Solo gli amanti sopravvivono, la recensione

Adam e Eve, rispettivamente i fantastici Tom Hiddleston e Tilda Swinton, sono i protagonisti della nuova pellicola del particolarissimo regista Jim Jarmusch. Amanti eterni che non a caso portano i nomi dei nostri progenitori, un rimando sicuramente studiato e singolare che collabora nel rendere questa coppia di vampiri da subito cult. I vampiri, appunto. Una figura secolare ormai fin troppo inflazionata che grazie a Jim Jarmusch ritorna agli splendori di un tempo e riacquista la sua dignità.

Only Lovers Left Alive, Solo gli amanti sopravvivono il titolo italiano, è un film colto, come colti sono i suoi protagonisti vissuti per millenni e che hanno vissuto sulla propria pelle le bellezze e le atrocità del mondo a cui sono sopravvissuti, fino ai tempi moderni, grazie all’arte, alla musica e all’amore reciproco. Eleganti, belli e raffinati, i vampiri di Jarmusch ritornano ad essere di gran lunga superiori all’essere umano, che nel film sono chiamati “zombie”. Proprio per questo, i due si isolano dal mondo e prendono le distanze dagli umani che non possono nemmeno più usare come cibo a causa del loro sangue ormai corrotto.solo gli amanti sopravvivono immagine

Un film a tratti anche ambiguo in cui non si fatica a trovare una grossa critica alla nostra società in cui gli esseri umani stanno così tanto danneggiando il mondo in cui vivono da mettere in dubbio anche la sopravvivenza di creature millenarie come i vampiri. Non a caso Adam, che cade sempre più in depressione, viene sorpreso più volte ad osservare malinconico le foto di grandi personalità del passato, artisti, musicisti, poeti, attori e scienziati, che ha conosciuto personalmente e che facevano del mondo un posto migliore. Quindi i vampiri non sono superiori agli umani? Oppure sono superiori solo agli umani di questo secolo decadente che non sanno apprezzare il loro stesso genio? Eppure, nella definizione “zombie” non si nasconde solo una semplice critica alla società, ma anche una critica al mondo dell’industria cinematografica con cui il regista si scontra da sempre: “Los Angeles è la centrale degli Zombie!”, ammette Adam che ormai guarda il mondo, che non comprende più, con distacco.

In Solo gli amanti sopravvivono non manca comunque un pizzico di ironia, immancabile nei film di Jarmusch, come la musica che da sempre permea ogni sua opera e che in questo caso calza a pennello visto l’amore che Adam prova per quest’arte, tanto da possedere un’intera e rarissima collezione di strumenti musicali e vinili, gli unici che riescono a farlo uscire dalla solitudine che lo attanaglia.solo gli amanti sopravvivono immagine 2

Ma qual è il destino dei due amanti? Rimarranno così come sono o verranno corrotti da quello che è il mondo e la società di oggigiorno? Sopravvivranno a questa nuova era di decadimento morale e culturale oppure si lasceranno trascinare nello stesso vortice pericoloso che sta risucchiando gli esseri umani dai quali si faranno infettare con il loro sangue corrotto? Non lo sapremo mai, ma di sicuro la terribile situazione che i due si trovano a vivere risveglierà gli spietati predatori che erano ormai assopiti sotto secoli di eleganza e fascino.

Una storia romantica, d’amore. Ma che non si riferisce solo all’amore tra due amanti, piuttosto all’amore per l’arte, la musica e la bellezza, eterne, vecchie come il mondo e di cui i due protagonisti sono esperti estimatori.

Rita Guitto

PRO CONTRO
La coppia Hiddleston-Swinton. Non lo direste mai, ma insieme sono perfetti! Qualcuno potrebbe definirlo un film un po’ “lento”. Non vi allarmate; è il solito meraviglioso Jarmusch!
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Valutazione: 8.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Solo gli amanti sopravvivono, la recensione, 8.0 out of 10 based on 1 rating

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