Archivio tag: ksenia rappoport

Marco Bocci e il ritorno del poliziottesco all’italiana: disponibili in home video Calibro 9 e Bastardi a mano armata

Nell’aria c’è un ritrovato appeal per il poliziottesco all’italiana, o meglio, per il cinema di storie criminali declinate in uno sguardo puramente di genere. Potremmo attribuire questa rinata fascinazione al successo che negli anni ha riscosso la serie Gomorra  e probabilmente non sbaglieremmo, ma il passo successivo che stiamo vivendo è quello di un ritorno puro alle origini, a quel cinema crudo e verace ma con meno pretese di realismo, proprio come si faceva negli anni ’70. Ad inizio 2021 Minerva Pictures ha insistito su questa via sfruttando le proprietà intellettuali della propria library: prima ha donato un sequel tardivo a Milano Calibro 9, capolavoro indiscusso del cinema crime tricolore nonché apice della carriera del mai troppo celebrato Fernando Di Leo, poi ha rielaborato il concept di Vacanze per un massacro – sempre di Fernando Di Leo! – per dare vita ad un film tutto nuovo. A fare da comune denominatore tra queste due nuove forme di poliziottesco ci pensa l’attore Marco Bocci, protagonista di entrambe le pellicole. Affidandosi ai canali distributivi di Eagle Pictures,Minerva Pictures porta in home video Calibro 9 del figlio d’arte Tony D’Angelo Bastardi a mano armata di Gabriele Albanesi.

VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)

Calibro 9, la recensione

Il trend del sequel tardivo aveva catturato l’attenzione del cinema italiano di genere all’inizio del terzo millennio, rimescolando le carte della commedia all’italiana con tentativi di rinverdire alcuni dei successi italiani del glorioso periodo a cavallo tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli ’80. Possiamo citare, infatti, Febbre da Cavallo – La mandrakata, L’allenatore nel pallone 2, Eccezzziunale veramente – Capitolo secondo…me, Il ritorno del Monnezza, ma anche La Terza Madre, per cambiare genere, operazioni per lo più fallimentari che – Mandrakata a parte – ci hanno detto che rivangare successi del passato nel cinema italiano non è solo palesemente anacronistico, ma anche dimostrazione di difficile adattabilità alla contemporaneità produttiva per un format che funzionava 30 o 40 anni prima.

VN:R_N [1.9.22_1171]
Valutazione: 4.0/10 (su un totale di 1 voto)
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)

Il ragazzo invisibile – Seconda generazione, la recensione

Tre anni fa usciva nei cinema italiani Il ragazzo invisibile, un film che cercava di trasferire in Italia l’immaginario superoistico, ad oggi appannaggio soprattutto dei blockbuster americani. Malgrado il lodevole impegno produttivo e il nome di Gabriele Salvatores dietro la macchina da presa, Il ragazzo invisibile fu un sostanziale fallimento artistico a causa di un approccio completamente sbagliato alla materia trattata e anche un discreto flop al botteghino, se consideriamo il rapporto costi/guadagni. Eppure oggi siamo qui a parlare del capitolo due di quella che oramai è a tutti gli effetti una saga e, sempre sotto l’egida registica di Salvatores, arriva nei cinema Il ragazzo invisibile – Seconda generazione.

VN:R_N [1.9.22_1171]
Valutazione: 4.0/10 (su un totale di 1 voto)
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)

Il ragazzo invisibile, la recensione

Il mondo dei supereroi cinematografici, si sa, è peculiarità delle majors americane e poco conta se in passato l’Italia ha partorito prodotti super-weird come Flashman (1967) o Superargo contro Diabolikus (1967) – o più recentemente lo strampalato indie La banda dei supereroi, che nessuno ha visto! – tanto si sa: i film con gli effetti speciali si fanno in America! In barba a questo pensar comune (soprattutto dei produttori), arriva il kolossal nazionalpopolare Il ragazzo invisibile, che porta la firma di uno dei più grandi registi italiani viventi: Gabriele Salvatores.

VN:R_N [1.9.22_1171]
Valutazione: 5.0/10 (su un totale di 1 voto)
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)

MOTORI E FAMIGLIE PER 01 DISTRIBUTION: NEED FOR SPEED E NOI 4 IN BLU-RAY DISC

Corse automobilistiche al cardiopalma ispirate ad una celebre saga videoludica e semplici racconti di vita quotidiana di una normalissima famiglia romana. Da una parte, un classico action a stelle e strisce a base di vendetta e motori; dall’altra, un tipico ritratto italiano di vita famigliare attraverso toni agrodolci e qualche ipocrisia di fondo. Per 01 Distribution sono finalmente disponibili per il mercato home video Need fof Speed e Noi 4.

VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)

Noi 4, la recensione

La famiglia, argomento caro alla tradizione cinematografica tanto da diventare tematica portante di tanti cineasti di rilevanza mondiale, basti pensare al magnifico affresco che Steven Spielberg ha costruito durante tutta la sua carriera analizzando e decostruendo proprio l’istituto famigliare. Il cinema italiano, in particolare, sembra particolarmente legato al tema della famiglia, in quanto elemento fondante della cultura nostrana, tanto che la grande tradizione sia del cinema popolare che di quello più d’élite ha sempre avuto un occhio di riguardo per la raffigurazione di nuclei famigliari, spesso allargati, specchio dei tempi nei quali la narrazione si inserisce. Francesco Bruni, noto in particolare per l’ottimo lavoro come sceneggiatore – per esempio per i film di Virzì fin dai tempi di Ferie d’agosto – e passato alla regia nel 2011 con il riuscitissimo Scialla!, va ad inserirsi spudoratamente in questa lunga tradizione tematica e confeziona Noi 4, un film che è la cronaca quotidiana di una famiglia borghese romana.

VN:R_N [1.9.22_1171]
Valutazione: 6.0/10 (su un totale di 1 voto)
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)