Il bacio della pantera, l’horror erotico di Paul Schrader per la prima volta in blu-ray

Nel 1982, sull’orma del successo internazionale di Un lupo mannaro americano a Londra, il produttore Jerry Bruckheimer, futuro Re Mida del blockbuster hollywoodiano, mise in cantiere un horror che al pari del film di Landis raccontasse la trasformazione di un essere umano in animale, ma se nel fortunato film con il licantropo c’era una importante componente comedy, Bruckheimer voleva un film serissimo e dal taglio spiccatamente autoriale. La scelta del progetto cadde su un rifacimento di The Cat People, da noi Il bacio della pantera, classico d’atmosfera prodotto nel 1942 da Val Lewton per RKO e diretto da Jacques Tourneur. Ma per portare al cinema una versione moderna di quel capolavoro post-espressionista serviva un autore con una visione ben precisa e molto in voga quel periodo, per questo motivo fu avanza la proposta a Paul Schrader, che accettò impegnandosi nell’infondere nel film quel tocco di erotismo morboso che caratterizzava il suo cinema in quegli anni.

Prima di finire nelle mani di Schrader, però, il film era stato proposto senza successo a Roger Vadim e la sceneggiatura finale di Alan Ormsby arrivava dopo due stesure di Bob Clark, noto regista di film horror (La morte dietro la porta, Black Christmas) che era rimasto più fedele allo script del film originale. Una sceneggiatura che la Universal bocciò perché tacciabile di sessismo, visto che la protagonista era descritta attraverso una parabola che ne condannava i costumi sessuali e per questo fu inserito -solo in un secondo momento- il personaggio del fratello che condividesse con lei la stessa maledizione.

Schrader, che veniva dal thriller cult Hardcore e dal successo di American Gigolò, è riuscito a conferire al suo film un’atmosfera particolare che potesse distinguerlo radicalmente dall’opera di Tourneur enfatizzando l’aspetto erotico che lì rimaneva completamente in superfice.

Il bacio della pantera di Paul Schrader è, dunque, un film fortemente figlio dell’epoca in cui nasce, di quella Hollywood che cercava di raggiungere un pubblico adulto e dai gusti raffinati anche trattando il cinema di exploitation. Per seguire questa vocazione, lo sceneggiatore di Taxi Driver ha costruito la vicenda sul tormento di Irina, una bellissima ragazza originaria dell’Est Europa che arriva a New Orleans per ricongiungersi al fratello di cui non conosceva l’esistenza; ma sulla loro famiglia grava un’antica maledizione: gli appartenenti alla loro “specie” possono accoppiarsi solo tra consanguinei, se invece hanno rapporti con estranei si trasformano in fameliche pantere nere e possono riacquistare il loro aspetto umano solo dopo aver ucciso qualcuno.

Da questo soggetto Schrader è riuscito a ricavare un remake che ha “ragione di esistere” giocando con i tormenti erotici della protagonista, perfettamente interpretata da una discinta Nastassja Kinski, giovane donna ancora vergine che trova nella città di New Orleans un luogo pieno di tentazioni, a cominciare dal veterinario dello zoo Oliver, interpretato da John Heard. Il confine tra orrore ed erotismo è perfettamente gestito da Schrader e se il secondo elemento è assicurato dalla vogliosa Irina, il primo è assicurato dalla presenza dall’emancipato Paul, fratello incestuoso interpretato con efficacia da Malcom McDowell che fornisce un perfetto ritratto di villain.

In sintonia con il genere, Il bacio della pantera non lesina in sangue con alcune scene gore molto spinte e almeno una sequenza di trasformazione fisica, merito di Tom Burman, che rimane ben impressa nella mente dello spettatore.

Suggestiva la colonna sonora di Giorgio Moroder con l’inedito cantato da David Bowie Cat People (Putting Out Fire), che, come singolo, è rimasto nelle classifiche per mesi ed è stato riutilizzato da Quentin Tarantino per Bastardi senza gloria.

Koch Media, che tempo fa ha rilevato parte del catalogo home video della Universal, riporta in commercio Il bacio della pantera dopo che questo titolo è rimasto fuori catalogo per anni. Risale infatti al 2003 la prima e unica edizione DVD del film di Schrader e quella ora edita da Koch Media è la prima edizione italiana del film in blu-ray. Un blu-ray molto buono, tra l’altro, che si affida a un master che sa valorizzare l’aspetto video con un quadro abbastanza nitido e rispettoso della fotografia sognante originale. Ovviamente si nota in molte scene, soprattutto quelle più buie, la tipica grana da pellicola, ma si tratta di una “sporcatura” decisamente accettabile.

Sul versante audio, il DTS HD 2.0 della traccia italiana è nella media: un po’ soffocato in alcuni momenti, soprattutto nei dialoghi, sufficientemente potente in altre situazioni, soprattutto per la gestione degli effetti sonori; infatti la traccia originale in inglese è un DTS HD 5.1, sicuramente più performate su tutta la linea.

Molto buono il comparto extra che comprende circa un’ora di contenuti speciali, molti d’epoca. Innanzitutto, c’è il commento audio di Paul Schrader per tutta la durata del film, poi un’intervista d’epoca allo stesso Scharder, della durata di 10 minuti, realizzata sul set del film. Abbiamo anche una featurette di circa 25 minuti che approfondisce proprio l’operato di Schrader e un’intervista a Tom Burman (circa 12 minuti), il make-up effect artist del film; a proposito di effetti speciali c’è anche un breve speciale (3 minuti circa) che illustra il processo di creazione di alcuni effetti visivi. Una chicca finale è un’intervista d’epoca in cui il regista de Gli Invasati e Star Trek Robert Wise colloquia con il produttore del primo Cat People Val Lewton.

Roberto Giacomelli

IL BACIO DELLA PANTERA di Paul Schrader

Formato: Blu-ray (disponibile anche in DVD)

Label: Koch Media

Video: 1080p 1.85:1

Audio: Italiano 2.0 DTS-HD, Inglese 5.1 DTS-HD

Sottotitoli: italiano

Extra: Commento del regista Paul Schrader • Intervista – il cineasta Robert Wise su Val Lewton • Documentario speciale – gli effetti visivi – prima e dopo lo schermo blu a confronto • Documentario – a colloquio con il truccatore Tom Burman • Documentario – un ritratto esclusivo realizzato da Paul Schrader • Intervista sul set di Paul Schrader

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