken Park non riesce nemmeno nel suo intento principale: quello di far ridere. Il film di Jerry Calà è un continuo “vorrei ma non posso”, o meglio ancora un “vorrei ma non so”, e quindi si abbandona ad un susseguirsi di situazioni demenziali prive d’ogni logica e in cui c’è solo tanta stupidità fine a sé stessa.
Ma in fin dei conti, se Chicken Park è riuscito negli anni a diventare per qualcuno un piccolo oggetto di culto è merito proprio di tutte queste disavventure produttive/distributive ma anche di questa totale sciatteria nella gestione dell’elemento comico.
L’edizione DVD di Chicken Park.
Dopo essere stato introvabile per tanti anni, Chicken Park arriva per la prima volta in home video su supporto DVD grazie ai canali distributivi di Mustang Entertainment e per questo motivo non possiamo che essere grati alla label che ha disseppellito un autentico (s)cult del cinema italiano.
Detto questo, e fermo restando della suddetta gratitudine a Mustang, va riconosciuto che il DVD in questione lascia un po’ d’amaro in bocca. Nonostante l’avvertenza sul retro del supporto che recita “la qualità audio presenta delle imperfezioni legate agli unici materiali disponibili” va detto che il problema principale del DVD di Chicken Park non è riscontrabile nella carenza tecnica di ciò che è presente – audio e video fanno quello che possono senza grosse difficoltà – bensì in tutta una serie di mancanze. Su tutto, infatti, dispiace che nel supporto non sia inserita la traccia audio originale (ovvero quella in inglese) ma solo quella ridoppiata in italiano (2.0 Dolby Digital), così come dispiace per una totale assenza di extra. Sarebbe stato assolutamente divertente, oltre che interessante, riscoprire un film di tale portata attraverso interviste e testimonianze di qualsiasi genere.
Non sarebbe stato sciocco aspettarsi un’edizione più ricercata. Ma ad ogni modo va bene così, accontentiamoci già solo di poter rivedere e custodire gelosamente in collezione una perla del trash come questa.
Giuliano Giacomelli
CHICKEN PARK di Jerry Calà
Label: Mustang Entertainment
Formato: DVD
Video: 16/9 1.66:1 Anamorfico
Audio: Italiano Dolby Digital 2.0
Sottotitoli: Italiano per non udenti
Extra: Non presenti
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