The Shift, la recensione

The Shift

Lo sentite questo spiffero profumato che vi accarezza la nuca? È la metaforica aria fresca che si respira quando siamo alle prese con una visione appagante e The Shift di Alessandro Tonda lo è.

Presentato in selezione ufficiale alla 15ª Festa del Cinema di Roma e come evento speciale al 20° Noir in Festival, The Shift è la dimostrazione che quando viene data libertà creativa a degli autori di talento e non ci si fossilizza su vetuste dinamiche di mercato appannaggio di una visione ormai obsoleta del cinema e dell’entertainment, anche in Italia si possono fare film dalla caratura internazionale e di assoluta qualità.

È vero che The Shift è una co-produzione con il Belgio, tanto che troviamo Joseph Rouschop e Philippe Logie tra produttori e produttori associati a Guglielmo Marchetti di Notorious Pictures, ma è anche vero che i nomi italiani svettano in ogni settore. L’esordiente Alessandro Tonda è anche co-sceneggiatore insieme a Davide Orsini (già sceneggiatore dei notevoli In fondo al bosco e Il legame), nel cast troviamo Adamo Dionisi nel ruolo di co-protagonista e le musiche sono dei sempre efficaci Mokadelic (Gomorra – La serie), oltre a tutta una serie di maestranze tecniche tricolori.

Ma non è solo l’orgoglio italiano a parlare, a dimostrazione che stiamo tornando con estremo gaudio a produrre cinema di genere concorrenziale in ogni dove, The Shift è a prescindere un gran bel thriller.

The Shift

Prendendo come spunto la cronaca nera internazionale e uno stile di regia nordeuropeo, Alessandro Tonda racconta la storia di due ragazzi di origine araba che, tra i corridoi di un liceo di Bruxelles, aprono il fuoco sugli studenti e uno dei due si fa esplodere. Una strage terrificante. Quando l’ambulanza guidata da Adamo e con a bordo Isabelle si reca sul luogo dell’attentato, trovano il secondo attentatore ferito ma ancora in vita e lo caricano sul veicolo diretti all’ospedale. Ma anche questo ragazzo ha una cintura esplosiva e appena riprende conoscenza minaccia di farsi saltare in aria se Adamo e Isabelle non lo conducono dove dice lui.

Tutto inizia con un piano sequenza nei pressi di un liceo, che inquadra la quotidianità degli adolescenti mentre scorrono le note di Dance Monkey dei Tones and I fino al tragico evento che fa da prologo a tutta la vicenda. Un inizio sfolgorante che unisce l’asciutto realismo di certe opere che hanno raccontato stragi scolastiche (per lo più americane) con le tristi testimonianze di attentati di matrice islamica che hanno insanguinato le colonne di cronache europee degli ultimi anni, il tutto raccontato con un gusto pop a tratti spiazzante. Dal momento in cui il ragazzo, interpretato con grande efficacia da Adam Amara, viene caricato sull’ambulanza, The Shift diventa un’adrenalinica corsa contro il tempo in cui ogni minima variabile può condurre a una seconda catastrofe.

The Shift

Il concept sicuramente aiuta a creare uno stato di tensione costante, ma il ritmo con cui è condotto il racconto è sicuramente gestito al meglio per creare un equilibrio tra l’elemento thrilling e l’approfondimento dei (pochi) personaggi in scena. Se il giovane Eden è il fulcro della vicenda e comprendere i motivi della sua scelta è il mistero attorno a cui ruota il film, il vero motore di The Shift è Isabelle, interpretata dalla brava Clotilde Hesme, che abbiamo visto nella serie tv Les Revenetants e nel recente Lupin di Netflix, soccorritrice in ambulanza che oltre a gestire in prima persona il caso del terrorista a bordo crea un parallelismo con la sua esperienza personale in quanto madre di un adolescente di padre turco. A lei è affiancato, alla guida dell’ambulanza, il ben più impulsivo Adamo, interpretato dall’Adamo Dionisi di Suburra e Dogman, italiano in Belgio per lavoro che fatica a tenere la situazione sotto controllo.

Ma The Shift non si ambienta tutto sull’ambulanza, c’è anche un’indagine in esterno, quella condotta dagli investigatori per individuare l’identità degli attentatori, scoprire la matrice dell’attentato e interrogare i loro famigliari. Questa è la parte meno efficace del film e anche se aiuta a comprendere le ragioni che hanno travolto Eden mostrandoci lo sgomento dei suoi genitori, rallenta il ritmo e standardizza alcuni risvolti del film.

The Shift sarebbe dovuto uscire al cinema a novembre, subito dopo la presentazione alla Festa del Cinema; tutti sappiamo come è andata a finire con la chiusura delle sale, così il film di Alessandro Tonda vede finalmente la luce il 3 giugno, distribuito da Notorious Pictures. Non fatevelo scappare perché ne vale davvero la pena!

Roberto Giacomelli

PRO CONTRO
  • Un concept accattivante e ritmo avvincente.
  • Bravi gli attori, in particolare Clotilde Hesme.
  • È un film italiano, ragazzi, facciamo in modo che nel nostro Paese si facciano più film come questo!
  • La backstory della polizia che indaga sugli attentatori è la parte meno avvincente della storia.
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Valutazione: 7.5/10 (su un totale di 2 voti)
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