Archivio tag: Paul Schrader

Be Water Film: Oh, Canada di Paul Schrader e Longlegs di Oz Perkins tra i primi titoli distribuiti

Ci giunge comunicazione che una nuova casa di distribuzione si sta affacciando sul mercato italiano, si tratta di Be Water Film e tra primi film in listino nel 2024 troviamo troviamo titoli di sicuro appeal come l’ultimo film di Paul Schrader, che sarà in concorso a Cannes, Oh, Canada, e il nuovo horror di Oz Perkins con Nicolas Cage, Longlegs.

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Venezia79. Master Gardener di Paul Schrader. Orticoltura e neonazismo

Paul Schrader, Leone d’Oro alla carriera e già sceneggiatore di alcuni noti film di Martin Scorsese, come Taxi Driver e Toro Scatenato, porta alla 79ª Mostra del Cinema di Venezia un lungometraggio dai tratti oscuri ma mai sopra le righe, Master Gardener.

La storia si ambienta nella magione della regina di Scozia, vedova solitaria interpretata da Sigourney Weaver, che saltuariamente si accompagna al giardiniere, il meticoloso Narvel Roth interpretato da Joel Edgerton.

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Il bacio della pantera, l’horror erotico di Paul Schrader per la prima volta in blu-ray

Nel 1982, sull’orma del successo internazionale di Un lupo mannaro americano a Londra, il produttore Jerry Bruckheimer, futuro Re Mida del blockbuster hollywoodiano, mise in cantiere un horror che al pari del film di Landis raccontasse la trasformazione di un essere umano in animale, ma se nel fortunato film con il licantropo c’era una importante componente comedy, Bruckheimer voleva un film serissimo e dal taglio spiccatamente autoriale. La scelta del progetto cadde su un rifacimento di The Cat People, da noi Il bacio della pantera, classico d’atmosfera prodotto nel 1942 da Val Lewton per RKO e diretto da Jacques Tourneur. Ma per portare al cinema una versione moderna di quel capolavoro post-espressionista serviva un autore con una visione ben precisa e molto in voga quel periodo, per questo motivo fu avanza la proposta a Paul Schrader, che accettò impegnandosi nell’infondere nel film quel tocco di erotismo morboso che caratterizzava il suo cinema in quegli anni.

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Venezia 74. First Reformed, la recensione

Una lunga, lunghissima carrellata iniziale ci porta in quella provincia americana che sempre più spesso compare nei film, popolata di persone semplici, comuni perseguitate dei propri personali demoni.

Non fa eccezione il pastore Toller, un uomo di fede dal passato travagliato e doloroso, segregato in una piccola chiesetta bianca, una reliquia di 250 anni in cui serve messa per i pochissimi fedeli che ancora occupano i suoi banchi. Fra questi ci sono Mary e Michael, una giovanissima coppia.

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Cane mangia cane, la recensione

Il cinema è un’arte e in quanto tale è soggetta alle mode, ai gusti e alle tendenze del momento tra le quali la più frequente, allo stato attuale, è la nostalgia verso il passato e il conseguente revival di generi e immagini dei decenni passati, considerati, a torto o ragione, aurei e indimenticabili. Un sentimento che ha coinvolto anche il regista Paul Schrader che con il suo ultimo lavoro, dal titolo Cane mangia cane, realizza un pulp molto tardo che omaggia in particolare modo il cinema tarantiniano che tanto successo e influenza ebbe a metà anni Novanta.

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Il nemico invisibile, la recensione

Dopo il dimenticabile The Canyons, Paul Schrader torna alla regia di un thriller con protagonista Nicolas Cage nei panni dell’agente CIA Evan Lake. Il nemico invisibile racconta la disperata caccia al terrorista di quest’ultimo, al quale è stato appena diagnosticato un grave disturbo cognitivo. Evan, tuttavia, è determinato a rintracciare Muhammad Banir (Alexander Karim): il jihadista che, vent’anni prima, lo torturò togliendogli definitivamente qualsiasi possibilità di far carriera all’interno della CIA.

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