Archivio tag: candyman

Horror sotto l’albero per l’home video dicembrino Eagle Pictures

Giusto in tempo per Natale, oltre a diverse novità in DVD, Blu-Ray, 4K e cofanetti da collezione, Eagle Pictures propone anche due sanguinolenti horror da mettere sotto l’albero degli irriducibili horror-maniaci, parliamo di Escape Room 2 – Gioco mortale e Candyman.

Il 9 dicembre sarà disponibile Escape Room 2 – Gioco mortale di Adam Robitel, edito nei formati DVD e Blu-Ray. Secondo capitolo del survival-thriller campione d’incassi Escape Room, sempre firmato da Robitel e uscito nei cinema nel 2019, le mortali escape room tornano al cinema con una nuova e claustrofobica sfida, sempre più complicata, pericolosa e mortale. Il film segue le vicende di sei persone che si trovano involontariamente bloccate in una serie di stanze, dove scopriranno lentamente ciò che hanno in comune per sopravvivere…

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Candyman, la recensione

<<Si racconta di me agli angoli delle strade, vivo nei sogni delle persone ma senza dover esistere>>.

Con queste parole Candyman descriveva se stesso e la sua condizione di leggenda metropolitana a Helen Lyle, la studentessa di antropologia interpretata da Virginia Madsen protagonista del classico del cinema horror diretto da Bernard Rose.

Era il 1992 e l’allora 32enne regista londinese dirigeva con Candyman – Terrore dietro lo specchio il suo primo successo commerciale portando, molto liberamente, sul grande schermo il racconto di Clive Barker The Forbidden, contenuto nel quinto volume dei Books of Blood.

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Candyman, al cinema dal 26 agosto: poster e trailer italiano

Finalmente la stagione cinematografica ha ingranato e stanno fioccando annunci per le date d’uscita in Italia dei film che più attendevamo lo scorso anno e che sono stati messi in stand-by dalla dannata pandemia. Tra i titoli più attesi c’è senza dubbio Candyman, sequel/reboot dell’omonimo classico di Bernard Rose del 1992 che arriverà nei nostri cinema il 26 agosto distribuito da Eagle Pictures. Oggi possiamo mostrarvi trailer italiano ufficiale e poster.

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Frankenstein, la recensione

Nel 1818 vedeva per la prima volta pubblicazione il romanzo Frankenstein (o Prometeo Moderno), l’opera che avrebbe portato alla notorietà l’allora giovanissima Mary Shelley. Il romanzo era inizialmente anonimo, attribuito all’autrice inglese solo con la prima ristampa del 1823, in seguito al crescente interesse che quell’anomalo e macabro racconto di fantascienza ante litteram aveva suscitato negli ambienti letterari. Ma Frankenstein non è rimasto un caso “recluso” alla carta stampata, diventando subito di grande interesse per il cinema fin dagli albori. È del 1910, infatti, la prima trasposizione cinematografica del romanzo della Shelley, seguita dal celeberrimo lungometraggio diretto nel 1931 da James Whale per la Universal Pictures e interpretato Boris Karloff, che gli conferì l’iconico look. Da allora si sono susseguite centinaia di trasposizioni cinematografiche e televisive, dalla mitica saga della Hammer Film con Peter Cushing alla rilettura della serie tv Penny Dreadful, passando per il Frankenstein di Kenneth Branagh con Robert De Niro nei panni del Mostro.

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Il trailer italiano di Frankenstein

Presentato con successo all’ultimo Trieste Science + Fiction, arriva il 17 marzo nelle sale italiane grazie a Barter Entertainment Frankenstein, un nuovo e moderno adattamento cinematografico dell’immortale opera letteraria di Mary Shelley. Oggi possiamo mostrarvi il trailer italiano del film, diffuso dalla stessa casa di distribuzione.

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Smiley, la recensione

Di solito, con gli slasher-movie si va sempre sul sicuro. Ma non è questo il caso; il tentativo del giovanissimo regista emergente, Michael Gallagher, di creare una nuova icona horror è miseramente fallito.

Le potenzialità ci sono tutte, dal mostro spietato, misterioso e inquietante alla critica sociale sui pericoli di un internet a volte oscuro, pericoloso e incontrollabile. Peccato, però, che le promettenti basi su cui si regge la pellicola non vengono sfruttate a dovere e quello che rimane è una pessima messa in scena, fatta di inquadrature inesatte e tremolanti, una recitazione imbarazzante, personaggi poco credibili e situazioni improbabili.

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CANDYMAN (Candyman)

CANDYMAN

Negli anni in cui negli Stati Uniti vigeva ancora la schiavitù,  Daniel, viene ingaggiato da un facoltoso proprietario terriero per dipingere il ritratto della figlia. I due ragazzi si innamorano incontrando la ferma opposizione del padre della giovane e, quando lei rimase in cinta, scoppiò uno scandalo che vide Daniel come unico capro espiatorio. Al ragazzo venne amputata una mano e, dopo esser stato cosparso di miele venne fatto uccidere da uno sciame di api al grido di “Canyman, candyman“. Poco prima di morire però il ragazzo venne portato davanti ad uno specchio che catturò la sua anima. Nasce così Candyman, un’anima tormentata che vorrebbe solo trovare la pace. Candyman può uscire dal suo bolio solo quando qualcuno pronuncia per cinque volte il suo nome davanti ad uno specchio; l’essere si materializza e trucida la persona che l’ha evocato, senza alcuna pietà. Il mito di Candyman continua attraverso i decenni, periodo in cui, la curiosità umana gli ha permesso di disseminare sempre più vittime.