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Oldboy: perchè dopo 18 anni è ancora un grandissimo film

Il 2003 è un anno cruciale per il cinema sudcoreano, travolto da una vera e propria rinascita autoriale che lo ha portato all’attenzione internazionale.

Primavera, estate, autunno, inverno… e ancora primavera di Kim Ki-duk vince ben 4 premi al Festival di Locarno ed è il primo film dell’autore a ricevere una visibilità internazionale consistente con conseguente successo di pubblico. Sempre nel 2003 Im Sang-soo scandalizza il Lido di Venezia con La moglie dell’avvocato, un dramma erotico che raggiunge un successo incredibile fuori dai confini sudcoreani. Mentre Kim Ji-woon conquista il pubblico internazionale con lo struggente e spaventosissimo Two Sisters, vincendo al Fantasia, allo ScreamFest e a Gérardmer. Lo stesso anno Park Chan-wook presenta al pubblico Oldboy, vince il Gran Prix speciale della Giuria a Cannes, due premi principali a Sitges e la statuetta come miglior film straniero ai British Independent Film Awards del 2004.  

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Valutazione: 9.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Lee Woo-Jin (Old Boy)

LEE WOO-JIN

Lee Woo-jin è l’erede di un impero multimiliardario. Vive nell’attico di un grattacielo, in un loft all’ultimo grido tra armadi semoventi, grandi specchi e fontane interne. Nel tempo libero pratica yoga, colleziona cineprese, osserva la lenta discesa nella follia dell’uomo che ha rapito e terrà prigioniero per quindici anni.

Il nome del prigioniero è Oh Dae-su. Beone buffoncello e donnaiolo, colpevole di aver messo in giro il pettegolezzo che ha causato la morte di Soo-ah, sorella di Woo-jin.

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Old Boy, la recensione

Joe Doucett è un uomo gretto e dalla vita sregolata. Dirigente di un’agenzia pubblicitaria in declino, marito divorziato e padre assente, Joe affoga i suoi dispiaceri nell’alcool. Una notte, mentre è ubriaco, Joe viene attirato da una donna e quando si risveglia è nudo in una stanza d’albergo. Senza ricordare come ci è arrivato e chi ce l’ha portato, Joe si rende conto ben presto che è chiuso dentro e non c’è modo di evadere da quella prigione. Passano ben 20 anni, durante i quali Joe apprende dalla televisione che sua moglie è stata uccisa, dell’omicidio è stato incolpato lui e la sua bambina è stata data in affidamento a un’altra famiglia. Durante questo lungo periodo di prigionia, l’uomo si trasforma in una macchina da guerra, pieno di rancore e auto-addestrato al combattimento, finché un giorno viene liberato. Ora nella mente di Joe corrono solo due pensieri: riabbracciare sua figlia ormai ventitreenne e trovare la persona che l’ha tenuto rinchiuso tutti questi anni, così da vendicarsi nel più atroce dei modi.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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