Victor: La storia segreta del Dottor Frankenstein, la recensione

Arriva nelle nostre sale, il 7 aprile 2016, Victor: La storia segreta del Dott. Frankenstein, l’ennesima trasposizione del celebre romanzo di Mary Shelley. Il secondo in un solo anno dopo il particolarissimo Frankenstein di Bernard Rose.

Il regista scozzese Paul McGuigan, supportato dalla sceneggiatura di Max Landis, ha dato vita ad un Frankenstein diverso, raccontato da un punto di vista inedito che è quello di Igor, il fido aiutante del Dottore, interpretato da un bravo Daniel Radcliffe; il film è in perfetto stile steampunk, a tratti volutamente grottesco, ma mantiene intatte quelle che sono le atmosfere del romanzo.

L’opera di Mary Shelley, ormai, è stata tradotta in tutte le salse ed ha abbracciato molti generi cinematografici dalla commedia all’horror passando per quello drammatico. Eppure, in questo caso, la tragica storia di Victor Frankenstein e del suo orribile Mostro si trasforma in un action vero e proprio con tanto di esplosioni e botte da orbi. Peccato solo che le scene d’azione, molto spesso, scimmiottano un po’ troppo lo stile pop di quelle dello Sherlock Holmes di Guy Ritchie. Analogamente, il personaggio di Victor Frankenstein interpretato da James McAvoy, soprattutto durante i suoi attacchi isterici, somiglia molto allo Sherlock di Robert Downey Jr.

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Un giovane gobbo, appassionato di anatomia e medicina, lavora come fenomeno da baraccone e tuttofare in un circo dove viene continuamente vessato e umiliato. Durante uno spettacolo, la star del momento, la bellissima acrobata Lorelai, cade procurandosi una grave frattura che la porterà sicuramente alla morte, ma il gobbo ha l’occasione di mettere in pratica tutto ciò che ha imparato dai libri di anatomia e, con una sapiente manovra medica, riesce a salvare la ragazza. Tutto sotto gli occhi del brillante, quanto folle, Dott. Victor Frankenstein che porta via con sé il gobbo, dopo una rocambolesca fuga dal circo, per fare di lui il suo fidato assistente. Ed ecco che grazie a Victor, il gobbo guarisce dalla sua cifosi, che cifosi non era, e riesce ad avere per la prima volta nella sua infelice vita un’identità, diventando Igor Strausman, sentendosi finalmente apprezzato. Nasce così un rapporto di profonda amicizia tra i due, che sfocia spesso nel bromance. Insieme sperimenteranno cosa significa inseguire l’immortalità, ma quando il folle Victor si spinge troppo oltre cercando in tutti i modi di creare la vita per sopperire ad una grande perdita familiare, il più assennato Igor sarà l’unico capace di tirarlo fuori dai guai.

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Tra i temi portanti di questa nuova versione del mito di Frankenstein c’è l’amicizia, quella sincera e disinteressata tra due uomini con un progetto in comune. E, inoltre, ci si scontra anche con tema decisamente più delicato come quello dell’eterna lotta tra scienza e religione, quest’ultima incarnata dall’attore inglese Andrew Scott che veste i panni di un ispettore devoto che cerca di fermare gli immondi esperimenti dello scienziato. Troviamo, però, un Andrew Scott molto deludente sotto l’aspetto della caratterizzazione del personaggio di Roderick Turpin che non è altro che una rivisitazione del suo James Moriarty della famosa serie tv della BBC Sherlock, di cui Paul McGuigan è stato regista per due dei tre episodi della prima stagione.

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Certo, del vero Frankenstein rimane molto poco, ma se si vuole distinguere il proprio lavoro da quello di decine di altre trasposizioni, è giusto che si osi. Victor: La storia segreta del Dott. Frankenstein, infatti, non è un film che vuole raccontare a tutti i costi una storia diversa, ma ha personalità e vuole intrattenere il pubblico e, sicuramente, ci riesce.

Rita Guitto

Pro Contro
  • Atmosfere steampunk sono molto interessanti.
  • Trasposizione cinematografica del celebre romanzo che si differenzia dalle altre ma che mantiene l’originale atmosfera del capolavoro letterario.
  • A tratti la regia scimmiotta troppo lo stile dello Sherlock Holmes di Guy Ritchie.
  • La performance dell’attore antagonista Andrew Scott è molto sottotono.
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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Victor: La storia segreta del Dottor Frankenstein, la recensione, 7.0 out of 10 based on 1 rating

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