Mia madre fa l’attrice, la recensione

Nel 2012, Mario Balsamo partecipava per la prima volta in concorso al Torino Film Festival con Noi non siamo come James Bond, uno stravagante docu-fiction. Nel 2015 è tornato, ancora una volta in concorso, di nuovo con un docu-fiction, ma stavolta di impronta ben più personale.

Mia madre fa l’attrice porta le telecamere a casa della madre del regista, Silvana Stefanini, che scopriamo avere avuto un breve passato da attrice in delle piccole produzioni di poco conto. Lei stessa non ricorda molto quell’esperienza, di cui non pare particolarmente entusiasta. Anzi, è consapevole del fatto che si trattasse di filmetti mediocri e rivela di essere stata attratta più che altro dai ruoli.

La Stefanini, ormai vedova, sveste i panni dell’attrice e diviene una comune casalinga intenta alle faccende domestiche. È una donna simpatica, di spirito, dalla battuta pronta, poco esperta di tecnologia. Il film diviene, però, presto un pretesto per parlare di un travagliato rapporto madre-figlio.

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Mia madre fa l’attrice è un film intimo, familiare, che sembra avere molti punti in comune con la filmografia del primo Moretti. La dinamica del rapporto madre-figlio con tanto di figlio regista sembra all’incirca la stessa dell’opera prima di Xavier Dolan, J’ai tué ma mère, che è, però, un film a soggetto.

Tuttavia, si può tranquillamente considerare Mia madre fa l’attrice come un film auto-riflessivo, con tanto di finale felliniano in stile 8 ½.

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Il problema è che, pur interessante nel rapporto-madre figlio, è un film di pochissime dinamiche e di poche aperture del discorso. Inoltre, l’idea di fare un film auto-riflessivo dopo soltanto quattro documentari non convince. Come non convince il fatto che si parli poco o niente dell’attività di filmmaker di Balsamo (c’è giusto un accenno a Noi non siamo come James Bond), per cui la riflessività non è abbastanza potente. L’assenza di questo componente pesa un po’ sul film perché poteva essere un ottimo ampliamento del discorso di partenza e, inoltre, un interessante punto di confronto tra la madre e il figlio, che provengono entrambi dal cinema.

Al di là dei suoi limiti, Mia madre fa l’attrice è comunque un film in grado di conquistare il pubblico.

L’opera di Mario Balsamo sarà nei cinema dal 25 agosto distribuita da BIM.

Claudio Rugiero

PRO CONTRO
  • Buon ritratto di donna.
  • Film auto-riflessivo, intimo.

 

  • Poca incisività.
  • Porta avanti un discorso troppo semplice.
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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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