TSplusF20. Benny Loves You, la recensione

Quello dei terrori infantili e giocattoli killer è diventato ormai un mini-filone all’interno del genere horror che, con il passare del tempo, ha dato vita a veri e propri capolavori del genere o dei piccoli cult idolatrati dagli appassionati di horror. Basti pensare a La bambola assassina, Dolls, Annabelle, la saga infinita di Puppet Master, ai loro cuginetti Demonic Toys e i meno conosciuti Dolly Dearest, Evolver e Bad Pinocchio, titoli a cui oggi va ad aggiungersi Benny Loves You, irresistibile horror-comedy indipendente di produzione britannica scritta, diretta, prodotta, interpretata, montata e fotografata dall’esordiente Karl Holt.

Presentato in anteprima nazionale alla 20ª edizione del Trieste Science + Fiction Festival, Benny Loves You potrebbe essere facilmente inquadrato come la fusione ultra-grottesca e ironica tra La bambola assassina e Toy Story, un mix micidiale che dà vita a un film riuscitissimo, folle e divertentissimo che sicuramente conquisterà i fan più irriducibili del cinema horror.

Benny Loves You

Jack è alla soglia dei 35 anni, progetta giocattoli ed è in lizza per una promozione a vicedirettore nella ditta in cui lavora. Il giorno del suo compleanno, però, i suoi genitori muoiono in un tragico quanto paradossale incidente domestico e il ruolo di vicedirettore va al suo principale concorrente, Richard. Distrutto dagli eventi, a cui si aggiunge l’imminente pignoramento dell’appartamento su cui grava un mutuo che non riesce ad estinguere, Jack è messo di fronte all’improvvisa esigenza di diventare adulto… davvero. E così l’uomo inizia questa crescita interiore gettando via il superfluo, come i giocattoli che affollano la sua stanza, tra cui Benny, il peluche parlante con cui è cresciuto. Ma attenzione! Benny, che ha vegliato sull’incolumità del piccolo Jack, è dotato di vita propria e non prende troppo bene la scelta del suo “amico” di gettarlo via, così, coltello alla mano, il coniglietto di pezza trasformerà la vita di Jack in un inferno.

Benny Loves You

Una lavorazione lunga 6 anni, per lo più impegnati in una complicatissima post-produzione che non lesina in effetti speciali, e una crew casalinga che più casalinga non si può (amici e parenti), Karl Holt è riuscito nell’impresa quasi impossibile di confezionare un film professionale che ambisce tranquillamente allo status di cult dell’horror. La sinergia di toni, tra la commedia e l’horror splatter, è praticamente perfetta in Benny Loves You senza che l’una prevalga troppo sull’altra. Così facendo, il senso di demenziale intrinseco nel soggetto stesso non si riflette mai realmente nell’umorismo messo in scena e la componente orrorifica è costantemente presente sia per creare un clima di inquietudine, dove richiesto, sia per abbandonarsi agli eccessi splatter.

Benny Loves You

Il coniglietto Benny è adorabile, uno psicopatico schizofrenico che ruba la scena a chiunque e può seriamente ambire a entrare nell’immaginario pop horrorifico, dal momento che è incredibilmente iconico. Il modo come è stata tratteggiata la sua personalità è esemplare: un morboso attaccamento al suo umano che si trasforma in follia omicida ma che è sempre condotta nei canoni della “violenza a fin di bene”. Cioè, Benny dimostra davvero affetto nei confronti di Jack e tutte le nefandezze che compie sono mirate ad accontentare il suo amico umano, a renderlo felice, spesso fraintendendo i desideri dell’uomo. Anche la deriva offensiva del pupazzo, che occupa l’ultimo atto del film, è sempre illuminata da un genuino affetto da parte di Benny tanto da renderlo agli occhi dello spettatore quasi una tenera vittima. Anche gli effetti speciali chiamati ad animare Benny, per quanto visibilmente casalinghi, sono molto efficaci e contribuiscono a dare quel tono cheap a tutta l’opera.

Benny Loves You

Ovviamente per apprezzare un film come Benny Loves You bisogna essere preparati a quello che si sta per vedere e non giudicarlo con lo stesso metro con cui si giudicherebbe un blockbuster di Hollywood o un film d’autore. Quello di Karl Holt è puro divertissment, fatto con pochissimi mezzi ma con tanto cuore e passione e il risultato è assolutamente positivo. Anzi, siamo sicuri che questo adorabile e sanguinario coniglietto farà strada e verrà ricordato nel tempo.

Roberto Giacomelli

PRO CONTRO
  • Pieno di inventiva e con un perfetto equilibrio tra horror e commedia.
  • Vista la natura casalinga, il risultato nella messa in scena e negli effetti speciali è stupefacente.
  • Benny, ovviamente!
  • È un film ultra-indipendente e in alcuni frangenti lo da a vedere, quindi potrebbe non piacere a chi è abituato solo al cinema mainstream.
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Valutazione: 8.0/10 (su un totale di 1 voto)
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TSplusF20. Benny Loves You, la recensione, 8.0 out of 10 based on 1 rating

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