No Escape – Colpo di Stato, la recensione

Il nuovo film diretto da John Erick Dowdle, scritto insieme al fratello Drew, è ambientato in un’imprecisata località del sud-est asiatico, dove un repentino colpo di stato rovescia il governo ufficiale. In un città sconvolta dal caos e dalla caccia allo straniero prende parte la vicenda dei Dwyer, una famiglia americana appena trasferita nel paese. Jack, il capofamiglia, farà di tutto per trarre in salvo la moglie Annie e le due figliolette, anche a costo di compiere azioni efferate.
Owen Wilson e Lake Bell sono i protagonisti di questo action movie dai toni drammatici: la scelta di casting sembrerebbe bizzarra, ma in verità è decisamente azzeccata.

no-escape-owen-wilson

I due attori sono conosciuti più per i loro ruoli comici; non ci si aspetterebbe, pertanto, di vederli alle prese con il cinema d’azione. Eppure il contrasto giova alla fruizione della pellicola. Questo accade perché Wilson e Bell sono sì due facce riconoscibili, ma non in questo particolare contesto: perciò l’immedesimazione del pubblico è più completa di quanto non accaadrebbe con volti più ‘mainstream’. E’ come se fossero davvero due persone comuni, come noi spettatori. Anche la scelta di assegnare a Pierce Brosnan un ruolo poco jamesbondiano si è rivelata lungimirante. Infatti, in No escape, l’ex agente segreto interpreta un uomo un po’ triviale, un vero e proprio faccendiere (tuttavia i fan non si preoccupino: anche stavolta se la cava a sparare e a picchiare i cattivi). Il processo d’identificazione coi personaggi è legato a doppio filo ad un altro elemento essenziale: la suspense, il miglior pregio del film, che tiene continuamente col fiato sospeso.

Si sfiorano picchi esorbitanti di adrenalina mentre si assiste ai rocamboleschi tentativi di fuga dei Dwyer, in un vortice di tensione che non concede attimi di pausa. Tutto questo è reso possibile anche dalla verosimiglianza (seppur parziale) della vicenda descritta; la storia in sé potrebbe tranquillamente passare per un fatto di cronaca reale, anche a causa della presenza di molte scene crude e di forte impatto. Purtroppo, però, i cliché non mancano: si va da dialoghi strappalacrime a momenti che di plausibile hanno ben poco (come la sequenza dei tetti). Eccetto questa nota dolente, il film dei Dowdle è piuttosto riuscito. Il racconto serrato e la trepidazione la fanno da padroni e la cornice completa è fornita da un vibe in bilico tra il drammone alla The Impossible e alcuni titoli anni Ottanta, stile Fuga da New York. Un mix niente male.

Owen-Wilson-No-Escape

Tirando le somme, il colpo di stato e ciò che ne consegue sono un chiaro pretesto per avviare una descrizione dai tratti sociologici. Di fatto, il regista sembra chiedersi come reagirebbe un qualunque gruppo famigliare di fronte a una tale situazione d’emergenza. Ma, soprattutto, la vera domanda è: come reagiremmo noi?
No escape – Colpo di stato uscirà nelle nostre sale il 10 settembre, distribuito da M2 Pictures.

Giulia Sinceri

PRO CONTRO
  • Un’azzeccata scelta di casting.
  • La suspense a livelli altissimi, data sia da un’ottima gestione della tensione che dal forte processo di immedesimazione del pubblico coi personaggi.
  • Sono presenti alcuni cliché e inverosimiglianze nella vicenda trattata.
VN:R_N [1.9.22_1171]
Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)
No Escape - Colpo di Stato, la recensione, 7.0 out of 10 based on 1 rating

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.