Willem Dafoe ha presentato Povere Creature! a Roma: ecco l’intervista

Vincitore del Leone d’oro all’80ª Mostra del Cinema di Venezia, di due Golden Globe (miglior film e miglior attrice), Povere Creature! di Yorgos Lanthimos si prepara anche agli Oscar 2024, dove è già dato per favorito in diverse possibili categorie. Ma questa stramba ed eccessiva versione “alternativa” de La moglie di Frankenstein, che il regista de Il sacrificio del cervo sacro ha tratto molto liberamente dall’omonimo romanzo di Alasdair Gray, arriverà nei cinema italiani il 25 gennaio e per promuovere l’uscita l’attore co-protagonista Willem Dafoe ha incontrato la stampa romana.

Nel film, Dafoe interpreta il dottor Godwin Baxter, detto God (letteralmente Dio), uno stimato chirurgo di fama internazionale, dall’aspetto mostruoso a causa dei sadici esperimenti che suo padre, a sua volta chirurgo e scienziato, ha praticato su di lui. Godwin, che ha una passione sincera per la scienza, ha dato vita a Bella, una creatura nata in laboratorio dall’innesto del cervello di un neonato nel corpo di una donna adulta, madre suicida dello stesso neonato. Bella ha quindi l’aspetto di una donna ma la mente di un bambino e i suoi progressi sono molto veloci, ma la sua fame di conoscenza la porta a un interesse precoce per la sessualità a cui seguirà un desiderio di libertà.

Povere Creature - Willem Dafoe

Per rompere il ghiaccio, abbiamo chiesto a Willem Dafoe cosa pensa dell’assonanza tra il nome del suo personaggio e quello del Padre Eterno: <<Dio e Godwin sono entrambi personaggi simpatici, o almeno io li vedo come simpatici, ed estremamente soli, ma la similitudine secondo me si ferma là>>.

Nella sua carriera, Dafoe ha avuto modo di lavorare con alcuni grandi autori, registi dalla forte impronta autoriale, veri e propri maestri della Settima Arte: <<I registi per me sono estremamente importanti perché in quanto attore devo mettermi nelle mani di una persona che abbia una visione forte – ha affermato Willem Dafoe – E quello che mi piace è avere a che fare con una persona che ha una visione molto chiara e che te la spiega in modo tale che puoi muoverti verso quella visione e farla tua, abitarla. Questo mi piace del rapporto tra un regista e un attore. Non deve essere necessariamente neanche qualcosa che io capisco subito ma qualcosa che mi viene presentato, verso cui mi muovo e che io trasformo per dare vita a quello a cui cerco di dare corpo. Lanthimos ha creato un vero e proprio mondo, il testo è molto forte, lui non da indicazioni di regia, osserva quello che fai e poi apporta i necessari aggiustamenti, perché ha già lavorato molto nel creare il mondo, poi sta a te abitarlo>>.

Basta leggere la biografia di Willem Dafoe su wikipedia per scoprire che sia la madre che il padre erano medici. Quanto può aver influito questa cosa sulla costruzione del personaggio di Godwin?

<<Non è stato particolarmente importante che io provenissi da una famiglia di medici ma sono cresciuto in continuo contatto con gli strumenti chirurgici perché accompagnavo mio padre quando faceva il giro nella clinica; io facevo da adolescente il portiere nella clinica di mio padre, sono stato in mezzo alla malattia, alla speranza di persone che vogliono tornare sane; quindi, il fatto che io interpreto un chirurgo ha creato una particolare relazione con me con il mio vissuto. E se ci si pensa, per gran parte delle persone l’idea di andare in ospedale o stare male fa paura per me è come un ritorno in famiglia, scatena un senso di fiducia>>.

Povere Creature - Willem dafoe

E sulle palesi influenze che Povere Creature! ha avuto da Frankenstein

<<Prende molto da Frankenstein ma c’è una grande differenza: in Frankenstein lo scienziato prova repulsione per il mostro invece in Povere Creature il mio personaggio si innamora quasi della creatura, a cui lui sta dando una seconda occasione; lui è innamorato della scienza e attraverso di lei lui fornisce una seconda vita. Non è etico, ma lui lo vive come qualcosa di positivo, entusiasmante>>.

Dal momento che Povere Creature! punta molto il dito verso il genere maschile, viene chiesto a Willem Dafoe un suo punto di vista su questo argomento e qual è oggi la salvezza per l’uomo. <<Non sono sicuro di avere una risposta per la salvezza degli uomini, a meno che non la buttiamo sull’ironia. Quello che posso dire, con umorismo, è che la rappresentazione che viene fornita degli uomini in questo film è di uomini oppressivi verso le donne, e sono sicuro che molti uomini si riconoscono in questi personaggi! In questo film viene rappresentata una maggiore resistenza delle donne – dal punto di vista sessuale – in confronto a quella degli uomini ed è per questo che forse gli uomini le hanno tenute sottomesse per molto tempo. Onestamente non so dirvi se 20 anni fa questo film sarebbe stato accolto come è stato accolto oggi, probabilmente no. Io faccio già una grande fatica a salvare me stesso, quindi non so proprio cosa possa salvare tutti gli uomini. Però aggiungo che questo film vuole esprimere la liberazione attiva ed è quello che vediamo attraverso gli occhi di una donna>>.

In Povere Creature!, Willem Dafoe è stato sottoposto a lunghe sessioni di make-up che potessero conferirgli quell’aspetto raccapricciante fatto di numerose cicatrici. Qual è, dunque, il rapporto che ha con la trasformazione fisica data dal make-up? <<L’ho fatto prima, lo rifarò anche in futuro. Il make-up è un fantastico strumento perché lavorare con una maschera sul viso ti consente di guardarti nello specchio e vedere te stesso che svanisce ed emerge qualcun altro. Puoi sentire altri modi di essere, è il cuore del “fare finta” di essere qualcun altro. È qualcosa di comodo? Niente affatto. Ne vale la pena? Assolutamente si>>.

Sul rapporto con Emma Stone: <<Emma è stata fantastica, tutto girava attorno a lei; lei e Lanthimos hanno un rapporto speciale, lei è una musa per lui ed è stato bello vedere questo rapporto dal vivo, noi eravamo sul set per dare sostegno e appoggio a lei. Emma, però, non ha atteggiamenti da divo, ha molto talento, è stato un set felice e siamo stati bene. Lanthimos è riservato, parla molto poco, spinge a recitare prendendoti in giro, stuzzicandoti>>.

Infine, una considerazione sulla recente Stella dedicata a Willem Dafoe posta sulla celebre ‘walk of fame’ di Hollywood. <<È stata una bellissima cerimonia, si sono presentati degli amici, ci sono stati registi con cui ho lavorato: Pedro Pascal con cui avevo lavorato, Patricia Arquette che mi ha diretto, hanno fatto discorsi bellissimi, mi hanno fatto sentire parte di una comunità. Perché quando sei un attore internazionale e partecipi a produzioni grandi o piccole non ci si sente davvero parte di un gruppo. È anche difficile accettare l’idea che quella mattonella mi sopravviverà>>.

Willem Dafoe - povere creature

Inoltre, Dafoe ha presenziato anche all’anteprima italiana di Povere Creature! che si è tenuta ieri sera, giovedì 18 gennaio, presso il Cinema Godard all’interno della sede di Milano di Fondazione Prada. Di seguito vi lasciamo un breve video realizzato in occasione della presentazione milanese dell’attore.

Potete leggere la nostra recensione di Povere Creature! cliccando su questo link.

A cura di Roberto Giacomelli

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