Archivio tag: violenza estrema

Terrifier, la recensione

Lo slasher-movie, croce e delizia del genere horror.

Sottoposto a ferree regole, ironicamente e intelligentemente esplicate e parodiate nel capolavoro di Wes Craven Scream, lo slasher negli anni ha trovato una veloce affermazione autoriale (si pensi ai contributi al genere da parte di Tobe Hooper, John Carpenter e Wes Craven) e un altrettanto repentino decadimento – dato dall’eccessivo sfruttamento, in primis – che ne ha sostanzialmente sdoganato i dettami e la famigliarità a un pubblico di tutte le età, diventando in breve tempo un genere/simbolo molto riconoscibile dell’horror. Allo stesso tempo, però, lo slasher si è sottoposto a una innegabile banalizzazione, un oggettivo prosciugamento di qualità a cui solo operazioni singolari come il su citato Scream o Quella casa nel bosco di Drew Goddard sono riuscite a donare nuova linfa. Poi però ci sono opere come Terrifier che rimescolano le carte in tavola riportando questo filone direttamente alla sua origine senza dimenticare, però, il pregresso, ponendosi quindi come astuti omaggi che hanno però la sufficiente personalità per camminare sulle proprie gambe.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Martyrs, la recensione

1971. Lucie, una ragazzina scomparsa da oltre un anno e rimasta segregata in un mattatoio abbandonato, viene ritrovata in stato confusionale mentre vaga lungo la strada. Lucie è riuscita a fuggire dalla sua prigionia, ma si è rinchiusa in se stessa e non intende raccontare a nessuno ciò che le è accaduto durante quel lungo periodo di sofferenza…nessuno a parte Anna, una sua coetanea che diventa presto la sua migliore amica all’interno dell’ospedale in cui viene ricoverata.

Quindici anni dopo Lucie è ancora sconvolta da quell’accaduto che le ha cambiato per sempre la vita, ma un giorno riconosce in una fotografia su un quotidiano locale i volti dei suoi carcerieri e, insieme alla fedele Anna, si reca a casa loro imbracciando un fucile da caccia.

Sarà l’inizio di una spirale di orrori e sofferenze.

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Valutazione: 9.0/10 (su un totale di 1 voto)
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The Equalizer – Il vendicatore, la recensione

Il buon cinema d’azione anni ’80, così ingenuo, così privo di pretese… così divertente. Di tanto in tanto qualcuno riguarda a quella gloriosa tradizione, che ha solcato soprattutto il panorama americano (ma spesso e volentieri anche quello italiano), e riporta in auge atmosfere e modalità di quello scanzonato e testosteronico universo guilty-pleasure. A volte accade con consapevole e ironica strizzata d’occhio, come ha fatto Sylvester Stallone e il suo team di Mercenari, altre volte tutto è più serioso e tra le righe, come accade con la nuova opera di Antoine Fuqua, The Equalizer – Il vendicatore.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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