Minions 2 – Come Gru diventa cattivissimo, la recensione

Minions, galline dalle uova d’oro di Illumination Entertainment, la società d’animazione di Chris Meledandri con sede a Santa Monica, che ha fatto dei buffi omuncoli gialli il proprio inconfondibile simbolo. Da spalle/manovalanza del famigerato “cattivo” Gru, i minions hanno in breve tempo guadagnato così tanta popolarità da essere eletti protagonisti ritagliandosi un film tutto loro nel 2015, un enorme successo commerciale che in casa Illumination hanno deciso di cavalcare con un secondo capitolo. E così, dopo Cattivissimo Me 3 (2017), con alternanza chirurgica, ecco una nuova avventura spin-off in compagnia di Kevin, Stuart e Bob; ma attenzione perché Minions 2 – Come Gru diventa cattivissimo non è un semplice spin-off ma un vero e proprio cross-over con la saga madre dal momento che, come spoilera lo stesso sottotitolo, Gru ancora bambino ha un ruolo fondamentale nella storia.

Siamo sul finire degli anni ’70, qualche anno dopo i fatti del primo film. I Malefici 6 sono una gang di super-cattivi ben noti alle autorità, tanto imprendibili quanto amati dai ragazzini, tra cui il dodicenne Gru che grazie alla sua passione per questo gruppo di villain, e in particolare del loro leader Willy Krudo, ha deciso che da grande sarà un super-cattivo. Ma all’interno dei Malefici 6 c’è un vero e proprio ammutinamento e Willy Krudo viene tradito dai suoi colleghi, derubato di una potente pietra magica e abbandonato su un un’isola, destinato a morte certa. Quando si libera, quindi, un posto tra i Malefici 6, Gru ne approfitta subito per partecipare alla selezione del nuovo membro, ma viene bellamente deriso e allontanato dai cinque cattivi, così il ragazzino, per dimostrare quello che vale, ruba la pietra magica. Ora, insieme ai suoi fedelissimi aiutanti Minions, il piccolo Gru deve sfuggire all’ira dei Malefici che vogliono rientrare a tutti i costi in possesso della pietra… se non fosse che Otto, un minion pasticcione, l’ha appena barattata con un bambino per una simpatica pietra con gli occhietti!

Con la regia di Kyle Balda (già co-regista del primo film), Brad Ableson e Jonathan del Val, Minions 2 si inserisce perfettamente all’interno della saga di Cattivissimo Me, ponendosi come prequel. Se il primo Minions faceva sue le atmosfere british anni ’60, questo sequel fa un balzo in avanti di una decina d’anni per raccontare i ’70, con la musica tipica, il look e i cliché che da sempre caratterizzano questo decennio. A fornire uno slancio di contestualizzazione storica sono i villains che compongono i Malefici 6, una summa dei characters tipici del cinema di quegli anni, dalla blaxploitation al genere kung-fu, passando irrimediabilmente per le tecnologie fantascientifiche di carattere bondiano.

Chiaramente ispirati ai Sinistri Sei dei fumetti Marvel, i Malefici 6 di Minions 2 – che in originale hanno le voci di big come Jean-Claude Van Damme, Taraji P. Henson, Alan Arkin, Denny Trejo e Dolph Lundgren – sono il motore propulsivo della storia, la fonte d’ispirazione per il piccolo Gru che qui sta gettando con prepotenza le basi per diventare “cattivissimo”. Anche se il personaggio doppiato da Steve Carrel (e in Italia, ancora una volta, dall’efficacissimo Max Giusti) può sembrare il protagonista della vicenda, anche perché il film è per buona parte una sua origin story, al centro di tutto ci sono sempre e comunque i gialli minions che si avventureranno in un tentativo di recupero e salvataggio davvero incredibile, probabilmente la loro più importante impresa.

Oltre ai tre minion già noti per il film precedente e i sequel di Cattivissimo Me, in Minions 2 facciamo la conoscenza di un quarto personaggio, Otto, un minion particolarmente svampito e pasticcione a causa della sua estrema buonafede che sembra essere scansato da tutti gli altri. Otto, dalla forma quasi cubica, è il personaggio che deve affrontare una crescita, da ingenuo combina-guai a eroe, e sottolineare l’importanza del gioco di squadra: seguire questo iter risulta una delle trovate più divertenti dell’intero film.

Un film che comunque non lesina in ironia e genuino divertimento, confermando ancora una volta la geniale creazione di Sergio Pablos, così immediata per un pubblico di bambini e allo stesso tempo accattivante per gli spettatori più adulti, grazie all’irriverenza, il cinismo e l’innocua cattiveria delle creaturine con un debole per le banane.

Il prossimo tassello della saga sarà Cattivissimo Me 4, atteso per il 2024, ma ci sembra a questo punto d’obbligo, come passo successivo, un Minions 3 ambientato negli anni ’80 con un Gru adolescente.

Inizialmente previsto per l’estate 2020, poi posticipato a causa del Covid, Minions 2 – Come Gru diventa cattivissimo arriverà finalmente al cinema il 18 agosto 2022, anticipato da una serie di anteprime l’8, 9 e 10 agosto.

Roberto Giacomelli

PRO CONTRO
  • Spensierato e divertente, come i film che l’hanno preceduto.
  • La formula collaudata che sta alla base di questo film potrebbe esaurire l’efficacia se non si tenta un futuro rinnovamento del franchise.
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